All'inizio,l'impressione di una superiorita' sul campo era abbastanza tangibile.
Ma la Lazio non pareva essere cosi' accondiscendente,ed i troppi lanci lunghi
,tanto antipatici ad Ibra,continuavano diabolicamente ad imperversare. La difesa
compatta e sincronizzata della Lazio faceva subito pensare che a sbloccare il
risultato sarebbe stato solo il guizzo del campione o un'azione su palla
inattiva.Ed il primo tempo scorreva via ignavio. Tutto cambiava nella ripresa
,quando Mourinho adottava il
4-4-2,togliendo un impalpabile Mancini ed un acerbo Santon,per Vieira e Crespo.E
infatti,nell'azione seguente Ibra si trovava davanti alla porta,ma la sua
incertezza non era gradita da qualche spettatore,che lo costringeva a fare
il gesto di Mou contro l'Udinese...Sembra quasi che quella sia stata la
scintilla che ha rivitalizzato il Genio ,il quale a distanza di 2 minuti ha
inventato una magia dalla potenza di 106 km all'ora. E zitti tutti...,uomini di
poca fede...!Lo scudetto e' a portata di mano,ed ancora grazie a lui,che al 25'
mette il sigillo,perche' tra due giocatori in fuorigioco,ha la freddezza di
lanciare un terzo giocatore nella corsia preferenziale,e far trovare Muntari a
tu per tu col portiere.n Partita chiusa...?Si'...se non fosse per quella coda di
ammonizioni che coinvolge anche il Genio,oggi nervoso piu' che mai,istigato ad
una reazione da un inutile tentativo di Matuzalem di falciarlo.Partita e
Campionato guidati con autorita'...Champagne in frigo...
Erody
Mourinho: "Ibra ha dato tanto"
Sabato, 02 Maggio 2009
23:11:13
MILANO - Jose' Mourinho, intervistato ai microfoni di
Sky Sport, commenta la vittoria sulla Lazio:
"Siamo quasi vicini all'obittivo finale. Ci
mancano 6 punti, abbiamo perso solo tre partite
in tutta la stagione. Crediamo di farcela".
"Cosa ci ha permesso di vincere il match di
questa sera? La mentalita' e la voglia dei
giocatori perche' nel secondo la squadra ha
praticamente controllato la partita. Siamo stati
un po' passivi nei primi 45 minuti, abbiamo
avuto difficolta' a pressare alto, ma nel
secondo tempo con l'entrata di Hernan Crespo,
Ibrahimovic si e' sentito piu' sicuro in campo".
L'allenatore nerazzurro prosegue esaminando
le prestazioni dei singoli: "Mancini ha giocato
poco in questo campionato, e' ritornato in campo
dopo un infortunio, ha qualche chilo in piu' e
gli manca la giusta esplosivita', ma ha fatto
una buona partita che magari gli e' servita per
migliorare nella prossima. Luis Figo ha giocato
una partita straordinaria, e' stato
importantissimo per noi perche' non ha mai perso
la fiducia per tutta la gara. e' stata la
mentalita' a vincere, ma l'entrata di Crespo ha
aiutato tanto. Con Vieira in campo il gioco
della sqaudra e' diventato molto piu' fluido, e'
migliorato il possesso palla. Forse Patrick ha
piu' difficolta' in fase difensiva, pero' era
una partita nella quale noi avevamo bisogno di
costruire. Era importante non soffrire, perche'
se la Lazio avesse segnatoi prima di noi,
sarebbe stato molto difficile, dal punto di
vista psicologico, vincere".
