LECCE-INTER 0-3

PROVA A PRENDERCI

Un'Inter compatta che non da' punti di riferimento  in attacco,consentendo gli inserimenti dei centrocampisti.Un Lecce asfissiante e corto non basta ad arginare ,all'8vo,l'azione impetuosa di Ibra che crossa  e concede a Stankovic la prima limpida palla gol,di testa

All'11' azione di grande ampiezza di gioco:Muntari-Cambiasso-Ibra(2 passaggi e tiro in mezzo secondo) e il tiro secco di Ibra non perdona Al 37' scandaloso Tagliavento:fallo da rigore su Ibra che viene ammonito per simulazione...fortuna che non e' diffidato...ma questo fa capire  il perche' Balotelli non abbia ancora giocato...Balotelli e' diffidato e sarebbe un boccone troppo ghiotto per Tagliavento...(e infatti,appena entrato,Balotelli viene eliminato dal derby)Ma siamo talmente forti che vinciamo lo stesso...A legittimare una vittoria cosi' rotonda al 10' del 2° tempo un errore di Maicon sottoporta, al16' Stankovic tira abotta sicura,ma al 26' un grandissimo Santon crossa e trova un Figo perfettamente appostato che deposita in porta un pallone d'oro di testa. Stankovic finalmente trova il gol cercato tutta la partita...Insomma,anche stasera abbiamo dimostrato che quando ci concentriamo e affrontiamo con grinta e umilta' le partite il risultato e' uno solo:la vittoria...nonostante gli arbitri...

Erody

Mourinho: "Lo dico oggi, strane situazioni"

Sabato, 07 Febbraio 2009 20:41:32
 

LECCE - Jose' Mourinho, intervistato ai microfoni di Sky Sport, commenta la vittoria dei nerazzurri contro il Lecce partendo dal rigore negato a Ibrahimovic: "Putroppo con noi e' cosi', si dimentica subito, io sono stato squalificato per aver usato la parola paura allora, al suo posto, scelgo la parola strano. e' strana la squalifica di Adriano, e' strano il rigore negato all'Inter al "Meazza" contro il Torino, e' strano il rigore di oggi che, sullo 0-1, poteva ancora incidere molto sulla partita e' anche strano che voi non abbiate fatto vedere il rigore nei due minuti di higlights. Io sono sempre molto disponibile a parlare con voi dopo la partita ma posso dire che in questi due minuti non avete fatto vedere il rigore. Obiettivamente vi dico che guardo sempre Sky Sport ma la settimana scorsa non ho visto una sola volta il rigore non fischiato all'Inter a San Siro, dico solo che e' strano che in due partite consecutive sull'uno a zero, quando era ancora tutto da decidere, Ibrahimovic prende un cartellino giallo ingiusto. Tutto questo per me e' un po' strano ma cosa devo fare, devo lavorare".
L'allenatore portoghese prosegue analizzando la gara: "Abbiamo fatto una grande partita, avevo detto ai ragazzi che segnare nel primo minuto non e' semplice ma e' molto facile dimostrare di poterla vincere ed e' quello che loro hanno fatto: si e' vista una squadra compatta, con uno spirito importante con grandissima concentrazione. Sono soddisfatto dei punti ma anche di come la squadra ha reagito al risultato della settimana scorsa".
Questa sera, Mourinho ha preferito schierare Ibrahimovic come unica punta e il risultato e' stato dei migliori: "Bisogna dire che sono i giocatori a far si' che il sistema si riveli buono o scarso, se loro scendono in campo con questa voglia di vincere tutto e' piu' facile. Potevo utilizzare Crespo o Balotelli accanto a Ibra ma ho pensato che Figo e Stankovic potessero essere molto utili per trovare spazio tra le linee e in fase difensiva sono due giocatori in piu' che coprono lo spazio davanti a Zanetti. La squadra ha lavorato bene, siamo felici, ora ritornera' Adriano, forse anche Cruz".
Mario Balotelli e' entrato in campo nei minuti finali: "Ho voluto farlo entrare per dargli un po' di morale e per fargli capire che siamo con lui e crediamo in lui. Non sono diverso da tutti voi che siete consapevoli del grande potenziale che ha Mario. Voglio solo un giocatore piu' maturo, con un atteggiamento diverso ma la squadra ha bisogno di lui ed e' un peccato che non possa essere con noi la settimana prossima, nel derby visto che era gia' diffidato ma forse la mia conferenza stampa della vigilia sara' piu' facile" (ndr.:sorride).
Domenica prossima e' il giorno di Inter-Milan: "Che settimana mi aspetto? Per me sara' uguale alle altre, domani vado a Londra per vedere il Manchester, dopodomani inizio l'allenamento con un piccolo gruppo, giovedi' il gruppo sara' al completo ma il lavoro sara' leggero per coloro che hanno giocato con le rispettive nazionali e arriveremo a domenica tranquillamente. I punti di differenza tra noi e il Milan ora sono nove, ho la sensazione che tra due ore saranno di nuovo sei ma per noi e' molto importante giocare il derby con sei punti di vantaggio".
"Se stasera al Meazza cio sara' un mio collaboratore? Si', ma per noi sara' facile preparare la partita con una squadra che conosciamo, difficili saranno i noventa minuti di gioco".
L'allenatore nerazzurro prosegue parlando dell'autore del secondo gol nerazzurro: "Figo ha fatto una partita importante per noi, era un po' che non giocava, ma e' stato necessario per il nostro equilibrio. Chi vedo come avversario dell'Inter? Tutta l'Italia, non una squadra in particolare ma tutti contro di noi". In chiusura Jose' Mourinho spiega il motivo delle parole dette a Sky, in merito alle immagini del rigore non concesso all'Inter: "Sono quattro settimane consecutive che si registrano episodi contro di noi. Per questo dico che e' strano. Ho detto certe cose per difendere la mia squadra. Se nessuno lo fa, lo faccio io. E lo dico oggi perche' ho vinto. Sono pronto a tutte le critiche, ma difendo la mia squadra. e' il mio compito. Non voglio polemizzare sugli arbitraggi ma posso solo dire che a Siena abbiamo guadagnato due punti con un gol in fuorigioco e l'Italia si e' fermata per due giorni, da quattro settimane, pero', capitano episodi a noi sfavorevoli come la squalifica di Adriano, l'espulsione di Muntari, il rigore negatoci contro il Torino e quello netto di stasera su Ibrahimovic, e l'Italia vive tranquilla, io non capisco perche'".

