RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO

C'era da aspettarselo anche stavolta:i nostri ragazzi hanno bisogno di motivazioni. Per loro  ieri sera era come disputare un birramoretti ,o una qualsiasi amichevole come le affrontava la nazionale di Bearzot,contro una squadra che ,tra l'altro,ha dato il massimo per l'obiettivo UEFA. Siamo secondi come il Chelsea e il Real Madrid e Arsenal.Non ci resta che pensare ,per ora , al Campionato ,in attesa del 24 febbraio e 10 marzo,giorni in cui incontreremo finalmente una squadra degna di noi...Intanto Ibra ha segnato il suo primo memorabile gol in Champions...e' il primo mattone verso il Pallone d'oro...

Erody

Nella sconfitta di ieri, non ci trovo niente di male. Anzi, la vedo come un'ottimo presagio per il futuro nella competizione.

In primis, perche' al 90 x 100, negli ottavi troveremo di fronte una squadra fortissima, ed e' passando da queste sfide che si va lontano.In secondo luogo, perche' Mourinho voleva una supersfida gia agli ottavi, e questo mi fa ben pensare perche' son sicuro che lui ha la situazione della squadra in pugno.Infine, e' vero che con Mancini e i suoi predecessori ( eccetto Cuper ), vincevamo il girone a mani basse, ma poi negli scontri diretti ci scioglievamo come neve al sole.Sono ancora piu fiducioso vedendo come si sono comportate le squadre di Mourinho nel passato, arrivate tutte almeno in Semifinale di Champion's ( eccetto l'ultima mezza stagione al Chelsea, ovviamente ).
Ad oggi, mercoledi, le papabili avversarie sicure sono : Barcellona e Liverpool, in piu ci metterei Arsenal e Manchester( quasi sicure, anche se non al 100 x 100 ). Per le altre, aspettiamo di vedere cosa succede stasera.
Penso che incontrare una inglese, per noi sia un grande vantaggio visto che il tecnico conosce ogni dettaglio , avendo allenato li ( e vinto ) per quasi 4 anni.
Ieri sera la squadra non c'era ne con la testa ne con le gambe, e questo mi e' parso ovvio. Il Mister ha utilizzato la sfida per fare esperimenti, vedi il ritorno al 4-3-3, l'utilizzo di Adriano e far giocare qualcuno fin qui poco utilizzato ( Materazzi, Burdisso e gli stessi Quaresma e Mancini ).
Certamente non sono contento del risultato del partita, ci mancherebbe, pero io penso che il futuro in Coppa sia meno grigio di quanto molti possano pensare.
Ora asepttiamo il 19 dicembre per il sorteggio, e prepariamoci per una grande sfida.
P.s : Per questa sfida trovo inutile fare pagelle, sono tutti insufficenti eccetto Julio Cesar, Cambiasso e Ibra ( solo per il gol ).

Questo e' tutto. Ci risentiamo per Inter vs Chievo.
By Paggy.

 

 

10/12/2008

CHAMPIONS (?)

NON E' SUCCESSO NIENTE

Finalmente e' finita la farsa del gironcino di Champions, il peggiore della storia di questa simpatica competizione. L'Inter ha passato il turno giocando seriamente una sola partita, la prima, quella vinta ad Atene. E facendo un punto a partita nelle successive cinque, tenendo la media del Bologna di Sinisa. Un girone talmente insignificante che ci qualifichiamo avendo fatto un punto nel doppio confronto con il Werder, l'Atalanta della Bundesliga, e avendo rischiato di perdere a Cipro. Un girone cosi' livellato verso il basso che lo ha vinto il Panathinaikos, che dopo le tre partite d'andata aveva un punto, e ne ha fatti 9 nel ritorno. Un girone talmente del menga che vincerlo con 18 punti o arrivare secondi con 8, a livello di considerazioni tecniche, è paradossalmente quasi la stessa cosa (a parte le conseguenze sul sorteggio, ma a ragion veduta e' meglio che ci mettano il pepe al culo, piuttosto che regalarci altra morbidezza).