Jose' Mourinho chiarisce poi il gesto fatto
da Ibrahimovic dopo aver segnato il primo gol: "Ibra
non mi e' sembrato nervoso. Il suo atteggiamento
e' stato solo la conseguenza logica di un
giocatore che ha fatto tanto per l'Inter, e che
ora e' in corsa per il suo 4 o 5 titolo, di un
giocatore che ha giocato quasi tutte le partite,
non ha avuto infortuni, ha fatto un lavoro
incredibile per noi, ha lavorato tanto per la
sua squadra, e credo che per una sua partita un
po' meno perfetta non meriti una reazione
negativa da parte dei tifosi. Non credo Ibra
voglia andar via dall'Inter, io sono qui da 10
mesi, sono una persona che si dedica con tutta
l'anima al suo club, mi piace l'Inter, mi piace
giocare a San Siro, amo i tifosi di questo
stadio, ma durante la partita ci sono dei
momenti di frustrazione anche per noi. Alcune
volte tifosi vogliono di piu', e lo vogliamo
anche noi, ma il campionato e' fatto di 10 mesi
di competizione, mesi nei quali l'Inter ha
giocato con una rosa che sembrava avere tanti
giocatori e che, invece, ha messo in campo
sempre i soliti. e' normale che i calciatori
siano stanchi fisicamente e psicologicamente, e
che aspettino uno scudetto che ancora deve
arrivare. Noi abbiamo bisogno del pubblico e i
nostri tifosi devono capirlo. Non mi sembra
giusta una reazione negativa per un giocatore
che ha avuto una reazione negativa. Per il
resto, potra' rispondere solo lui sul suo gesto.
Co noi il pubblico dello stadio 'Meazza' e'
migliorato sotto tanti punti di vista, partecipa
al match con noi, ma una squadra che sara'
campione d'Italia non merita dei fischi per
nessuno".
"Cosa ho voluto dire io con il mio gesto?
Consigliavo solo di stare calmi, perche'
sembrava che la nostra squadra stesse
festeggiando quando mancavano ancora tanti
minuti da giocare, dovevamo mantenerci
concentrati".
Si parla anche d'Europa: "Chi raggiungera' le
finali di Champions League? 'Il Manchester
United al 100% e la squadra che vincera' l'altra
semifinale sara' campione d'Europa. Se mi e'
piaciuto il gioco del Chelsea nella gara contro
il Barcellona? Non so, il Chelsea e' la mia ex
squadra e quindi e' difficile per me giudicare.
Sono la squadra fisicamente piu' forte del mondo
nessuno e' cosi' forte come loro, non ha fatto
niente per segnare, pero' sembrava potessero
stare in campo per due ore, se Hiddink ha
fiducia di poter vincere in casa, quello
ottenuto e' stato un grande risultato. Il
Barcellona, invece, ha dimostrato quello che
puo' fare quando ha piu' spazio, sara' una
grande gara di ritorno".
Infine Mourinho conclude son una battuta
sulla partitella giocata ieri sui campi del
centro sportivo 'Angelo Moratti' di Appiano
Gentile: "Perche' tutti gli altri mi facevano
giocare? (ndr.: sorride) La partita era gia'
decisa prima dell'inizio".
I discorsi di Jose' Mourinho proseguono in
sala stampa. "Ci mancano ancora sei punti e
vogliamo conquistarli il prima possibile. Per
festeggiare il nostro titolo, non per
festeggiare i titoli che non vinceranno gli
altri. Sarebbe bello poterlo fare nel nostro
stadio, con i nostri tifosi, ma la conquista del
titolo e' ancora piu' importante". Si torna a
parlare dei fischi a Ibra e della reazione a
Ibra. "e' gia' finito tutto. Se da una parte
c'e' diritto di critica, dall'altro c'e' diritto
di replica. Per me e' gia' tutto concluso.
Purtroppo Ibra non ci sara' a Verona con il
Chievo, gli ho dato quattro giorni di riposo:
gli serviranno per riposare il fisico e la testa
e tornare per segnare i gol per lo scudetto e
per vincere la classifica dei cannonieri".
Ufficio Stampa
Ibrahimovic: "E' gia' finita"
Sabato, 02 Maggio 2009
23:44:48
MILANO - Zlatan Ibrahimovic,
autore della rete che ha portato l'Inter in
vantaggio ha commentato cosi' la partita contro
la squadra biancoceleste ai microfoni della Rai:
'Nel primo tempo non abbaimo giocato molto bene,
nel secondo e' andato tutto molto meglio e siamo
riusciti a portare a casa questi tre punti molto
importanti per il proseguo del campionato. Oltre
alla vittoria della squadra, sono molto felice
per il gol che ho realizzato e per l'assist
fatto a Sulley Muntari. Oggi non era facile, ma
alla fine e' andata bene e questo e' molto
importante'.