Il vecchio e il bambino.

Lecce-Inter 0-3. Serie A, 4^R.

 

L'incedere non e' certo piu' quello di una volta. D'altra parte trovarsi di fronte ogni volta uno (ma anche due) che potrebbe avere l'eta' di suo figlio, nella piccola porzione di mondo lungo la linea laterale o nei pressi della bandierina, deve essere frustrante.

Pero' Luis, quella zona la conosce bene. Vecchio leone: e' li' che in gioventu' era solito sbranare tenere gazzelle. Conosce a memoria il rapporto fra spazi e velocita' che regola il gioco in quella ristretta porzione di campo. Era il suo territorio di caccia ai tempi del Barca o del Real.

Oggi fa il suo lavoro con dignita', classe e serieta'. Certo, i risultati non sono all'altezza dei ventenni da cui e' circondato: ne' di quelli che lo sorvegliano in campo, ne', tanto meno, di quelli che lo osservano sconsolati dagli spalti, sempre pronti allo sberleffo offensivo ed irrisorio.

Lui e' sempre stato l'antitesi del "7" per come l'iconografia ufficiale lo dipinge. Non ha mai avuto la sfrontatezza, i fronzoli stilistici o la bigiotteria di Cristiano Ronaldo. Non e' mai stato "il piccoletto sgusciante" che fa ammattire chiunque lo marchi. Non ha mai convissuto con lustrini e riflettori "alla Beckham". E' sempre stato l'essenza della professionalita' e della serieta' in campo e fuori. Chiunque lo abbia allenato lo registra puntualmente come uno dei primi ad arrivare e uno degli ultimi ad andarsene. Certo, non e' un Santo caduto sulla terra: l'estro richiede la sua contropartita ogni tanto...ma che volete? Sara' per la sua autorevolezza, il suo carisma, la sua storia...non ho mai saputo odiarlo. Avendone, al contrario il massimo rispetto. All'Inter ha trovato uno spogliatoio in cui c'erano gia' dei "grandi vecchi", per cui non ha dovuto recitarne la parte. Solo gli rimprovero di non aver fatto da balia a Quaresma. O, almeno di non aver ottenuto successo, se mai ci avesse provato.

Credo che ieri ci abbia salutato idealmente. Con un regalo che solo lui poteva farci. Anzi, con due: una gemma ed un seme. La gemma e' stata bellissima, un diamante purissimo. Andate a rivedere il secondo gol: quando Santon crossa, lui e' gia' li', pronto a colpire. Aspetta la palla in quel punto, non va a prenderla. Semplicemente si incontrano, in una infinitesima parte di universo.

