IL RE SI SBATTE LA REG(G)INA

I PUNTI RIMANGONO INALTERATI

INTER-REGGINA 3-0

La risposta arriva come di consueto puntuale,chiara e forte...I Campioni siamo noi,anche nel giorno del 4-3-3,anche nel giorno in cui avevamo un solo centrale di ruolo,anche nel giorno dopo la festa della Pinetina,piena di tifosi e dell'allegria delle celebrazioni a Zanetti,in cui poteva esserci un calo di concentrazione...Ma questa squadra puo' eslusivamente  decidere da sola di perdere il suo diciassettesimo titolo.Subito in gol il Cuchu,che oggi festeggiava le 200 maglie con l'Inter .Mancini si procura un rigore sacrosanto con un'azione alla"Mancini"che da tempo non vedevamo piu'...Poi,il solito capolavoro di Ibra ,che ha consegnato agli annali un'altra perla...Un gol alla Maradona,che per la verita' anche Totti e' riuscito a fare...Il mal di pancia,se c'e' stato,e' passato...Ora c'e' la sosta per ricaricarsi ed appianare tutti i piccoli problemi...

Erody

 

 

 

Mourinho: "Avanti con questo ritmo"
Domenica, 22 Marzo 2009 18:10:12
 

MILANO - Jose' Mourinho, intervistato ai microfoni di Sky Sport, commenta cosi' la ventunesima vittoria stagionale della sua squadra: 'C'e' grande soddisfazione per la vittoria di oggi, ho sempore detto che e' meglio essere capolista che essere seconda perche' questo ti da' la tranquillita' di pensare solo alla tua partita e non preoccuparti di cio' che fanno gli altri. Qualche settimana fa, avevo detto che mancavano 29 punti adesso ne mancano 20: e' qusto il nostro privilegio, aver conquistato sei punti in partite casalinghe importanti per noi ed essere arrivati alla momento della pausa, prima di altre nove partite, in questa posizione'. 

L'allenatore nerazzurro prosegue analizzando i differenti approcci che una squadra puo' avere a una partita: 'La sicurezza con la quale l'Inter affronta una gara dipende dall'atteggiamento ma il calcio e' calcio. Qualche volta non si riesce a iniziare il match come si vuole, oggi siamo partiti molto bene, potevamo chiudere la gara dopo 30 minuti, poi abbiamo anche avuto una grande azione di Santon con Ibra. La Reggina ha fatto il suoi gioco e se si dovesse giudicare la gara, guardando esclusivamente il 3-0 potrebbe sembrare che Julio Cesar sia stato in vacanza per 90 minuti e invece ha fatto parate difficilisisme'. 

Zlatan Ibrahimovic non aveva mai segnato cosi' tanto da quando e' in Italia: 'Se i suoi miglioramenti sono anche merito mio? Non lo so, penso che un allenatore sia sempre responsabile, sia che un giocatore faccia meglio che peggio'. E ancora sullo svedese: 'Non credo debba cambiare nulla per essere ugualmente determinante in Europa come lo e' nel camnpionato italiano. In fondo, qual'e' la differenza tra la palla che ha colpito la traversa contro il Manchester Utd? e' solo questione di centimetri. Pero' io lo capuisco ha vinto tanto in Italia e non e' ancora riuscito a fare lo stesso in Europa, ma in campionato ci sono solo due o tre squadre in corsa per lo scudetto, in Champions League ce sono forse dieci a competere, tutte contraddistinte da un altissimo livello di qualita''. 