Allo svedese viene chiesto di commentare la sua
esultanza subito dopo il gol e anche un commento
s qualche fischio che i tifosi gli avrebbero
rivolto durante la gara: 'Il pubblico mi ha solo
stimolato. Io segnando ho fatto esclusivamente
il mio dovere in campo. Tutto il resto non
costa. Subito dopo la partita e' sempre tutto
dimenticato. Se faccio un pensierino alla
classifica marcatori? Sinceramente no. Se segno
sono solo utile alla squadra e do un contributo
ai miei compagni per conquistare i tre punti'.
'Sono tante le voci di mercato attorno a
Ibrahimovc, lei ha qualcosa da dire in merito?',
'Rispondo sempre in campo a tutto quello che
viene scritto e detto durante la settimana. Oggi
sono contento perche' abbiamo vinto e mi
dispiace molto che la prossima partita saro'
squalificato e non potro' aiutare i miei
compagni. I fischi potrebbero influire sulla sua
prestazione? No'.
INTER vs Lazio 2-0
13'(st) Ibrahimovic, 25'(st) Muntari L’Inter batte la Lazio due a Zero grazie al cambio di modulo ed ai
fischi rivolti ad Ibra.
Un primo tempo deludente, spento, con un ritmo
blando. Nonostante questo l’Inter parte in avanti, Ibra sembra in
giornata, ma intorno a lui solo un trentasettenne di nome Figo sembra
in grado di supportare lo svedese, mentre Mancini ‘buca’ l’ennesima
prestazione. La partita e' equilibrata, la Lazio in avanti si fa
pericolosa con la rapidita' dei suoi uomini migliori, Zarate e Rocchi,
ma limitata dall’egoismo dell’argentino, che prova troppo spesso azioni
personali contro una difessa organizzata e rocciosa come quella
Nerazzurra, i pericoli per Cesar sono veramente pochi. Nel secondo
tempo l’inizio e' fotocopia del primo, il pensiero va a Real Madrid vs
Barcellona che ‘spande’ spettacolo da ogni spalto, ma la passione non
si compra e non si tradisce, si rimane sintonizzati davanti alla
pochezza di quel che accade al Meazza.
Finalmente la svolta, qualche tifoso indispettito
dalla sufficienza dimostrata da Ibra, che come al solito e' poco
supportato, lo fischia provocandolo. Dopo pochi minuti lo svedese,
inferocito e colpito nell’orgoglio sfodera tutto il repertorio, si
infila tra due giocatori e spara un missile oltre i 100km orari,
imprendibile per Muslera. Ibra esulta zittendo i suoi stessi tifosi e
con gesti poco eleganti, mostra che non merita di essere fischiato,
eppure fino a quando non e' stato provocato, era il fantasma di se
stesso. L’altro fantasma e' Zarate che nel secondo tempo svanisce nel
nulla e viene sostituito da un primavera di origine ceca. L’Inter
cambia modulo, dal 4.3.3 a 4.4.2, fuori Santon, arretrato Zanetti,
dentro Vieira e Crespo che prende il posto di un inutile Mancini. Ibra
sfodera assist e giocate da fuori classe e trova in percussione
offensiva, un passaggio filtrante per Muntari, che ne ha seguito
l’azione, da solo davanti al portiere, lo trafigge con il goal che
chiude il match. L’Inter gestisce la partita, si ritrova e con i fischi
ritrova il suo genio ispiratore. Una vittoria importante, un messaaggio
chiaro alle inseguitrici, ma la reazione di Ibra ai fischi sbagliati di
alcuni tifosi, mostra con quale sufficienza lo svedese affronti le
partite, c’e' da riflettere molto, su questo genio straordinario che
non ha piu' voglia di noi!.
Danni collaterali:
Ibrahimovic, il suo nervosismo si traduce in cartellino giallo, lo
svedese e' diffidato e saltera' il match di Verona contro il Chievo.
