Che sfortuna,ragazzi!!! mai una sconfitta fu cosi'
immeritata.Partita intensa,sofferta,bellissima
e,soprattutto,dominata sul piano fisico e mentale dai nostri,che
hanno impostato benissimo le strategie di Mou,nonostante il gol
preso a freddo su palla inattiva.Durante la partita abbiamo
avuto la netta sensazione che i Red Devils si cagassero addosso
e questo ci deve solo inorgoglire...e' vero...alla fine capita
sempre a noi di sverginare le situazioni...come quella di far
qualificare ai quarti i detentori del titolo...non capitava da
tempo immemore...Ma sono stati gli episodi,non il gioco ,a
metterci sotto...Non ci resta che il Campionato...un
altro,ennesimo campionato da vincere..il quarto di seguito...e
sempre sfortunati in Coppa....ci ricorda qualche squadra in
particolare?
Mourinho: "Nessuno critichi l'Inter"
Mercoledi', 11 Marzo
2009 23:31:34
MANCHESTER - Jose' Mourinho, dopo aver stretto la mano
ad ogni singolo giocatore del Manchester United
a fine partita sul campo dell'Old Trafford,
commenta la partita dei nerazzurri: "Se sono
piu' deluso o arrabbiato? Arrabbiato sicuramente
no: si e' arrabbiati e frustrati quando una
squadra non gioca, quando non esprime le sue
qualita', o quando ha paura di giocare. Questa
e' stata una partita tale che se qualcuno avesse
da ridire sulla mia squadra, prima di farlo
dovrebbe riuscire ad ammazzare me perche'
l'Inter, stasera, e stata fantastica, ma giocare
all'Old Trafford non e' facile e purtroppo la
fortuna non ci ha accompagnato".
L'Inter ha reagito nel miglior modo possibile,
dopo due gol arrivati al quarto minuto del primo
e del secondo: "In tutto lo stadio si sentiva la
paura, poi nella ripresa e' arrivato subito un
gol a freddo, un gol fantastico ma che e' stato
la conseguenza della preparazione non troppo
brillante della nostra difesa sulle palle aeree.
La mia squadra ha mostrato grande personalita',
ha sfiorato tante volte il pareggio anche con
Adriano, in quell'occasione nessuno capisce come
mai la palla non sia entrata".
Mettendo da parte il risultato, Jose' Mourinho
ribadisce di non aver assolutamente nulla da
recriminare all'Inter: "Ho visto una squadra con
grande personalita' ed e' per questo che ora
sono triste per chi non ha mai vinto questa
competizione, e non ha la possibilita' di farlo
neanche quest'anno, per i tifosi che hanno
guardato la gara da casa e per coloro che ci
hanno seguito a Manchester, sono triste ma con
la grande sicurezza che lo scudetto sara'
nostro".
E ancora: "Abbiamo giocato contro una
grandissima squadra, e ora posso dire che, se,
come si diceva, l'Inter soffriva di un
complesso psicologico nei confronti delle grandi
sfide, dopo la partita di stasera, questa paura
non c'e' piu'. Forse si potra' imputare la
sconfitta a un problema calcistico ma non
discutero' con voi di questo, lo faro' con la
mia societa'. Capisco la vostra cultura, forse
tutta l'Italia sara' molto contenta perche'
l'Inter e' stata eliminata dalla Uefa Champions
League, ma, da parte mia, daro' alla societa'
tutte le risposte necessarie perche', e' vero
che oggi non abbiamo vinto ma posso dire che
siamo stati sfortunati, in questo stesso stadio
ho vinto con il Porto, lottando molto meno".
"Se Jose' Mourinho ha sbagliato qualcosa?
Sicuramente, come tutti. Il Manchester United e'
stato forte e piu' forte di noi, perche' il
nostro gioco e il nostro impegno meritano molto
di piu' del 2-0. e' stata una partita
completamente diversa rispetto alla gara di
andata: l'Inter ha giocato con fiducia e
tranquillita', ha sbagliato su una palla
inattiva ma non e' possibile cambiare una
realta' che vede sei giocatori del Manchester
alti un metro e novanta, e un solo calciatore
nerazzurro alto quanto loro. La squadra e' stata
molto bene in campo, abbiamo giocato in tre modi
diversi, abbiamo fatto di tutto per cambiare il
risultato della partita, non siamo stati
fortunati, pero', ho visto un'Inter che ha
giocato con personalita' e questo e'
fondamentale, non avere paura di niente e di
nessuno e' fondamentale".