Jose' Mourinho continua poi dando la sua opinione sulla diretta inseguitrice dei nerazzurri in chiave scudetto: 'Cos'ha in piu' la Juventus dell'Inter? Niente, ha sette punti di meno. e' questo e' il modo oggettivo di vedere la situazione. La Juve gioca come squadra, soffre come squadra, vince come squadra, ma non e' piu' squadra di noi. L'Inter e' squadra in tutti i momenti ed e' per questo che puo' lottare contro ogni difficolta', io, ad esempio, non ho mai visto giocare una squadra con la nona diversa coppia di difensori centrali: noi, oggi, abbiamo giocato con Cambiasso e Rivas, la nona coppia di difensori centrali dall'inzio del campionato. L'Inter e' una squadra che gioca bene perche' lavora, perche' i giocatori vogliono fare tutti molto bene, perche' il nostro centrocampo lavora tantissimo, forse gli manca un grande regista, un numero 10, ma devo ammettere che io mi stanco solo a guardarlo dalla panchina. Anche gli attaccanti stanno facendo un grande lavoro: Balotelli qualche mese fa non faceva un metro per aiutare la squadra in difesa, e oggi ha corso sempre per farlo. Noi siamo squadra, la Juve merita che si parli del grande lavoro che sta facendo, ma credo che l'Inter non sia da meno, non abbiamo meno punti dell'anno scorso, anzi uno in piu', ma questo conta poco. Se non abbiamo ancora vinto noi il campionato e' perche' la Juve non molla e continua a vincere. Per questo abbiamo bisogno ancora di venti punti'.

Intanto, domani Jose' Mourinho ricevera' la laurea honoris causa dall'Universita' di Lisbona nella quale ha studiato:' Per la prima laurea che ho preso, ho studiato tanto, per quella che ricevero' domani, non ho fatto niente. Perche' qualcuno ha contestato questa decisione? Non lo so, ma ho letto la motivazione ufficiale dell'universita' e tutti, tranne una persona, hanno votato affinche fossi io a riceverla. Non e' un problema per me avere sempre delle contestazioni in qualunque ambito mi riguardi, vivo bene comunque'. 

L'allenatore portoghese torna a parlare di Champions League: 'Che effetto mi fa sapere che il Manchester, dopo aver giocato contro di noi, ha perso le successive due partite della Premiership? La prima volta e' stato sconfitto dal Liverpool, una squadra di alto livello che ha avuto meno possibilita' di andare in rete rispetto a quelle avute dall'Inter a San Siro. La seconda sconfitta puo' capitare, ma contro il Fulham, il Manchester ha avuto dieci possibilita' di segnare. Questo e' il calcio ma creddo che il Manchester United ritornera' presto al suo livello. Chi vincera' la Champions? Non si puo' mai dire, ma credo che una tra le squadre inglesi arrivera' in finale, e nell'altro gruppo e' impossibile dire tchi avra' la meglio tra Barcellona, Bayern e Villareal'.

Infine, Jose' Mourinho commenta 'il mal di pancia' che e' stato attribuito a Ibrahimovic in seguito alla sconfitta in Europa: 'A me piace il mal di pancia, dopo la sconfitta, dopo il pareggio, mi piace andare a casa arrabbiato dopo un risultato non positivo e mi piace che lquesto capiti anche ai miei giocatori, a patto che, poi, questa sensazione di frustrazione si trasformi in energia positiva necessaria a lottare per un altro obiettivo, nel nostro caso per lo lo scudetto'.

E dopo lo scudetto, l'Inter intende ritonare in Champions per fare sempre meglio, Jose' Mourinho ha la propria idea su come fare: "Per rendere l'Inter competitiva anche in Europa occorrono dei ritocchi, abbiamo due o tre giocatori giovani con un grandissimo potenziale, che fra due o tre anni saranno dei grandissimi. Abbiamo un gruppo di giocatori di grande stabilita', a me personalmente piacciono due strade: quella che porta ai top players e quella che invece conduce ad un'opera di ringiovanimento della squadra".

Ufficio Stampa

Ibra, zero in buongusto

23 Marzo 2009

di Roberto Omini

Zlatan Ibrahimovic adora Mourinho, detesta qualcuno (Moratti?) e - a giorni alterni - fa capire che intende portare l’Inter sul tetto del Mondo e poi no, che in quest’Inter sta scomodo e vuole andarsene. Zlatan Ibrahimovic sa - forse meglio di tutti i suoi colleghi - quale sia l’odore dei soldi e a ogni contatto con la primavera esibisce il meglio (peggio) del suo repertorio alla caccia evidente di rinnovi contrattuali che nel frattempo l’hanno condotto si', sul tetto del Mondo degli ingaggi: 12-13 milioni a stagione. Nessuno, crediamo, come lui.