Voglio dire: c'e' troppa sproporzione tra l'Inter di campionato e quella di Champions per doverne parlare seriamente. Non vorrete mettervi mica qui a fare i confronti e a chiedervi - ahivoi - se l'Inter vera e' quella di campionato o quella loffia di coppa? No, dai. Fare figure di palta in giro per l'Europa non e' piacevole, per carita', ma la breve storia di questa Inter murignana ci insegna - derby a parte, ma le eccezioni confermano le regole - che le cose sono andate meglio quando le partite erano da vincere, senza alternativa, senza calcoli e senza doversi inventare un pathos che non c'era. Io so solo che l'Inter, in campionato, quando e' stata messa di fronte al ciclo di ferro (Udinese, Palermo, Juventus, Napoli, Lazio), ha vinto cinque partite su cinque subendo un gol, una perfezione di gol, quello scambio Panterone-Lavezzi che se lo rifanno cento volte non gli viene piu'. Io ho davanti agli occhi un'Inter che, messa di fronte al ciclo di ferro, e' andata in crescendo e ha scavato un solco significativo in classifica. Il ciclo di burro della Champions (non e' un'attenuante, solo una considerazione), vinta subito la partita-chiave di Atene, non poteva stimolare molto questa squadra. Queste cose fanno incazzare, ma non hanno creato gravi danni.

Mi posso preoccupare oggi solo di una cosa: che con il Chievo i meccanismi mentali di questa squadra non funzionino come in Champions. Domenica Inter-Chievo, la prima contro l'ultima, sara' una partita fondamentalissima a causa della contemporaneita' con Juve-Milan.  Il Chievo e' il Famagosta del campionato, ma non e' il momento di fare sconti o di prendere le cose sottogamba. Domenica - si', si', lo voglio dire! - non e' la partita di un gironcino, ma e' una piccola finale (rumore di tuoni). Un quarto di finale, toh. Se questa squadra (allenatore compreso, anzi, allenatore su tutti) sente solo gli appuntamenti alto di gamma, spero che qualcuno le metta un po' di salutare ansia anche se domenica c'e' soltanto il Ceo.

 

 

I Motivi Del (Mezzo) Fallimento Europeo

SOCIETAI

n estate allontana, con maniere molto discutibili, un allenatore che ha vinto gli ultimi due scudetti e svariate coppe nazionali, il piu' prolifico dopo il mago Herrera,  e si affida ad un tecnico che in carriera si e' affermato sia a livello nazionale (ha riportato scudetti laddove mancavano da mezzo secolo) che a livello nternazionale (una coppa Uefa, una Champions e alcune semifinali perse giocando ad alto livello, piu' il progetto che ha consentito a Grant di portare il Chelsea in finale).  Decisione condivisibile nella sostanza e non nella forma, ma in ogni caso sintomo che la societa' vuole ottenere un quid in piu' : Moratti, erroneamente, parlera' di Champions come primo obiettivo, noi possiamo aggiustare il tiro dicendo che basterebbe una maggiore competiivita' a livello internazionale, essendo che a differenza dei campionati la vittoria in Champions non e' programmabile. Giusto affidarsi a Mourinho, sbagliato affidargli la stessa rosa di Roberto Mancini pensando, e sperando, che lui tiri fuori il coniglio dal cilindro : puo' essere che accadra', nulla e' compromesso in questo senso, ma a vedere l'Inter attuale pensando al prossimo avversario (una tra Barcellona, Liverpool, Arsenal, Lione, Bayern e Manchester United con ogni probabilita') il bicchiere sembra piu' mezzo vuoto che mezzo pieno . Viene da chiedersi che competitivita' possa avere una squadra che pareggia in casa e perde in trasferta contro la decima del campioato tedesco, che vince di misura in casa e poi pareggia con tre reti di passivo contro una squadra di ciprioti, e perde in casa contro il Panathinaikos. Se l'Inter fa venire in mente questi pensieri, la responsabilita' e' soprattutto della societa' : investire moltissimi milioni per il cambio di allenatore e lasciare la squadra praticamente inalterata era davvero l'unica soluzione prospettabile?