"Se mi pento di aver desiderato il Manchester
United come avversario negli ottavi di finale?
Sicuramente, se l'Inter non ha avuto paura di
giocare contro il Manchester, qual e' il
problema?".
"Ci sono due modi per vincere la Champions
League: o spendere tantissimo, ma questo non e'
piu' possibile, o continuare il processo di
crescita avviato, per esempio con Balotelli o
con Santon. Questa e' la strada. Stasera abbiamo
fatto il possibile e l'impossibile, non ammetto
che nessun mio giocatore venga criticato, non
abbiamo ancora le potenzialita' per vincere la
coppa, ma ce l'abbiamo per il campionato, che
sicuramente vinceremo. Quando il mio presidente
avra' tempo per una riunione, gli spieghero' la
mia opinione sul perche' l'Inter fa fatica in
Champions, con lui progettermo il futuro per
avere un'Inter ancora piu' forte".
MANCHESTER VS INTER 2-0
Scritto da | ANDREA - Giovedi 12 Marzo 2009
Se fosse facile uscire dalla Champions e restare col sorriso in volto, noi
interisti saremmo le persone piu' solari a questo Mondo. Ogni anno ci troviamo
a rimuginare sulla doppia sfida degli ottavi, pensando che se avessimo messo
questo e tolto quello, oppure fatto cosi' piuttosto che cosa', le cose
sarebbero cambiate. Non fraintendetemi, non sono affatto abbattuto,
semplicemente sincero ed ammetto che non posso neppure essere felice. Se
Mourinho fosse stato preso solamente (e sottolineo solamente) per fare il salto
di qualita' in Europa, ammetterei che ha fallito. La realta' e' che Moratti ha
fatto una scelta lo scorso giugno, cioe' ha preferito tenere Adriano, Dottor
Combi, Branca e Paolillo piuttosto che il Mancio. Mourinho era l’allenatore che
piu' lo intrigava e poteva anche (e sottolineo anche) farci fare il salto di
qualita' in Europa. Ma analizziamo un secondo come abbiamo giocato ieri e come
siamo usciti: il Manchester e' campione di tutto cio' che, calcisticamente
parlando, si poteva vincere nella stagione 2007/2008, e' una squadra che sa
equilibrare il talento smisurato di alcuni singoli con la pragmaticita' e
l’umilta' di tutti gli altri. L’Inter e' una squadra fisica, potente, che
corre, ma che presenta “solamente” un paio di giocatori con classe fuori dalla
norma (Ibra e Maicon). Ieri non abbiamo giocato male, siamo stati sfigati fino
al midollo, abbiamo sbagliato qualche cosina in difesa (Cordoba ha dimostrato
per l’ennesima volta che questo 2009 non sara' probabilmente il suo anno) ed
anche il Mister ha probabilmente commesso errori in partenza (Vieira dal primo
minuto e' stata un scelta avventata e s’e' visto nell’occasione dell’uno a
zero), pero' abbiamo avuto almeno 5 nitide occasioni da gol. La sostanziale
differenza s’e' vista nel fatto che loro con tre occasioni ci hanno fatto due
gol, noi zero con cinque occasioni. Loro sono piu' forti, stop.
Penso che sarebbe stato piu' giusto perdere due a zero
all’andata e magari vincere noi uno a zero al ritorno, ma se cominciamo con i
se e con i ma, finiamo a infilarci in un cul de sac senza uscita. Ci abbiamo
messo l’orgoglio, ora tocca mettere l’umilta', perche' ammettere che gli
avversari erano piu' forti e' segno di intelligenza e sportivita'. Attenzione,
non ci stiamo parando il culo, e' la verita', lo dicono i numeri: il Manchester
e' la squadra che, nella Champions League 2008/2009, ha tirato piu' volte in
porta, ha subito meno gol, ha tenuto maggiormente il possesso palla ed ha
subito meno falli (con relative minori ammonizioni). Non perde in Premier da
tempo immemore e subisce un gol ad ogni suo cambio di allenatore (cioe'
praticamente mai). Penso basti per dimostrare che seppur noi siamo forti, loro
lo erano di piu'. Abbiamo giocato alla cazzo il girone di qualificazione, se
avessimo giocato come ieri sempre saremmo passati primi ed avremmo ritardato
l’incontro con loro o il Barcellona, ma di fatto cosi' e' andata, amen. I lati
positivi nonostante tutto non mancano: finalmente usciamo giocandocela e non
arrendendoci all’ingresso in campo; abbiamo finito sia l’andata che il ritorno
in undici contro undici; non abbiamo finito la partita in rissa (seppur
l’arbitro Stark potesse indurre in tentazione visto i precedenti a Valencia).