Cosi' dopo Inter-Reggina, ovvero il 3-0 sull’ultima in classifica da dipingere come un’impresa titanica, ivi compreso il delizioso pallonetto di Ibra, una autentica magia per le comodita' della terza rete, davvero una impresa memorabile, ecco lo svedese che sbandiera a ogni intervista i suoi desideri o le sue minacce di… fuga. Perche'? Per imporre a Moratti acquisti mirabolanti? Per via di megaofferte madridiste, dal Barcellona, dagli inglesi? Per i rimproveri del presidente dopo Manchester-Inter, negli spogliatoi? Per qualche offesa da qualche suo compagno? Per adeguare il contratto all’inflazione?

A noi pare che a Ibra, in questi tempi, manchi il buongusto e anche il buonsenso. Perche' non ha senso sollevare polveroni in un’Inter che ha gia' un principe in tali vesti, Jose' Mourinho. E non ha nemmeno senso sentirsi unico fenomeno in una squadra normale, perche' se Ibra fosse davvero un fenomeno non vanterebbe quello zero assoluto in Champions, un personalissimo zero, meritato in un’Inter che e' forte, non normale e nemmeno formidabile,  ma coltivato anche nella Juve di Capello con Buffon, Thuram, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi. Nedved, Del Piero, Trezeguet di 4-5 anni fa, davvero un gruppo di fenomeni allenato da un fenomeno.

Allo svedese non ha ancora risposto Moratti, e nei panni del presidente useremmo toni assai poco concilianti. A Ibra ha risposto Mourinho, dicendo che una grande squadra non dipende da un grande giocatore. Un grande giocatore, appunto, non un fenomeno: vanno separate le due categorie, Ibra appartiene alla prima, la seconda e' di competenza di Kaka', del miglior Kaka', di Cristiano Ronaldo, di Messi, magari di Gerrard, presto di Pato. Se Ibra fosse un fenomeno, avrebbe regalato all’Inter una prodezza europea: sono queste le “perle” che fanno la differenza. Non i capricci per un contratto, o i capricci in quanto tali.

 

 

INTER vs Reggina 3 - 0
Scritto da | Andrea - Lunedi 23 Marzo 2009

La Juventus batte un colpo e l’Inter risponde con un altro chiaro e forte. Il Campionato resta solamente questo, uno scambio di colpi, in cui il primo che ne perde uno, e' finito. La concentrazione, la forza del carattere e quella fisica, ma soprattutto la condizione mentale, sono gli elementi su cui si combattera' la stagione 2008/2009.
I bianco-neri sabato sera hanno suonato a Roma i giallo-rossi con quattro gol. Si urla all’impresa, dimentichi tutti gli urlatori che l’Inter usci' dall’Olimpico con lo stesso risultato e contro la vera Roma, non quella decimata con 6 Primavera tra i convocati. Ma oramai si sa come vanno le cose, non c’e' da scandalizzarsi. Torniamo alle cose serie: l’Inter. La Reggina era un avversario ostico, imbattuta da sette gare ed in piena lotta per non retrocedere. I ragazzi pero' sono bravi ed anche con tre quarti di difesa fuori ed un centrocampo reinventato per l’arretramento di Cambiasso, impongono da subito il proprio ritmo, segnando per ben due volte nei primi dieci minuti. Il match lo chiude il solito Ibra, gia' autore del due a zero su rigore, stavolta con un gol pazzesco: dribbling al limite dell’area, un avversario giu', via un altro e pallonetto preciso di sinistro. San Siro crolla di entusiasmo e ne ha ben donde. Avesse fatto una cosa del genere in Champions…..bah, lasciamo da parte i rimpianti. Anche oggi un’Inter non bella, ma cinica piu' che mai, con un Balotelli sempre piu' in forma che regala assist a tutti quanti ed un Ibrahimovic a quota 19 reti in Campionato, vetta mai raggiunta nella sua carriera, a dimostrazione che comunque qualche cosa l’ha migliorata.