MOURINHO

Anche Mourinho ha ovviamente la sua percentuale di responsabilita' : anzitutto, se ci ritroviamo a febbraio contro una big anziche' una piu' abbordabile Villareal qualsiasi e' anche perche' ieri ha scelto un modulo diverso  rispetto a quello che ultimamente dava maggiori certezze tecniche. Ieri si sono rivisti i paurosi adattamenti di inizio stagione, Burdisso terzino sinistro e Mancini trequartista, e la mancanza di continuita' e' cosa molto difficile da rimediare in partite secche come quelle europee. In estate parte con un'idea apparentemente giusta , cioe' quella di far acquistare interpreti diversi mantenendo intatto il modulo manciniano, ed esce allo scoperto per Lampard, l'ideale elemento innovativo al posto di Stankovic, e non disdegna piu' di tanto Deco, in rotta con il Barça e gia' allenato ai fasti tempi del Porto. Risultato, Stankovic rimane, Lampard ottiene un lauto aumento e un bel rinnovo contrattuale, e Deco si trasferisce a Londra. Ma questo, come gia' detto, e' principalmente colpa della societa'. Allora si vira su un modulo a due ali di grande dispendio fisico, chiamate costantemente a ritornare indietro : in rosa c’e' solo Figo, non poprio l'interprete ideale del modulo, partono Solari e Cesar, e arrivano Mancini e Quaresma, quest'ultimo fortemente caldeggiato dal nuovo tecnico, forse anche per una non casuale comunanza di procuratore. Il modulo non da' soddisfazioni eppure insiste, finche' non cede e si torna a Stankovic trequartista, Cambiasso e Zanetti incontristi, Muntari al posto di Vieira e due punte, cioe' allo stesso modulo e praticamente agli stessi giocatori della precedente gestione tecnica. Anche in questo caso, pero', la scelta non e' criticabile ed e' dovuta ad una responsabilita' prettamente societaria : se l'idea di base e' quella di avere due ali e una punta, una rosa con due ali e mezza (Figo) e sei punte centrali e' costruita in maniera sproporzionata e non funzionale al progetto. Le responsabilita' di Mourinho sono soprattutto incentrate sull'aspetto motivazionale. D'accordo, manca il gioco ma sono passati pochi mesi, vengono bocciati alcuni giocatori ma questi erano gia' stati bocciati da Mancini, il vero rimprovero e' quello di non essere riuscito a cambiare la mentalita' dei giocatori perche' dopo quattro mesi, contro la decima del campionato tedesco, con una posta in palio che consiste nell'evitare con maggiore probabilita' scontri titanici gia' a febbraio, la condizione psico-fisica non puo' mancare. L'Inter di ieri non e' molto diversa da quella che concluse il suo cammino europeo ai primi di marzo, anzitutto sotto il profilo mentale e questo puo' voler dire solo due cose : o i giocatori soffrono di una particolare patologia, e allora in questo caso la responsabilita' societaria sarebbe doppia, oppure Mourinho non ha impattato in maniera adeguata, e allora si dovrebbero rivedere molte voci che circolano sul suo conto : sono fuori discussione i meriti acquisiti in campionato, ma a quelli eravamo gia' abituati piuttosto bene, dunque il banco di prova vero e' la Champions. Il che non significa, va ribadito, vincerla, piuttosto significa mostrare mentalita', quella che avrebbe dovuto portare Mourinho e che ancora sembra essere molto lontana dall'essere acquisita : un esempio? Magari non addormentarsi sull'1-0 a Cipro oppure in casa contro il Werder, oppure non farsi schiacciare gia' nei primi cinque minuti in una partita come quella di ieri che inizialmente ha tanto ricordato i primi minuti di Liverpool, con le dovute differenze.

GIOCATORI

Non c’e' dubbio che una grossa fetta di responsabilita' sia da attribuire ai giocatori, che sono coloro che scendono in campo e che piu' di chiunque altro sono chiamati individualmente e collettivamente a dimostrare di essere qualcosa di piu' di quello che da anni appaiono, cioe' non solo meravigliosi interpreti di competizioni a lungo termine e rimediabili, ma anche giocatori che sappiano ben figurare nelle partite da dentro o fuori. Il riferimento va a Maicon, Cordoba, Cambiasso, Zanetti ma soprattutto Ibrahimovic, che comunque ieri il suo l'ha fatto, di questo bisogna tenerne conto. A febbraio, comunque vadano i sorteggi, questi giocatori avranno la chance per dimostrare di valere tutto o niente (a livello internazioale, specifichiamolo) : il passaggio del turno potrebbe sbloccarli definitivamente, visto che finora i quarti sono stati raggiunti solo eliminando squadre di secondo livello come Ajax e Porto, mentre una eliminazione, soprattutto se netta, potrebbe comportare la necessita' di rifondare mezza squadra, magari questa volta ascoltando al 100% Mourinho, perche' Cambiasso & co. non potrebbero piu' essere credibili di fronte ai propri tifosi, molti dei quali gia' disincantati, ma soprattutto degli avversari : insomma, l'Inter deve tornare  a far paura, e se i giocatori attuali non ci riescono alla fine dell'anno o si rifondera' mezza squadra, oppure si confermera' quella attuale ma con obiettivi ben diversi, cioe' di diventare il Lione italiano.