Insomma, forse c’e' ancora da lavorare, anzi sicuramente, ma chi lo sa che Mourinho in effetti non abbia davvero cambiato qualcosa nella testa dei ragazzi
e che l’anno prossimo andremo un po’ piu' avanti con un po’ piu' di fortuna e
bravura. In piu', come dicono i vecchi saggi, mal comune mezzo gaudio. Siamo
uscite tutte noi italiane ed anche se non e' bello da dire, meglio cosi', si
evitano sfotto' e bagarre inutili. L’importante ora sara' concentrarci
completamente sul Campionato e non avere cali mentali pericolosi, dovremo
concentrarci e consapevolmente guardare avanti, senza paure e con la certezza
che in Italia non c’e' alcun Manchester: nessuno e' piu' forte di noi.
PAGELLE:
Julio Cesar: 7 Non puo' nulla sui due gol, e'
strepitoso nel primo tempo su O’Shea
Maicon: 6 Come all’andata bloccato da Ferguson,
ogni tanto avanza, ma con poca incisivita'
Cordoba: 5.5 Sul secondo gol si addormenta, per il
resto soffre molto e necessita sempre aiuto
Samuel: 7 Migliore dei difensori, aiuta sempre
Ivan e annulla chi passa di li
Santon: 6.5 Erra qualche chiusura, ma non soffre i
fuoriclasse avversari. Piu' incisivo di Maicon
Stankovic: 6.5 Copre, riparte, prova il gol,
sbaglia. Ma il carattere c’e' eccome, bravo
Adriano: 6.5 Il palo gli nega il gol, ma lui ci
prova, si fa sentire la davanti e porta brividi allo United
Vieira: 4.5 Inguardabile sul primo gol, non corre,
non crea, non blocca. Insomma, inutile
Muntari: 5.5 Non sono le sue partite, corre tanto,
recupera palloni, ma non riesce a impostare
Cambiasso: 6+ Deve lavorare anche per Vieira e la
cosa lo sfianca: corre tanto, ma con meno sostanza
Zanetti: 6 Corre come sempre, ma non affonda mai e
a volte si perde. Non suona la carica
Balotelli: 7 Assieme a Samuel, il migliore. O’Shea
lo soffre, lui combatte e crea, forse troppo lontano dalla porta. Esce quando
si dimostra troppo nervosetto
Figo: 5 Dovrebbe essere la sua partita, saltare
l’uomo e portare esperienza: rallenta solo tutti
Ibrahimovic: 6 Sfigato stasera, ma comunque non
incide. Il Pallone d’Oro se lo deve guadagnare se lo vuole
NO MORE CHAMPIONS
E VABBE'
Fuori. Un passo avanti rispetto alla sguaiataggine di Villarreal,
alla mollezza di Valencia, all'impotenza di Liverpool. Ma fuori.
Fuori giustamente, guardando alla sostanza del doppio confronto
(il loro primo tempo a Milano ci inchioda alle nostre
responsabilita'). Pero' con orgoglio, giocando una signora
partita, lasciandoci quel piccolo (e legittimo) dubbio: chissa'
se Ibra l'avesse messa di testa, chissa' come sarebbe andata
sull'1-1. Usciamo con la piu' forte, pagando le conseguenze del
gironcino del cazzo. Ce ne andiamo senza recriminare, fieri di
non avere calato le braghe. Fuori, punto, perche' gli altri sono
meglio. Due pali all'Old Trafford resteranno un rimpianto senza
controprova.
Mi sono incazzato solo all'inizio. Perche' se
Vidic-specialista-dei-colpi-di-testa-sui-corner segna
effettivamente di testa su corner, porca troia, significa essere
un po' coglioni. Il replay mi ha regalato la visione di Vieira
che si e' fatto uccellare come uno stopper di seconda categoria.
