Talmente forti da sembrare noiosi...noiosi per gli
altri...s'intende. Questo era il pensiero che mi balenava nella mente durante il
primo tempo...Sembrava quasi riaffiorare la nostalgia di una pazza Inter che ti
faceva gioire e soffrire,fino all'ultimo minuto... E poi c'erano i gufi..quelli
non mancano mai all'appuntamento...Insomma ,metti un po' di deconcentrazione per
il risultato parziale ottenuto facilmente...per la Pasqua alle porte...cosi'
come era successo a Natale..et voila'...il gioco e' fatto...qualche grammo di
speranza ai gobbi bisognava pur concedere...In fondo era nei calcoli presentarsi
a casa Juve con 7 punti...e non e' detto che possa essere effettivamente cosi'...
Erody
Non siamo noi che possiamo solo regalarlo lo
scudetto...
sono loro che non sono in grado di vincerlo
LA GIUSTA
DISTANZA
Avete notato la leccaculeria del Corriere? "Tutto storto..." Tutto
storto significa che forse non meritava di perdere....Io ieri sera ho visto una
partita nella quale una squadra ha dominato ed un'altra ha subito...ecco un
esempio di PROSTITUZIONE INTELLETTUALE
Mourinho: "Un risultato che non piace, pero'..."
Sabato, 11 Aprile 2009
17:54:42
MILANO - Jose' Mourinho, intervistato ai microfoni di
Sky Sport, commenta cosi' la prova dei
nerazzurri contro il Palermo: 'Il primo tempo
della gara e' stato uno dei migliori che l'Inter
abbia mai giocato in questa stagione a San Siro.
La squadra ha agito con intensita', qualita',
ritmo e avrebbe potuto segnare anche di piu'.
Nei primi 45 minuti il Palermo non ha
praticamente avuto modo di avvicinarsi alla
nostra porta. Il secondo tempo e' stato
completamente diverso: ho visto un'Inter piu'
negativa, senza la stessa concentrazione della
prima parte del gioco, una squadra che forse
credeva che la gara fosse chiusa. Il Palermo,
invece, ancora prima che segnasse il primo gol,
era gia' stato piu' pericoloso di noi. Ero
pronto a far entrare Patrick Vieira gia' sul
2-0, poi c'e' stata la rete di Cavani e subito
dopo e' arrivato il 2-2. e' un risultato che
ovviamente non piace, ho sentito che l'Inter non
vuole chiudere il campionato, ma non credo sia
cosi': abbiamo perso una possibilita' per uscire
dalla gara contro il Palermo a 12 o a 9 punti di
vantaggio rispetto alla Juventus, ma mancano
ancora sette partite, nulla e' chiuso. Quello
attuale e' comunque un buon vantaggio, io lo
accetterei subito, nella peggiore delle ipotesi,
stasera saremo comunque piu' in alto in
classifica di sette punti".
e' lo stesso allenatore nerazzurro a cercare i
motivi di un secondo tempo nel quale l'Inter e'
stata diversa rispetto al primo: 'Abbiamo avuto
un calo d'attenzione, e' stato un peccato che
nessuno abbia potuto sentire quello che avevo
detto a meta' partita nello spogliatoio: si
parlava di una partita che sul risultato del 2-0
puo' sembrare finita, ma non lo e'. In panchina
non ero contento perche', ancora prima che gli
avversari realizzassero la prima rete, avevo
l'impressione che il gol potesse arrivare. Poi
il Palermo ha accorciato le distanze e, prima
del 2-2, non ho avuto neanche il tempo di
risistemare tatticamente la squadra. Se il
Palermo avesse chiuso la partita sul 3-2,
sarebbe stata una grande punizione per noi.
Anch'io potrei dire che l'Inter non voglia
chiudere il campionato ma non posso farlo
perche' nel calcio succede di tutto. Il Palermo
oggi ha saputo crearci delle difficolta' e
quello ottenuto e' un punto prezioso, il
campionato e' cosi'. Non mi sembra che
tutti saremo in grado di vincere le sette
partite che rimangono da giocare, qualcuno
lascera' qualche punto'.
La ruota gira, questo e' quello che ricorda
Jose' Mourinho quando afferma che: 'La settima
scorsa sono andato in panchina con tranquillita',
perche' avevo la possibilita' di iniziare la
partita contro l'Udinese con 4 punti di
vantaggio sulla Juventus e, invece, l'abbiamo
iniziata con 6. Il nostro obbiettivo era
mantenere un buon vantaggio e, dopo tre, quattro
settimane di gare impegnative, l'obiettivo e'
stato rispettato. Il calcio e' cosi', il
campionato e' fatto di momenti nei quali si
ricevono regali e momenti nei quali i regali sei
tu a farli, momenti in cui si approfitta e
momenti nei quali sono gli altri a farlo: la
scorsa settimana, noi abbiamo approfittato della
sconfitta della Juventus contro il Chievo, oggi
ne approfittera' la Juve se stasera dovesse
vincere. Se oggi abbiamo 7 punti di vantaggio
non e' un dramma'.