SOLUZIONI POSSIBILI

- Intervenire a gennaio sul mercato, soprattutto in uscita : certi giocatori, palesemente fuori dal progetto, non hanno alcuna utilita' a livello internazionale, e siccome in campionato giocano sempre gli stessi, tanto vale disfarsene da subito. Parliamo di Dacourt,Jimenez,Figo,Leite Ribeiro,Crespo e Balotelli, tutti giocatori tagliati fuori da Mourinho oppure che cercano in tutti i modi di autoescludersi attraverso discutibili comportamenti dentro e fuori dal campo. Difficile parlare di mercato in entrata, perche' i giocatori che farebbero alzare il livello qualitativo della rosa da un lato sono punti fermi degli assetti tecnici degli altri club, dall'altro, cosa non di poco conto, hanno gia' giocato in Champions e dunque non apporterebbero alcun miglioramento, visto che stiamo parlando di giocatori da acquistare in ottica europea (per lo scudetto vanno benissimo quelli che l'Inter si ritrova).

  - trovare un assetto tattico definitivo : il punto forte dell’Inter manciniana era quello di sfruttare un modulo di default con giocatori e moduli intercambiabili nel corso della partita. Si scelga dunque un modulo e si vada avanti con quello : le quattro o cinque punte contemporaneamente presenti in campo devono diventare un'eccezione, non la regola. Da domenica prossima, se tutto va come deve andare, l'Inter potrà idealmente sdoppiare la propria stagione, gestendo gli otto punti di vantaggio in campionato (in caso di pareggio tra Juve e Milan), oppure i sei di distacco dalla seconda, e concentrando la propria preparazione invernale in ottica Champions, dato che al 90% l'avversario sarà tostissimo.

- agire sotto l'aspetto psicologico : non solo Mourinho, che e' stato assunto per questo, ma tutti i componenti societari, dal presidente (che forse piu' di tutti e' colui che deve lanciare segnali di solidita' e sicurezza) all'ultimo dei magazzinieri. Che si cominci a convincere i giocatori che sulla carta l'Inter potrebbe giocarsela con chiunque, e che la Roma e la Juve che hanno scalzato nei loro gironi temibili concorrenti quali Chelsea e Real sono quelle stesse squadre che sono state finora umiliate a livello di punti e soprattutto di scontri diretti.

CONCLUSIONI

Nulla e' compromesso, motivo per cui ho scelto un titolo forte con le opportune specficazioni. L'obiettivo era qualificarsi, e fin li' ci siamo arrivati, addirittura con una giornata di anticipo. Pero' dobbiamo rivolgere lo sguardo oltre il mero dato statistico : obiettivamente, avevamo uno dei gironi piu' semplici in assoluto, e la qualificazione al secondo posto ad un solo punto dall'eliminazione dalla Champions e' piu' di un mezzo passo falso, soprattutto alla luce del gioco e della mentalita' mostrati. In campionato tutto va a gonfie vele, almeno sotto il profilo dei risultati, e questa stuazione dovrebbe essere meglio sfruttata dall'ambiente Inter. C'e' tempo in abbondanza da oggi a febbraio per meditare sugli errori compiuti e sui possibili rimedi, e questa volta mi pare legittimo che i tifosi si aspettino un'inversione di rotta totale,concreta,decisa e finalmente vincente, almeno sotto il profilo del raggiungimento di una piena consapevolezza dei propri mezzi.

RICCARDO ROBOTTI

 

 

 

Dicembre 10, 2008 @ 10:19

Abbiamo Perso! ma non fateci il funerale

 