Grande, grosso e dormiente mentre l'altro lo scherza con due
ovvie finte di corpo. Anche il secondo gol non ci vede immuni, ma
e' un pezzo di bravura di Rooney e Cristiano Ronaldo, e scusate
se e' poco. Moratti per il quattordicesimo anno avra' preso
appunti su cosa ci vorrebbe per andare un po' piu' avanti in
Europa. Scommetto che un paio di idee ce le abbiamo tutti noi, e
piu' o meno sempre le stesse.
- avrei preferito
uscire come si usciva di
solito. Cosi' ci son
rimasto male. Mi aspettavo
una partita di sofferenza,
di venire sotterrati dalla
loro potenza, e invece
abbiamo perso nella
maniera in cui spesso si
vince ovvero azioni
abbastanza casuali e goal.
Davvero non mi sarei
aspettato di vedere
l’Inter andare ad imporre
per gran parte della
partita il proprio gioco
in casa dei Campioni del
Mondo.
- ancora una volta
abbiamo regalato i goal.
Imperdonabili nel primo,
disattenti nel secondo. Il
Mou disse che la Champions
era la competizione “dei
particolari”, sono proprio
quelli che ci hanno
eliminato stasera
- sento gia' nelle
varie tv arrivare critiche
a Ibra. E’ vero, non ha
segnato nemmeno stasera,
ma per una volta rifiuto
qualsiasi critica nei suoi
confronti. Provate voi a
giocare in avanti e a
dover rincorrere sempre
palloni che arrivano da 40
metri. Provate voi a
giocare senza avere
nessuno che ti manda in
porta, nemmeno per
sbaglio. Provate voi a
riuscire ad agguantare
tutti palloni che e'
riuscito a prendere e a
giocarli. E’ vero, avra'
sbagliato anche un goal,
ma cosa dovrebbe fare di
piu ma soprattutto come
potrebbe? Forse e' ora
che gli si metta qualcuno
dietro a giocare per lui
- ho sempre rifiutato
di appellarmi all’alibi
della sfiga e non lo faro'
nemmeno stasera, pero' non
si puo' dire che in Europa
ci giri bene. La fortuna
aiutera' anche gli audaci
e i vincenti, ma la sfiga
con noi non sbaglia mai
mira
- in chiave Campionato
sono sereno. Torniamo a
casa consci di aver
lottato alla pari con
loro. Vorrei vedere Milan,
Juve e Roma lottare cosi'
contro il MUFC prima di
preoccuparmi per le sorti
del Campionato
- il calcio e' un gioco
strano. All’andata abbiamo
giocato 45 minuti con due
difensori ridicoli e loro
avrebbero potuto dilagare
ma non lo hanno fatto.
Stasera avevamo due
difensori con la D
maiuscola che hanno dato
l’idea di enorme sicurezza
e prendiamo due goal anche
evitabili
- la strada e' quella
giusta. Questo deve essere
il punto di partenza.
Siamo Out, si dice a testa alta e senza demeritare, ma se vogliamo
essere vincenti e grandi non dobbiamo accontentarci della mentalita' oggi piu’
che mai italiana, del calcio parlato, siamo stati sfortunati e' vero, quei due
pali e quelle 3 palle passate a fil di palo, hanno espresso un verdetto: siamo
OUT.
Ancora un analisi molto onesta e sincera di Mourinho che stronca tutti i
luoghi comuni e le illazioni inculcate dai media.
E’ qui per vincere la champions
Che e' stato preso a fare Mourinho tanto vale tenersi Mancini
Giustamente afferma Mourinho: “tutta Italia ora
sara' contenta, ma io ho vinto, l’Inter prima aveva paura e
ora non ne ha piu'” frase credo condivisibile visto come ce la siamo giocata.
Inoltre bellissimo quando dice ai microfoni di Mediaset : ” Forse in Italia si pensa che viene Mourinho
fa “click” e vince Champions,
purtroppo non e' cosi’, ci manca ancora qualcosa e lavorero’ per capire cosa e
dare il mio resoconto alla societa'”
Si prova comunque un certo piacere nel vedere Juventini e Milanisti essere
passati dall’altra sponda, ossia da quella dei gufi e civette!
