INTER-PALERMO 5-3

EL  MATADOR

 

Ieri sera non ho seguito la partita in diretta(ma ho programmato la registrazione),tuttavia durante la manifestazione  cui assistevo,mi tenevo aggiornato col telefonino su Face-book.Sul 4 a 0 ho spento e mi sono concentrato sullo spettacolo .Fortunatamente ho saputo del risultato solo al ritorno a casa,e non ho dovuto soffrire e palpitare come al solito succede..."perche' e' sempre la stessa storia,per arrivare alla vittoria,un'ora e mezza senza fiato..."E cosi' ho scoperto la godibilita' di una partita in differita...E' davvero stupendo assistere ad un incontro dell'Inter conoscendo il risultato finale (positivo per noi,si intende, e cioe' quasi sempre).Percio', quel brutto nonche' brevissimo periodo ,nel quale siamo passati dal 4 a 3 al 5 a 3,e' stato vissuto,nel dormiveglia,con la preparazione a un godimento estremo,anziche' il terrore di un infarto incombente...Ho visto un Supermario sempre piu' travolgente,e sempre piu' determinante...mi sono commosso nel vederlo passare dal broncio all'abbraccio con Eto'o dopo il rigore...si' e' vero ,e' un bambino...ma e' il NOSTRO  bambino,e guai a chi ce lo tocca...I primi quattro gol portano la sua firma,e solo dopo ci siamo accorti che stava male...figuriamoci se stava bene...Hanno giocato tutti divinamente,il primo tempo...Poi,come spesso ci accade,scatta un meccanismo perverso ,il cui gene e' probabilmente situato nella stessa elica cromosomiale  dove c'e' scritto SERIE A...quel gene che ci fa perdere la concentrazione a risultato ampiamente acquisito...persino Mourinho, dopo il 4 a 0 ,ha fatto un gesto eloquente(che penso da oggi in poi non fara' piu',se non dal 5 a 0 in poi...)...L'impressione che abbiamo l'attacco piu' forte del mondo comincia a prendere consistenza...Ma ormai non c'e' piu' tempo di pensare ad altro...siamo a quattro punti dai gobbi secondi e a nove dai zozzoneri...prosegue la marcia trionfale...a Livorno ci sara' turn-over,accada quel che accada...e poi Kiev...

Erody

 

 

 

conferenza stampa pre Palermo.

 

Americanate

Inter - Palermo 5-3 Serie A, 10^ giornata.

 

 

Pensavo fosse calcio invece era Wrestling.

Las Vegas: “The Special-One” Vs. “Coach Z”. Il Campione parte subito in modo scoppiettante e fa polpette dello Sfidante; ad un certo punto questo lo guarda truce e gli fa: “stai facendo questo a me?”…e rivolto al pubblico: “…Hey…sta facendo questo a me…”, allora l’incontro cambia volto: “Coach Z” parte all’attacco e mette alle corde “The Special-One” che rischia di volare fuori dal ring; ma quando sembra che le sorti dell’incontro si stiano capovolgendo…ecco che il Campione tira fuori la reazione d’orgoglio e stende definitivamente l’irruento avversario.

 

Perdonatemi la digressione, ma il fatto e' che quella di ieri sera mi e' sembrata veramente una di quelle esibizioni di muscoli tipiche di quel circo americano che e' il Wrestling, nel quale alla fine vince sempre il migliore, ma non prima di aver messo in scena tutto il repertorio di ascesa-caduta-risalita e gloria finale, tipica di ogni sceneggiatura americana.

 

Ora: io saro' pure fissato su certe cose, ma quando ho visto, nella ripresa, nel giro di due minuti: accasciarsi al suolo Balotelli , ovvero il dominatore incontrastato del primo tempo, e prendere un gol da Miccoli marcato da Cordoba su percussione centrale, ho pensato che una partita era finita e un’altra era appena cominciata.

Non solo: il risultato di quella nuova, anche se tutto da scrivere, era chiaro almeno quanto quello appena archiviato.

Da dove partiamo? Da quella vinta, ovviamente.

La miglior partita di Balotelli, a mio parere: fa quello che uno col suo talento e i suoi mezzi fisici dovrebbe fare, ovvero spaccare la partita. La squadra lo supporta bene, con un centrocampo tosto sia  in contenimento che in costruzione, che gioca e lascia giocare il Palermo, ed una difesa ben chiusa. Il risultato e' di quelli che lasciano senza speranze: quattro gol fatti e almeno un paio mancati di un soffio, al cospetto di un avversario che pure ha lasciato un’impressione positiva.

Molto bene tutti, forse tranne il solito Maicon sparagnino e un po’ distratto di questi tempi.