Abbiamo perso una battaglia , non la guerra.Purtroppo molti di coloro che si vogliono gustare la partita dell'Inter devono sintonizzarsi su Mediaset Premium e sorbirsi le risatine e accusette varie del duo Mino Taveri - Pistocchi.Partiamo dalla fine.Le interviste: si presentano ai microfono i soliti , Mourinho , Zanetti, Cambiasso, (quando le cose vanno male si presentano sempre loro).Pistocchi chiede a Zanetti qualcosa iniziando cosi': “Il tifoso dell’Inter e' deluso oggi….”e Zanetti: “intanto bisogna chiedere al tifoso cosa ne pensa, poi aspettiamo Febbraio per tirare le conclusioni, e' ancora presto… a febbraio vedremo”e Pistocchi con un ghigno malefico : “Vedremo!”non e' la prima volta che Pistocchi o chi per lui si mette nei panni del tifoso interista ed interpreta il nostro pensiero.Ovvio , sarebbe sciocco non ammettere una certa delusione, comunque lenita dalla solidita' mostrata in campionato, non fosse altro per il girone agevole che avevamo, piu' che per la partita di oggi dove, qualcosa lasciava presagire il fattaccio, dando per scontata la vittoria del Panathnaikos non ci sarebbe bastato nemmeno un pareggio , e la formazione scelta dal Mou era molto e forse troppo sperimentale per fare di Werder Inter una partita da vincere.Giorni fa Mourinho dichiaro' meglio affrontare una grande perche' l'Inter sara' in grado di dare il meglio, dichiarazione rischiosa, come la scelta della formazione, con tutti i nostri interrogativi in campo (Mancini, Quaresma, Adriano, Burdisso) e le nostre certezze fuori (Samuel, Ibra, Stankovic).Vedremo…Domani se Manchester e Arsenal passeranno il turno come prime, allora sara' vera partita , e vincendo una vera partita credo ci si possa dimenticare in fretta del girone chiuso miseramente a 8 punti, altrimenti tanti saranno i rimpianti.Io sono fiducioso, e a questo punto sotto a chi tocca. Oggi lo dico: a febbraio , non so contro chi, passeremo il turno e andremo avanti, molto avantiUn paio di cose da sottolineare agli antiinteristi che invadono lo studio di mediaset.

1. L’Inter non e' stata la piu' fortunata tra le italiane, semplicemente l'Inter era l'unica testa di serie delle Italiane, che non potesse incontrare Chelsea , Real Madrid e Bayern lo si sapeva prima del sorteggio.

2. Dopo Inter Juve, dopo aver sparato 2 mesi a zero su Inter e Mourinho, come per magia il campionato equilibrato bello, avvincente, il milan stellare la Juve arcigna sono tutti scomparsi. Ora l’Inter lo scudetto lo puo' solo perdere… quindi anche quest'anno lo scudetto lo vincessimo noi, sarebbe una formalita'. Avessi tempo e voglia andrei a riprendere tutte le euforie e le zozzerie del dopo derby o di quella puntatina del milan in vetta alla classifica.

3. Quelle risatine di Mino Taveri quando dice rivolto a Sacchi:” Una volta dicevi che per fare bene in champions e campionato bisognava avere 2 squadre… l’Inter ne ha 3…” (solito ghigno strafottente). Ora ognuno si fa l'idea che vuole su professionalita' e serieta' del giornalista, fatto e' che l'Inter ha gli stessi giocatori di Juventus e Milan, i quali percepiscono lo stesso monte stipendi cumulato, ma se l'Inter dovesse passare il prossimo turno? o siamo gia' fuori?

Visto che siamo in tema di polemiche voglio aggiungere un'altra cosa, ma il bidone d’oro chi lo assegna??? Studio Sport?

L’anno scorso Adriano, quest’anno Quaresma, che per carita' non ha fatto bene fino ad ora, o forse da lui ci si aspettava che segnava trivele da centrocampo, che saltasse l'uomo come un circense, che rabonasse palle in continuazione, ma come si fa a dare il bidone d'oro a uno che e' in Italia da 3 mesi e di sicuro non e' stato ridicolo come Shevchenko 2,  un giocatore attualmente inguardabile, senza contare gli altri acquisti della storia del Milan recente, Emerson?? Senderos?? Zambrotta?? o anche qualche giocatore Juventino se vogliamo e ce ne sarebbero pure li'.

Ste cose non si possono proprio sentire…

Comunque, tornando alla partita, brutta, niente da dire, abbiamo giocato male , sappiamo che non era vera Inter, abbiamo ancora una conferma sul modulo , su quali sono i giocatori fondamentali attualmente e su quelli che sono ancora fuori condizione.

Una nota positiva: il gol di Ibra, finalmente in champions.

Una tra le piu' negative, Balotelli, indisponente e svogliato come non mai, il ragazzo deve crescere… e' un talento ma deve ancora dimosrare tanto, non puo' fare la star.

Scritto da: ObaObaMatrix

CANTA NAPOLI  NERAZZURRA  PER MOURINHO

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