Il seme e' -se vogliamo-, ancora piu' prezioso: e' tutto racchiuso in quel ragazzino che gli ha servito l'assist, come se fosse lui, il Figo di dieci anni fa.

E' stato come se, indicandogli i tifosi pazzi di gioia, il prato verde, i compagni festanti, gli avesse sussurrato all'orecchio: "vedi, ragazzo mio, un giorno tutto questo sara' tuo...".

Grazie, Luis. E'stato un onore incontrarti e vederti giocare con in dosso la nostra maglia. Invecchia sereno, vecchio leone.

E non curarti di quanti ti offendono. Sono i supporter del calcio fast-food, del tutto e subito.

Beh, basta con i sentimentalismi ora.

C'e' da commentare l'impresa di Lecce. Portata a termine senza forzare, giocherellando come al solito, facendo valere l'enorme differenza di potenziale.

L'Inter e' ormai questa, inutile avventurarsi in voli pindarici. Ieri ne abbiamo avuta la conferma, anche tattica, fin dal primo minuto, con lo schema "ad albero di Natale".

A centrocampo conquistiamo molti palloni, ma arrivati alla tre-quarti...il torrente si inabissa. Davanti c'e' il vuoto. Addirittura Ibra molto spesso partecipa all'azione avvolgente, allontanandosi pure lui dalla zona nevralgica. Non oso pensare a cosa potremmo fare il giorno in cui dovessimo disporre di un centravanti spietato nel bel mezzo dell'area avversaria.

Per adesso, pero', basta ed avanza. L'importante e' che ogni volta, due o tre elementi giochino ai livelli di Zlatan e di Maicon.

Ieri, ad esempio, Julio Cesar, Matrix, Cambiasso e Zanetti sono stati bravissimi. E sono sei.

Stankovich, Muntari, Santon e Burdisso, decorosissimi. E sono dieci.

Chi manca? Il vecchio leone!

Veleno61

 

Una sfida che poteva nascondere insidie pericolose, non tanto per l'avversario,che onestamente, senza offesa, nulla avrebbe e nulla hapotuto,affrontando un'Inter non certo strepitosa ma determinata e compatta. Il pericolo maggiore semmai sarebbe potuto nasce da un nostro calo di tensione, come accaduto domenica scorsa a Milano contro il 'Toro'. L'Inter invece scende in campo determinata a portare a Milano tre punti preziosi in chiave derby e,dopo solo 12' minuti, Cambiasso raccoglie un pallone fuori dall'area, finge il tiro e serve 'ilGenio' che controlla e 'spara' un potente e chirurgico tiro  firmando il vantaggio Nerazzurro. "Giggioneggiamo" un po' troppo e il Lecce si rende pericoloso, ma Cesar in ottima forma sfodera una parata strepitosa su tiro di Stendardo. Ecco poi l'episodio che portera' Mourinho a rinnovare le polemiche con i media a fine partita: e' il 37' Ibra viene atterrato in area, puo' essere solo che rigore ed invece viene ammonito per simulazione, una decisione dell'arbitro Tagliavento che e' assolutamente ingiusta perche' l'intervento su Ibra e' netto. Rigore negato e cartellino giallo..tutto assolutamente inspiegabile.
Il Lecce,volitivo, non si da per vinto,ma l'Inter in dieci minuti dal 27' al 37' chiude il match. Prima e' Figo che mette il sigillo ad una (finalmente) buona prestazione siglando il raddoppio su cross millimetrico dalla sinistra di Santon che, di destro con estrema sicurezza, serve il portoghese; quest'ultimo di testa spedisce il pallone angolatissimo sul secondo palo. Poi e' Stankovic che concretizza ancora di testa una punizione dalla destra battuta da Maicon, ripetendosi dopo lo strepitoso goal di Catania e festeggiando cosi' la duecentesima (200) presenza con la 'CamisaNerazzurra'.

Si rivede, a 6 minuti dalla fine, Balotelli, il tempo e' poco per poter fare qualcosa di positivo ma il 'bambino' forse vuole riprendere la strada per diventare uomo e chi sa se l'ennesima prova di grandissima qualita' del 'bambino' Santon, 'ilGuru', puo' essere il giusto esempio per restituire all'Inter quello StraordiMario che si e' fatto corrompere dalla presunzione, dimenticando l'umilta' e l'impegno.

Ora e' gia' derby, il primo appuntamento di un mese decisivo al termine del quale i responsi di Campionato e Champions ci diranno se gli obiettivi di oggi potranno essere anche quelli di domani. Avanti cosi' ragazzi...AVANTI INTER!!!