Poi, quella persa: che in Italia non ci si possa permettere di stare in campo senza far niente contro nessuno, pena la figuraccia, credo lo sapessimo tutti; ma che esistesse in Italia una squadra che, in vantaggio per 4-0, riuscisse, nel volgere di 20’, a rianimare a tal punto il cadavere del suo avversario da mettere a repentaglio i tre punti in palio, beh…credo che lo sapessimo in pochi pur avendo il sospetto che qualora esistesse, non poteva che essere la nostra “pazza Inter”.

Esce precauzionalmente Chivu ed entra Santon: da quella parte si ballera'; nel Palermo entra tale Abel che va a fare la punta, liberando il micidiale Miccoli a far danni devastanti in giro per tutto il fronte d’attacco; ma soprattutto esce Mario. Ecco spiegata in tre nomi, la metamorfosi della gara.

Dispiace in modo particolare per Santon sul quale mi sembra arrivato il momento di prendere una decisione drastica: continuare a considerarlo un terzino (per giunta sinistro) e mettere in conto di perdere delle partite come purtroppo e' gia' accaduto, aspettando che maturi; oppure spostarlo a centrocampo dove di tanto in tanto siamo a corto di pedine. l’una o l’altra sono strade praticabilissime ma e' necessario che Mourinho parli chiaro perche' altrimenti, il rischio di bruciare il ragazzo e' altissimo.

 

Le castagne dal fuoco ce le toglie prima Zenga, che sul 4-3 da indicazioni alla sua squadra di “giocarla adesso”, di fatto rinunciando a continuare a martellare la nostra tre-quarti, e poi Motta, entrato a sostituire Eto’o infortunato, di fatto rinforzando il centrocampo e rimettendo la gara sui binari giusti per noi.

Se poi alla fine, Maicon si ricorda come si punta l’uomo fino sulla linea di fondo e mette una palla deliziosa per Milito che la butta dentro come un lampo, le sofferenze finiscono e si puo' intonare tutti insieme il “Pazza Inter, Amala”.

 

Immagino quanto la cosa debba essere andata di traverso a qualcuno, tipo quelli che la rimonta l’hanno subita davvero, o tipo quelli che speravano di essere i soli a poter fare cinque gol all’avversario, il fatto e' che ieri si e' avuta l’ennesima dimostrazione che se questa squadra vuole e mantiene la concentrazione per farlo, risulta micidiale, risultando capace anche di metabolizzare la giornata storta di un paio di elementi e la vena dei suoi avversari.

 

Ancora +4 sulla seconda, +4 sullo scorso anno, e addirittura +10 sui gol dello scorso anno. Numeri che fanno riflettere e che dovrebbero infonderci tranquillita' in vista di “quel che sappiamo”.

Non fosse che…”Pazza Inter, Amala!”

 

Veleno61.

Inter Palermo 5-3

Ottobre 30, 2009

Piccola premessa: fuori dallo stadio vengo intervistato da un giornalista francese che sta facendo un reportage su Vieira'. Mi chiede cosa ne penso di lui, della sua stagione e del suo futuro. Passano due minuti e incrocio Cristian Recalcati, lo saluto e lui mi “benedice” dandomi una pacca sulla spalla; due minuti ancora dopo svergino la tessera del tifoso entrando dalle porte riservate ai suoi possessori. Tre chiari indizi sul fatto che la partita avrebbe preso una piega diversa dal solito. E qui mi tocca ripetermi, i segni del destino sono sempre inequivocabili, bisogna solo saperli cogliere. Detto questo:

- onestamente un primo tempo dove hai segnato 4 goal ma avresti potuto anche farne almeno 7 autorizza un minimo di rilassamento, il che non vuol dire dormire in campo come invece e' successo. Nella mia carriera da tifoso ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare, ma non vincere una partita come quella di ieri avrebbe inserito di diritto la performance nel libro degli obrobri calcistici. Ma noi si sa siamo pazzi e le nostre coronarie abituate a shock di un certo livello, ma prima o poi la corda si spezza…

- Santon si e' giocato le ultime possibilita'  di andare al mondiale, perche' ne passera' di tempo prima che Mourinho lo mettera' in campo nuovamente. Ieri probabilmente non si e' accorto che si stava giocando una partita di calcio ed ha agito di conseguenza. Bimbo sveglia

- E’ pazzesco come in una partita esemplare come quella di Balotelli lui riesca a fare la figura del pirla ugualmente. Ma cosa mi rappresenta mettersi davanti ad Eto’o? (rigorista insieme a Milito) Cosa mi rappresenta poi andare ad abbracciarlo? Io spero sempre che la dea della classe calcistica gli cambi la testa, ma ho davvero dubbi che questo possa accadere

- come sospettavo con queste tre vittorie la classifica si e' allungata. Avanti cosi'

 

 

 