Muntari, si e' infortunato dopo il goal ed e' stato sostituito,
speriamo nulla di grave.
Chivu, praticamente alla fine del match accusa un infortunio, anche per
lui ci auguriamo non sia nulla di importante.
- uno scaramantico come
me temeva questa
partita non tanto per
la paura di vincere
quanto per il fatto che
non l’ho vista dal mio
solito settore bensi'
sono stato ospite di
alcuni amici nella
Banda Bagaj. E invece
e' andato tutto bene,
anzi benissimo e li
ringrazio per l’invito
e l’ospitalita'
soprattutto la mia
amica Vale.
- siamo alle battute
finali, c’e' moltissima
tensione sia sugli
spalti che in campo;
ieri la partita non si
sbloccava ed eravamo
messi in campo non
benissimo. In questo
senso un nervosismo
generale e'
giustificato e credo
che l’episodio di Ibra
debba essere inquadrato
in questo contesto
senza troppe
speculazioni o
costruzioni di castelli
di pensieri che non
rispecchiano la
realta'. Il pubblico
ama l’Inter e lo stesso
pubblico ieri era teso
come una corda di
violino perche' in
campo non vedeva quello
che era abituata a
vedere; i giornali
inoltre hanno per tutta
la settimana dipinto
uno scenario di
campionato ancora
aperto che non trovava
oggettivamente
riscontro nella
classifica, ma era
interesse loro mostrare
un’Inter che aveva
paura e un Milan col
fiato sull’Inter per
vendere piu copie. E il
gioco e' in parte
riuscito. La squadra e'
a corto di fiato ma
anche poco fluida e
quindi va anche capito
il pubblico se ha
manifestato qualche
episodio di
intolleranza. Dal canto
suo Ibra, e lo
ribadisco in quasi ogni
commento post match, e'
comprensibilmente
frustato dall’attuale
mancanza di gioco nella
trequarti avanzata, con
lui che rincorre
palloni sparati da
centinaia di metri
spesso a casaccio,
senza avere una spalla
decente o qualcuno che
gli dica “vai in goal
ragazzo, te lo meriti”.
E’ frustrante tutto
questo ed e'
comprensibile in lui
del nervosismo. Certo,
non puu' permettersi di
zittire ( o fare certi
gesti) chi lo ha sempre
difeso e sostenuto, non
puu' permettersi di
dare ai giornalisti la
possibilita' di gettare
nuova benzina sul fuoco
e questo lo dovrebbe
gia' sapere. Ma usiamo
tutti un po’ di
cervello e buonsenso
senza penosi asupici di
cessione da una parte o
scene da prima donna
isterica dall’altra.
Marito e moglie
litigano centinaia di
migliaia di volte ma
mica si divorzia per
ogni veduta differente.
- se avessimo vinto
contro Palermo e Juve
(due partite gia'
vinte) ieri sera
sarebbe stato scudetto,
se Figo avesse 7 anni
in meno potrebbero
raddoppiare il costo
del biglietto che
sarebbe ancora a buon
mercato, se avessimo un
centravanti decente e
un rifinitore serio
Ibra potrebbe
tranquillamente
avvicinarsi ai 35/40
goal, se Mourinho
avesse imparato anche
il romano avrebbe
sicuramente risposto ai
tifosi della Lazio che
per tutta sera han
cantanto “Mourinho
facce un saluto”,
se mia nonna avesse
avuto le ruote sarebbe
stata una carriola.