J.Cesar : spazza via ogni dubbio su eventuali cali di concentrazione, a dimostrazione che il gol subito contro il Torino e' un lontano ricordo. Miracoloso su un colpo di testa ravvicinato nel primo tempo (unica occasione davvero pericolosa concessa), si fa' trovare reattivo in un paio di uscite. Voto 7,5

Maicon : mancano, in realta' gia' da un paio di partite (Catania e Torino sicuramente) le sue proverbiali e dirompenti discese sulla fascia destra, e fallisce un gol facile facile quando il risultato era incerto. Non e' il miglior Maicon, quello che servira' dalla prossima partita in poi, pero' difensivamente se la cava e manda in gol Stankovic. Voto 6

Burdisso : non brilla di luce propria come il compagno di reparto, ma si fa' trovare pronto in un paio di occasione. Preciso in copertura, non commette sbavature. Voto 6,5

Materazzi : d’accordo, Tiribocchi e Cacia non sono Torres e Rooney, eppure il Marco nazionale rispolvera la verve d’un tempo. Sempre puntuale negli anticipi, sgomita e lotta come ai bei tempi, senza mai commettere falli ingenui e diventando in pochi minuti, giusto quelli che servivano al riadattamento, il leader della difesa. Voto 7,5

Santon : giocare fuori ruolo non e' mai semplice. Tanto piu' se sei un ragazzino di 18 anni. Farlo per la quinta volta di fila e' davvero difficile. Mandare in gol Figo di testa e' un’impresa balistica finora riuscita a pochi. Lui, a 18 anni, ce l’ha fatta. A questo punto sorge la domanda : quale meraviglia ci aspettera' nel derby? Scherzi a parte, bravino in difesa (qualche volta Papa Waigo gli sfugge via), molto bravo quando si tratta di uscire dai compiti difensivi e proiettarsi in avanti. Finalmente un giocatore che mette in diffcolta' Maicon nel confronto diretto. Voto 7,5

Zanetti : ligio alle disposizioni tattiche, si fa' vedere poco in proiezione offensiva. Il merito e' quello di frantumare ogni sogno leccese di impostare manovre offensive, soprattutto quando ce n’era piu' bisogno, ovvero nel secondo tempo. Non e' all’altezza dei compagni di reparto, ma si guadagna comunque la sufficienza piena. Voto 6,5

Cambiasso : immenso. Ragiona in mezzo al campo correndo, grazie al suo senso “posissionale”, la meta' degli altri. L’assist a Ibrahimovic, da trequarista puro, e' un capolavoro calcistico riguardando l’azione dall’inizio : roba da far vedere e rivedere nelle scuole calcio. Per il resto e' un allenatore in campo, quello che vorremmo tutti finalmente vedere anche in Europa. Voto 8

Muntari : sara' stata la rabbia per l’ingiusta espulsione di Catania, ma finalmente ritroviamo il Sulley he ci eravamo lasciati nel 2008. Corre, tanto, pressa, tantissimo, e non manca di inserimenti offensivi. Vince ogni contrasto ed esce stremato di fatica. Fatica, questa volta, spesa bene. Voto 7

Stankovic : prestazione difficilissima da valutare. Se escludessimo, per un attimo, il terzo gol (nuovamente di testa) rimarrebbe una prestazione di livello assoluto macchiata pesantemente da due gol clamorosamente falliti, uno per tempo ed in entrambi i casi a risultato in bilico. Poi, pero', il gol e' arrivato e la prestazione e' rimasta comunue di alto livello sia per impegno tattico difensivo sia per propositivita' offensiva. Peccato,davvero,per quelle due occasioni che gridano ancora vedetta.Voto 7,5

Figo : fino al gol un’ameba in mezzo al campo. Lento,prevedibile, superficiale praticamente in tutti i controlli. Corre un terzo di Stankovic e dunque non si poteva nemmeno fare affidamento su di lui in fase difensiva. Prestazione da 5, forse anche qualcosa in meno. Poi, pero', arriva il gol che chiude il match, appena un secondo prima di uscire. Troppo importante per non tenerne conto. Voto 6

Ibrahimovic : nel primo tempo segna il gol del vantaggio, e con un arbitro di livello standard avrebbe procurato a favore dell’Inter anche un rigore e un’espulsione. Nei primissimi minuti manda in rete Stankovic con un bellissimo cross, sciupato clamorosamente dal serbo. Nel secondo tempo tira un po’ i remi in barca, senza far mancare mai il proprio apporto tattico e catalizzando l’intera manovra offensiva. Geniale, come al solito, in diversi tocchi per i quali vale la pena pagare il biglietto. Voto 8

Maxwell : timbra il cartellino, ma niente di piu'. S.V.