LA CAPOLISTA

ALLA GRANDE

Si', ok, ci caghiamo addosso sul 4-0 e in Europa andiamo cosi' cosi'. Forse, pero', e' anche giusto prendersi una camomilla e dare un'occhiata alla classifica del campionato italiano di serie A Tim, ora che abbiamo passato la boa della decima partita e un quarto del torneo se n'e' gia' andato. Siamo primi, con 4 punti di vantaggio sulla seconda e con 4 punti in piu' dello scorso anno. A proposito dei raffronti con il 2008: in 10 partite abbiamo segnato 10 gol in piu'. No, dico: un gol in piu' a partita. 14 gol segnati nelle ultime 4 partite: no, dico. 8 vinte su 10: abbiamo pareggiato a Ferragosto col Bari e abbiamo perso in trasferta con la Samp al picco della forma. Ne abbiamo vinte 8 delle ultime 9. Miglior attacco e quasi miglior difesa, non fosse stato per le 3 pere del Palermo. Certo, abbiamo giocato 6 partite in casa e 4 in trasferta, vabbe', e' l'unica vera facilities di questo inizio di campionato. A parte Juve e Fiorentina, abbiamo gia' affrontato 7 della 9 squadre che ci seguono in classifica. E abbiamo gia' avuto i nostri begli infortuni (menisco di Cambiasso, stiramenti di Milito, Motta e Sneijder, piu' una miriade di acciacchi vari a cominciare da Eto'o).

L'anno scorso, alla decima giornata, la capolista solitaria (con un punto su di noi e l'Udinese) era il Milan, roba da matti. Che si', vince a Madrid (ma che caso, giusto appena prima che il Real ne prendesse 4 dal Pergocrema spagnolo), ma ha 6 punti meno del 2009 e 9 meno di noi oggi. La Juve va meglio di un anno fa (3 punti in piu'), ma e' dietro di 4. Tra un mese, a cavallo tra novembre e dicembre, affronteremo Fiorentina e Juve. Li' vedremo a che punto saremo, seriamente. Nel frattempo, a chi dice che giochiamo da fare schifo, pregherei aggiungere alla cineteca 2009 il primo tempo col Palermo e anche gli highlights: vorrei contare da oggi fino a maggio quante squadre ne daranno 5 al Palermo, 5 che potevano essere 10 (gol mangiati a iosa). Il Palermo nel suo piccolo aveva preso la Juve a pallate. Era il 4 ottobre. Del 2009, non del 1492.

 

 

 

 

 

 

 

Ottobre 30, 2009 @ 13:47

L’ Inter e' decollata… Inter - Palermo 5-3

 

Giacche' ne dica qualche giornale e televideo , ” l’Inter vince soffrendo “,  nonostante un risultato che lasci qualche spiraglio di speranza al Palermo, ieri per 45 minuti abbiamo assistito ad una prova sontuosa, meglio ancora dei primi 45 minuti di Genova, oltre ai 4 gol ci sono state perlomeno altrettante occasioni da gol.

Poi una pausa nel secondo tempo, pausa nel senso che l’Inter non c’era proprio, vero che il Palermo del nostro Walter ha onorato la partita, e come dice lo stesso Mourinho, c’e' da fare i complimenti a Zenga, perche' ogni altro allenatore sul 4-0 si sarebbe arreso, lui comunque no, ha buttato nella mischia un altro attaccante veloce rischiando di subire una goleada ed ha ripreso una partita che sembrava finita.

Si' il Palermo ha fatto sicuramente meglio nella ripresa, ma l’Inter nel secondo tempo e' scesa in campo pensando di non dover forzare, per evitare tegole varie ed infortuni, cosa che purtroppo non e' successa… ad uscire malconcio e' stato proprio Eto’o oggi brillante piu' che mai e finalmente decisivo insieme a Balotelli.

Si ripropone il dolore al piede, allarme subito rientrato, ma sarebbe il caso di farlo riposare domenica a Livorno.

4-0 alla fine del primo tempo con doppiette di Balotelli ed Eto’o , i due si sono cercati e qualche volta anche trovati, hanno entrambi trovato il gol che nelle ultime uscite stentava ad arrivare, e poi sono entrambi usciti, Mario per un allergia ad un farmaco, mentre Samuel come detto, per un dolore al piede dopo un tiraccio verso la porta del pur bravo Sirigu.

Entra Milito evidentemente frenato nel suo incedere , forse da un incitazione a non farsi male, ma El Principe mette la sua firma , siglando il gol della tranquillita' su assist di un Maicon stratosferico.

La strada e' quella giusta, percorriamola fino alla fine e ci toglieremo qualche bella soddisfazione

 

 

 

 

 

LA CANZONE DI MOURINHO 2009-2010

 

 

 

LA CANZONE DI MILITO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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