Purtroppo a fine partita dimostra ancora la sua indole cronica di non-bandiera, rispondendo ad una domanda sul suo futuro con un laconico “Vinciamo, poi vedremo”. Allora, bel nasone svedese, o dici chiaramente resto, oppure la smetti di farci penare e di farci leggere articoli ridicoli per tutta settimana e dichiari chiaramente la tua voglia di andartene. Non siamo Villa Arzilla Milanello, siamo l’Inter e chi non e' con noi giu' dal tram e pedalare da altre parti. So che non sarete tutti d’accordo, ma sono stanco di campioni capricciosi e bizzosi che pretendono, pretendono e pretendono sempre qualcosa in piu'. Mourinho sta creando la nuova Inter con il Presidente, se qualcuno non e' con noi, meglio che se ne vada subito. Vendere Ibra sarebbe una grave perdita, ma son convinto che tenerlo qua contro il suo volere sarebbe anche peggio e al massimo con i soldi della sua eventuale (logicamente speriamo irrealizzabile) cessione, ci rifaremmo mezza squadra. C’e' bisogno che Moratti parli a quattrocchi col ragazzo e capisca la situazione, sono sicuro che un colloquio schiarira' le idee a tutti. Ora vengono le Nazionali e dopo avere visto tra i convocati Bocchetti e Motta (che ha fatto tre partite decenti a Roma e sembra il nuovo eroe) mi passa quasi la voglia di guardarla. Ci bombarderanno mediaticamente con la telenovela Ibra, ci massacreranno i maroni con la straripante Juventus Ranierana, ma noi ce ne fotteremo allegramente. 69 punti, piu' 7 sulla seconda, piu' 14 sui cacciaviti, sempre piu' vicini al quarto Scudetto di fila: voi battete pure, ma noi rispondiamo, sempre sul campo, sempre fottendocene allegramente.

 

scrittodaAndrea

 

 

 

 

 

Inter Reggina 3-0

Marzo 22, 2009
 
Qualche riflessione di ritorno dallo stadio:

- in una partita contro una squadra che ha 49 punti meno di te e dove dopo 10 minuti sei avanti di due goal, mi sarebbe piaciuto vedere una vendemmiata. E invece abbiamo tirato il freno a mano e abbiamo fatto gli accademici cercando goal da standing ovation. Va bene cosi' per carita', ma una volta mi piacerebbe vedere un 6 o 7 a 0 e oggi c’erano tutte le premesse.

- concedere alla Reggina 5 palle goal e mettere JC nelle condizioni di diventare uno dei migliori in campo in una partita come questa e' sinonimo o di grande rilassatezza e tranquillita' per un risultato che era palesemente segnato, oppure e' un segnale preoccupante. Ma anche molto

- prima che iniziasse la partita hanno bagnato tutto il campo; in considerazione del fatto che i nostri son sempre per terra e che non siamo ad Agosto non ho capito la necessita' di quella innaffiata, se non quella di far infortunare Amantino ed Jimenez.

- vedere Ibra fare questi goal e' davvero emozionante. Standing Ovation, l’ennesima a suo favore.  Pero' in una giornata bella come questa, un Interista gli piacerebbe sentirgli rispondere  a domanda “rimani all’Inter?” un secco “si, che domande”. E invece quando dice “vedremo, pensiamo prima al Campionato” mi urta i nervi. Mi piacerebbe una volta che chi gli paga lo stipendio al 27 del mese dicesse..“vedremo, pensiamo prima al Campionato”

- la Sig.ra Cini che oggi ci ha fatto da guardalinee, lo scorso anno era piu' carina. L’hanno messa sotto il Primo Arancio e devo dire che il suo fondoschiena e' un po’ peggiorato cosi' come la sua forma fisica. Ma come si suol dire “ogni anno ne passa uno

 

ERODY CANTA PER IBRA IL CUORE NERAZZURRO E' UNO ZINGARO.

 
 

CANTA NAPOLI  NERAZZURRA  PER MOURINHO

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