Il primo vantaggio nerazzurro e' arrivato grazie
a Mario Balotelli che, oggi, e' tornato al gol
dopo un mese: 'Mario deve crescere ancora tanto,
ha gran potenzialita', dal punto di vista
mentale ora e' piu' aperto all'insegnamento,
vuole imparare e lavora bene per farlo, questo
e' un passo avanti. Ma, ripeto, ha ancora tanto
da imparare, alcune volte lo vedo come un
giocatore che si muove solo se sono io a dirgli
dove andare, come se io lo muovessi con un
telecomando, adesso sono io a suggerirgli le
posizioni da assumere, se io sono lontano non lo
fa, in questo deve migliorare'.
Ufficio Stampa
INTER vs Palermo 2 - 2
Scritto da | Andrea - Sabato 11 Aprile 2009
Potevamo respirare
e goderci stasera un Genoa-Juve
tranquilli, fregandocene altamente di
come sarebbe finita. Invece saremo li a
sperare che il Genoa dei miracoli
continui il suo tragitto di
santificazione e mieti un’altra vittima
illustre come la Juve. Contro il Palermo
le cose s’erano messe bene, con un Inter
davvero concentratissima e decisa nei
primi 45 minuti di gioco, finiti sul due
a zero che stava quasi stretto: ottimo
Balotelli finalmente prima punta nella
mente oltre che nella tattica, che
sfrutta la prima occasione da rete che
gli capita e se ne procura almeno
un’altra; bravo Ibra a rendersi utile
per il giovine compagno di reparto ed a
procurarsi (e trasformare) il rigore;
attenti e precisi sia in difesa che a
centrocampo dove non un pallone di
troppo passava. Nella ripresa invece
saltano i ruoli predisposti nel primo
tempo ed il Palermo la fa da padrona,
attaccando, attaccando fino a quando in
due minuti prima accorcia, poi castiga
pareggiando. Colpe? Beh, la difesa ha
fatto movimenti inguardabili su entrambi
i gol, in particolare guardate Chivu nel
gol di Succi e ditemi dove stava
andando, ma i due davanti anche hanno
colpe, perche' scompaiono dal gioco,
mentre il centrocampo, impaurito, si
abbassa troppo, creando solo caos e
pochissime azioni.
Ma anche Mourinho
non e' esente da colpe, perche' una
squadra che va al riposo in vantaggio di
due gol, non DEVE sparire cosi' nella
ripresa e sta anche all’allenatore
trovare le motivazioni giuste nella
testa dei giocatori. Nonostante a fine
partita lui dica “e' stato un peccato
che nessuno abbia potuto sentire quello
che avevo detto a meta' partita nello
spogliatoio: si parlava di una partita
che sul risultato del 2-0 puo' sembrare
finita, ma non lo e'”, a mio parere e'
stato un peccato che lui non sia
riuscito a farsi sentire dai giocatori.
Fatto sta che ci portiamo a casa un solo
punticino, ma sempre importante alla
fine nell’economia del campionato. Di
certo si regala un’importantissima
occasione alla Juve. Se ci pensiamo bene
settimana scorsa era avvenuta piu' o
meno la stessa cosa, pero' in quel caso
fummo noi a trarne vantaggio, questa
volta probabilmente (speriamo che la
colonia juventina, molto gremita a
Genoa, non faccia torte) saranno loro a
sfruttarla. Ci troviamo ad assistere ad
una Serie A che prende sempre piu' le
forme di una montagna russa, con alti e
bassi, sia qua in alto, sia indietro
dove le squadre che lottano per la
salvezza sono sempre di piu' e sempre
piu' incasinate (Torino, Lecce, Bologna,
ecc..). La curva decisiva per lo
Scudetto ci sara' settimana prossima,
quando Juventus e Inter si sfideranno,
faccia a faccia, in un duello all’ultimo
respiro: dovesse vincere la Juve,
l’Inter perderebbe ogni certezza (non
comunque il primo posto) e rischierebbe
un collasso a livello mentale; dovesse
vincere l’Inter sarebbe il KO decisivo
ad un Campionato comunque dominato sin
dalle prime giornate. Si decidera'
molto, moltissimo, settimana prossima e
sara' una sfida dal gusto particolare,
una sfida dal sapore antico, una sfida
che da troppo tempo mancava nel nuovo
calcio, pulito e senza trucchi. Sara'
Juve-Inter, probabilmente l’ultima
discesa di queste montagne russe.
ERODY CANTA PER IBRA IL CUORE NERAZZURRO E' UNO
ZINGARO.
CANTA NAPOLI NERAZZURRA
PER MOURINHO
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