- Domenica ultima
fatica a Verona; sono
stracerto che i
clivensi ce la
metteranno tutta, e noi
senza Ibra (ma con un
Balotelli e uno
Stankovic in piu che
rendono piu equilibrata
la formazione) dobbiamo
vincere e poi sara'
davvero solo questione
di attendere che anche
la matematica si rompa
le scatole di tenerci
sospesi tra attesa e
vittoria
- i biscotti al
gusto Nesquik fatti
dalla mia amica Elisa
che ha gentilmente
portato allo stadio
sono stati un qualcosa
di divino. Se la gente
nervosa non si mettesse
in bocca una sigaretta
ma uno di quei biscotti
ci sarebbe in giro
davvero tanta gente piu
sana, bella, dolce e
felic
03/05/2009
SENZA IBRA
IMPARA A FISCHIETTAR
Il signor Ibrahimović Zlatan (Златан Ибрахимовић), nato a Malmoe il 13 ottobre del 1981, di origine bosniaca e nazionalita' svedese, e' un giuocatore di calcio professionista. Nel suo atteggiamento, che magari a qualcuno puu' non piacere, io ho sempre ravvisato una serena e onesta coerenza. Lui e' un giocatore professionista, fortissimo, e come tale ingaggiato e lautamente pagato secondo le leggi di mercato correlate al suo valore intrinseco. E' come il signor Wolf in Pulp Fiction: risolve problemi. Magari non tutti, ma molti si'. Se vincera' anche questo, avra' vinto sette degli ultimi otto campionati nazionali a cui ha partecipato con la relativa squadra di club (Ajax, Juve,Inter). Non e' un compagnone, non fa le grigliate, non va alle cene dei club, si fa normalmente i cazzi suoi (Corona non lo hai mai fotografato). Non bacia le maglie. O forse preferiremmo uno che bacia le maglie e poi alla prima occasione te lo mette in quel posto?
I fischi a Ibra erano perche' se ne andra'? Bah, certo che se ne andra'. Subito o tra un anno, se ne andra' per inseguire un altro ingaggio, un altro campionato e, possibilmente, qualcosa in Europa che mai gli potra' dare la sua sfigata nazionale. E' un mercenario? Massi', certo, ma e' un mercenario dichiarato, consapevole, manifesto, ce lo ha scritto in fronte e sulla carta d'identita'. E' un mercenario sincero, non avendo mai dichiarato il contrario.
I fischi a Ibra era perche' dava segni di indolenza? Si', certo, uno cosi' ti viene voglia di fischiarlo di default, e il pubblico di San Siro a fischiare e' sempre prontissimo. Sono stati fischi benefici perche' il gol, Ibra, lo ha segnato espressamente per rispondere ai fischi. Lo si e' visto da me ha preso palla e ha puntato la porta. Fosse per lui, avrebbe sfondato la rete.
I fischi a Ibra sono giusti? Mah. Togliete Ibra a questa Inter: cosa saremmo, terzi? quarti? Se e' lecito fischiare Ibra, e' lecito che Ibra risponda come ha risposto. Compreso il gol, che e' stato una delle tremila cose da campione che ci ha fatto vedere quest'anno, con una tale densita' di qualita' e quantita' che forse solo il Ronaldo del primo anno puu' stargli davanti. Ha un solo difetto, Ibra: la sua ossessione europea – Champions e Pallone d'Oro, che strameriterebbe – se la potrebbe coltivare un po' meglio di quanto non faccia normalmente, anche qui, dove certi obiettivi gli possono sembrare lontani e il suo salary cap l'ha gia' raggiunto. La sua inconcludenza europea lo rende un po' piu' umano e quindi fischiabile. Peru' siccome l'ossessione eurpea ce l'ha anche Moratti, e quindi noi con lui, perche' non fare un ultimo produttivo trust e provarci nel 2010? Poi se ne vada, Ibra, a farsi strapagare altrove, com'e' nei suoi diritti e nel suo core-business. Ma uno cosi' e' meglio trovarlo che perderlo e l'Ibra della stagione 2008/09 e' una tale sciccheria che ce lo ricorderemo per decenni. E trovarne uno cosi' sara' una missione, temo, impossibile.
Con l vittoria sulla Lazio, l’Inter si porta a casa mezzo scudetto. Un Ibrahimovic scatenato sia con la palla sia con la curva. Apatico e poco incisivo nel primo tempo freddo e determinato nel secondo. Una rete ch pota un’esultanza rabbiosa contro la Curva Nord e un assist meraviglioso per Muntari. Se fossi stato in Ibrahimovic avrei reagito anche peggio, magari facendo come Trezeguet che fece il gesto di andarsene. No, non si puu'. No si puu' criticare il capocannoniere dell’Inter 25 reti stagionali e della serie A 21 reti. Il giocatore che ci ha portato alla vittoria dell’ultimo scudetto e che molto probabilmente ci portera' a casa anche il prossimo. Uno degli attaccanti piu' forti del mondo che se solo avesse una buona punta al suo fianco, farebbe bene anche in Europa.