Balotelli : pochi minuti. Non bastano per un voto, sufficienti per farsi ammonire. S.V.

Chivu : entra per gli ultimi 15 minuti con il compito di arginare la manovra avversaria. Esegue il compitino, ne' di piu' ne' di meno. Voto 6

Mourinho : leggi la formazione e pensi che, alla luce delle convocazioni, sia impazzito. Figo ci da' ragione, perche' l’Inter si ritrova a giocare con un uomo in meno, ma la coppia centrale da brividi stupisce in senso positivo. Gioco, tantissimo, e mai un momento di amnesia tattica. Curatissimo il lavoro fatto a centrocampo, a dimostrazione del fatto che gli errori di Inter-Torino sono stati analizzati e compresi. Questa Inter, finche' ci sono avversari che “se la giocano” (bravissimo “Barnetta” a provarci) non va' quasi mai in difficolta'. O perlomeno non soffre come contro le squadre che si chiudono a riccio. Ma, guardando in proiezione futura, ne' il Milan ne'il Manchester e tantomeno la Juve in casa propria giocheranno cosi', e questo fa' ben sperare. Il dopogara e' un capolavoro comunicazionale, perche' dice quello che gli interisti (e questo sito) dicono e pensano da anni, rimproverando velatamente la societa' di non farlo. Grande. Voto 8

Terna arbitrale : bene sul primo gol di Ibra, che non e' in fuorigioco. Poi male,malissimo. Il rigore su Ibrahimovic e' netto, e (parlo per esperienza arbitrale) facile da vedere per la dinamica dell’azione. Manca almeno un’espulsione per le reiterate entrate dei leccesi su Ibrahimovic. Voto 4,5

Pubblico leccese : permettetemi, di questi tempi, di elogiare un pubblico straordinariamente festoso e civile, come ve vorremmo vedere sempre in campionato. Voto 8

 

RICCARDO  ROBOTTI

Ora si puo' pensare al Derby!

Tra l'Inter e il derby c'era una difficilissima trasferta a Lecce, un campo ostico dove lo stesso Milan perse punti, una gara importantissima sopratutto perche' anticipava il derby.L'Inter ci ha messo la giusta grinta e convinzione, e con un ottima prestazione e' riuscita ad ottenere i tre punti fondamentali, spazzando via il ricordo del deludente pareggio interno  contro il Torino.Uno 0 a 3 rotondo, ma non privo di sofferenza.  Dopo il gol del vantaggio firmato dal  micidiale Ibrahimovic su geometrico assist del cervello nerazzurro Cambiasso l'Inter ha sprecato facili occasioni di raddoppio (con Maicon e Stankovic) rischiando cosi' di essere raggiunta dopo una buona reazione dei salentini, a salvarla una super parata di un super Julio Cesar.Poi il raddoppio, da un ottima discesa di Santon con conseguente cross pennellato per la testa di Figo il gol della sicurazza nerazzurro sviluppato sullo strano asse  bambino - quasivecchio che chiude cosi' il capitolo Lecce.

Nel finale arriva anche il terzo gol a fare da cornice ad una buonissima prestazione, lo firma un instancabile Stankovic, su assist di Maicon.

Ce' anche il tempo per il reintegro  di Super Mario Balotelli.

A fine gara un Ibrahimovic sereno puntualizza all'intervistatore che il vantaggio e' di +9 e nn di +6 visto che il Milan deve ancora giocare, molti l’avran preso per pazzo, ma  lo svedese evidentemente ha un “iuto per il pronostico, infatti nel posticipo serale un Reggina formato sorpresa costringe i rossoneri al pareggio (sfiorando la vittoria all'ultimo secondo con Corradi) e porta cosi il vantaggio dell'Inter sui cugini a +8.

Ormai l’avrete capito tutti, questo campionato e' imprevedibile.

Non resta che concentrarsi sui nostri avversari, e preparare con la massima serieta' e determinazione questo derby, stranamente reso ancora piu' decisivo dall’aumentare del vantaggio in classifica, visto che ora una vittoria potrebbe veramente pesare ancora di piu', perche' taglierebbe fuori definitivamente i cugini dalla corsa Scudetto


Scritto da: James Littleflowers

 

 

 

 

 

 

 

 

LA  FAVOLA  DI  MAICON

 

ERODY CANTA PER IBRA IL CUORE NERAZZURRO E' UNO ZINGARO.

 
 

CANTA NAPOLI  NERAZZURRA  PER MOURINHO

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