...ti applaudo perche' mi hai regalato comunque una grande
emozione, perche' finalmente ti ho visto giocare con coraggio, personalita' e a
viso aperto con quella che, con ogni probabilita' e a casa propria, e' oggi la
formazione piu' forte del mondo. Hai fatto l'impossibile per
cambiare il risultato dopo quel beffardo gol al 4° minuto di gioco, non hai
avuto fortuna nei momenti decisivi, hai giocato al massimo delle tue
possibilita' e con la massima concentrazione possibile.Applaudo anche te, caro
mister, perche' hai ancora una volta messo in difficolta' il tuo amico e rivale
Sir Alex Ferguson cercando in ogni modo, cambiando in piu' occasioni
metodologia di gioco, di riagguantare l'incontro. Ho contato almeno quattro
palle gol costruite, un palo una traversa, un Van Der Sar in alcune situazioni
strepitoso.....ti applaudo cara Inter! Non casco nel tranello
mediatico che vuole farmi credere che dopo questa eliminazione la tua stagione
e' da considerarsi fallimentare come se ci fosse una ricetta standard e ben
definita per vincere questa competizione.
La Champions League non si vince automaticamente ingaggiando un ottimo
allenatore e degli ottimi giocatori, troppo semplice pensarla cosi'.
Molti altri e anche indefinibili sono i fattori che determinano la vittoria
della "Coppa dalle grandi orecchie".
Ieri sera ho avuto la netta sensazione, cara amata Inter, che hai finalmente
imboccato la giusta strada per cercare di avvicinarti a questo ambito traguardo. Il triplice fischio finale,
deve anche significare chiusura del capitolo Champions per quest'anno e
concentrazione totale verso l'altro GRANDE traguardo che devi assolutamente
raggiungere, perche', come dice Mourinho:
"l'Inter deve ritornare in Champions League da campione d'Italia".
Mou ha ragione, lui ha vinto
Fuori dalla Champions League,
eppure..
di
Alessandro Franchetti
Si puo' vincere anche perdendo.
Certo, tocca fare i salti
mortali e inventarsi una via
d'uscita. Ma si puo' vincere
anche perdendo. Mourinho
l'ha fatto ed e'
riuscito, una volta ancora, dove
gli altri, tutti gli altri, non
arriveranno mai. Gia', perche'
se davvero basta una buona, anzi
ottima, prestazione all'Old
Trafford per meritarsi
applausi unanimi dalla critica e
far dimenticare a tutti
sconfitta ed eliminazione,
allora ha ragione lui, lo
Special One, a
considerarsi un vincente anche
nella peggiore delle sue notti
interiste. Quella del primo
obiettivo fallito, per
intenderci.
Sia chiaro, l'Inter
a Manchester
ha giocato bene. Con un
coraggio e una personalita' che
non aveva mai mostrato prima in
Europa. Non ha avuto paura - e
qui davvero e' merito di
Mourinho - di
confrontarsi a viso aperto con
quella che, con ogni
probabilita', e' oggi la
formazione piu' forte del mondo.
Pero', e' un fatto, ha perso 2-0
e, se poteva non meritare la
sconfitta dell'Old
Trafford, ha meritato
l'eliminazione per quanto messo
in mostra nell'arco dei 180'. E
ancora: se Mourinho puo'
considerarsi un vincitore, come
dovrebbero sentirsi
Spalletti e
Ranieri che, con meta'
rosa in infermeria, hanno
sfiorato davvero il passaggio
del turno?
La verita' e' che
Mourinho non ha vinto.
Non ha vinto perche' trovarsi il
Manchester
negli ottavi e' la diretta
conseguenza di un girone
eliminatorio disastroso chiuso
al secondo posto. Non ha vinto
perche', nella competizione in
cui l'Inter di Mancini zoppicava
negli anni scorsi, la nuova
Inter del
portoghese ha fallito tutti gli
appuntamenti possibili tranne,
paradossalmente, quello decisivo
di Manchester.
Non ha vinto perche' un bilancio
di 2 vittorie, 3 pareggi
e 3 sconfitte non puo'
essere considerato positivo. Non
ha vinto, semplicemente, perche'
ogni tanto si perde. Anche se ci
si chiama Mourinho e
si conoscono le giuste acrobazie
per convincere tutti del
contrario.
ERODY CANTA PER IBRA IL CUORE NERAZZURRO E' UNO
ZINGARO.
CANTA NAPOLI NERAZZURRA
PER MOURINHO
~Inter Club Sarno via Nunziante 33,Sarno(SA).P.IVA94038420652~