Anche ieri la mia teoria si e' rivelata corretta. Ogni volta che si gioca con il 4-3-3 con Ibrahimovic unica punta sia lui sia tutta la squadra, giocano male. Una volta passato al 4-4-2 con Crespo accanto allo svedese, la partita e' cambiata.
Voglio anche scrivere due parole di elogio su un altro giocatore che secondo me e' veramente importante: Sulley Muntari. Sara' un caso ma quando non gioca, l’Inter fatica a vincere. Non sara' tecnicamente eccelso, ma la sua incisivita' e' spaventosa vedi in Supercoppa Italiana, vedi contro la Juventus, contro il Napoli dove fece quel gol di tacco bellissimo, a Torino contro la Juventus che ha fatto l’assist a Balotelli e infine ieri sera dove ha servito il pallone ad Ibrahimovic in occasione del primo gol e in occasione del suo gol. Muntari, sei un grande!
Inter
Lazio
2-0
Principale
protagonista
dell'incontro
e' stata
senza
dubbio
la
curva
nerazzurra:
meravigliosa
per la
coreografia
dedicata
a
Gabriele
Sandri,
discutibile
per i
fischi
rivolti
a
Ibrahimovic.
Per
quando
riguarda
il
gestaccio
dello
svedese,
mi piace
pensare
che e'
stato
frutto
della
furia
accumulata
che
comunque
lo hanno
spronato
positivamente:
gol e
assist
prodigiosi
che
hanno
chiuso
la
partita
e forse
anche il
campionato.
A tutto
il
resto,
al
ricchissimo
contorno,
ci
pensera'
di buon
grado la
stampa.
La
partita:
nei
primi 45
minuti i
Campioni
d'Italia
sono
sembrati
frenati,
passivi,
con un
centrocampo
che
sembrava
soffrire
quello
avversario,
in
attacco
ancora
una
volta si
sono
evidenziate
le
difficolta'
dello
svedese
nel
giocare
in
posizione
centrale,
non
aiutato,
a dire
il vero,
dai due
compagni
di
reparto.
Molte
volte
sono
mancati
gli
interscambi
tra i
tre, e'
mancato
l'inserimento
appropriato
del
centrocampista,
meccanismi
questi,
fondamentali
quando
alla
prima
punta
piace
svariare
per
tutto il
fronte
d'attacco.
Evidente
anche la
sofferenza
soprattutto
fisica
di un
centrocampo
che da
dieci
mesi
tira la
"carretta"
sempre
con i
medesimi
uomini,
semplicemente
logoro.
Nei
secondi
45
minuti
della
partita,
Mourinho
ha
ridisegnato
la
squadra:
fuori
Mancini
e Santon
dentro
Crespo e
Vieira,
quattro
a
centrocampo
con
Cambiasso
piu'
vicino
alle due
punte.
Ibrahimovic,
finalmente
sciolto
da
vincoli
tattici,
ha
potuto
giocare
nella
maniera
a lui
piu'
gradita,
fiancheggiato
da un
centravanti
tradizionale.
A questo
punto
dell'incontro
e'
emersa
finalmente
la
volonta'
dei
giocatori
interisti
di
imporre
il
proprio
gioco,
sono
migliorate
le
giocate
e
soprattutto
sono
arrivati
i gol
della
fondamentale
vittoria.
Visti i
tre
punti
conquistati
oggi dal
Milan,
rimangono
ancora
sette i
punti di
distacco
dai
rossoneri,
ma con
sole
quattro
partite
ancora
da
giocare...e
allora,
ci
siamo???
ERODY CANTA PER IBRA IL CUORE NERAZZURRO E' UNO
ZINGARO.
CANTA NAPOLI NERAZZURRA
PER MOURINHO
~Inter Club Sarno via Nunziante 33,Sarno(SA).P.IVA94038420652~