Prima di
esternare il mio pensiero sulla partita di Champions League di ieri sera,
proporrei alla gentile utenza di questo Blog, di dedicare un minuto di
raccoglimento a tutti quei giornalisti presenti alla conferenza stampa
tenutasi alla vigilia della partita in questione, che, in condizioni pietose,
ancor oggi stanno chiedendosi se sono stati o meno presi per il culo
(consentitemi il particolare vocabolo, ma non ho trovato valida alternativa) da
Mister Mourinho per il noto "scoop" che tutte le prime pagine dei giornali ci
hanno "offerto". Commosso da tale situazione che mi ha negato questa notte un
sonno tranquillo e conscio che la vita deve comunque...continuare, mi accingo ad
esaminare il secondo match della ex Coppa Campioni: Inter Werder Brema.
In contrapposizione a quel che leggo e sento, i Campioni d'Italia ieri sera, per
me, sono stati finalmente piu' "decifrabili" rispetto al recente passato. Ho
visto, soprattutto nel primo tempo, un buon centrocampo a tre "muscolare" dove i
tre protagonisti, Muntari, Stankovic e Cambiasso, costantemente alternavano le
loro rispettive posizioni; ho finalmente ammirato le tre punte "vere" in
attacco, Adriano, Balotelli e Ibrahimovic, che, anche loro, costantemente si
interscambiavano nelle posizioni, arretrando nella fase di non possesso palla.
Grandioso il "nuovo" Adriano, geniale, a volte, Balotelli! Quindi una bella
Inter, direi, soprattutto si e' finalmente visto un "disegno" di gioco ed una
organizzazione ben precisa. L'ottimo primo tempo e' stato premiato da un pregievolissimo gol di Maicon, troppo poco, pero', rispetto al volume di gioco
prodotto. Nel secondo tempo, non avendo di fronte il "Poggibonsi" ma il Werder
Brema della stella Diego, le cose sono un po' cambiate, il Poggibonsi...ohh
scusate, i tedeschi hanno maggiorato prevedibilmente le proprie azioni d'attacco
ed e' arrivato cosi' il gol del pareggio, complice i due nostri brasiliani, Julio
Cesar e Maicon, che nell'occasione hanno dimostrato di essere anche
loro...umani. Poi e' sceso in cattedra lo "Special one" con cambi strani e per
taluni poco chiari, a cui noi interisti non eravamo abituati nel recente
passato: entrano Quaresma e Cruz ed escono uno stremato "Imperatore" e Stankovic.
L'assalto alla porta tedesca, con i quattro attaccanti in campo, logicamente e'
aumentata ma, forse, e' aumentata anche la confusione che comunque non si e'
concretizzata con nessuna rete. Voglio sottolineare e poi chiudo, l'ennesima
cazzata (mamma mia e' la seconda che dico in poche righe....scusatemi, sara' stata
la mia notte insonne!!) di Muntari tra i migliori in campo fino al 92^ quando e'
stato protagonista di un inutile fallo a ridosso dell'area di rigore avversaria
e dove, la conseguente punizione che ha fatto seguito ha quasi provocato il gol
della sconfitta. Muntari, Muntari!!!!!!
Che dire? L'Inter a trazione anteriore come questa sera col 4-3-3, ha la
necessita' di concretizzare al massimo le occasioni prodotte per evitare, come
e'
successo col Werder, di subire il "golletto" che lo squilibrio tattico,
specialmente quando le energie dei protagonisti sono a "rosso" , puo' causare.
Piu' cinismo sotto rete e' piu' attenzione nel non possesso palla. Ottimismo,
prego!!!
Nel giorno
in cui il Calcio italiano sposa le lodevoli iniziative dell'Unicef,
applaudiamo, noi amanti del bel calcio, sia l'Inter che il Bologna protagoniste
di un incontro veramente avvenente. Bravo e coraggioso il Bologna che ha saputo
e voluto giocare il difficile match di S.Siro a viso aperto, bella l'Inter che
ha confermato alla grande i progressi che si erano intravisti nell'ultima
partita di Coppa.
Gli "effetti speciali" di Mourinho per questa partita sono stati l'aver
schierato un "nuovo" 4-4-2 che in fase di attacco diventava un 4-2-4 o 3 formato
dai due "granitici" centrali di centrocampo: Vieira e Muntari, da due vere ali
come Quaresma e Mancini, due punte Adriano e Ibrahimovic e la consueta difesa a
quattro composta da Maicon, Rivas, Cordoba, Zanetti. Formazione, questa, che
poteva sembrare poco equilibrata ma, quando si gioca corto, quando le tre linee
sono vicine, quando la difesa sale e quando nel non possesso palla tutti si
sacrificano, tutto cambia. Questa e' stata l'Inter di ieri sera, sicuramente la
migliore "made in Mourinho" dove e' emerso un Vieira che non vedevo da tempo
cosi' tonico e perfetto, un Muntari roccioso ma pulito, un Quaresma che in
qualche frangente di gioco mi ha ricordato il mai dimenticato "Checco" Moriero,
Mancini che ha giocato per la squadra, difesa perfetta e poi il "Genio" di
Ibrahimovic con quella perla di gol che ci ha regalato e l'"Imperatore", si
proprio cosi', da oggi Adriano e' tornato ufficialmente...imperatore e non solo
per il gol segnato su rigore.
A rendere ancora piu' intrigante questo incontro, ci ha pensato capita Zanetti
che con la sua inconsueta "leggerezza" difensiva sul 2-0 per l'Inter ha regalato
un gol al Bologna. Umano anche lui. Cos'altro aggiungere? Girovagando per blogs,
con molto piacere ho letto un commento di geppo67 su
"rettilineotribuna" il quale ricordava al
"popolo nerazzurro" che Mourinho nella stagione calcistica 2004-05 sulla
panchina del Chelsea dopo un avvio incerto con soli otto gol realizzati nelle
prime nove giornate di campionato e a cinque punti di distacco dall'Arsenal
capolista, la sua squadra cambio' passo gradualmente fino a conquistare il
titolo perdendo solo una partita totalizzando 29 vittorie (record) e 95 punti,
il punteggio piu' alto mai ottenuto da una squadra della Premier League.
Particolare questo che deve farci riflettere. Chiudo augurando un in bocca al
lupo a Rivas ieri uscito in barella dopo una positiva prestazione
CANTA NAPOLI NERAZZURRA
PER MOURINHO
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