Nonostante l'ambiente ostile,nonostante l'uomo in meno,che ci ricorda vecchi
trascorsi Manciniani,abbiamo visto l'autorevolezza,il grande carattere di una
squadra abituata a stare in testa alle classifiche,che sa vincere e
convincere...Le altre sedicenti pretendenti o pareggiano in casa,o perdono
a Udine.E' il giorno perfetto in cui la nostra squadra mostra la forza e le
altre due la loro inettitudine...Uno schiaffo al campionato,un sonoro ceffone ai
gufi ed ai giornalisti ''nemici'' dell'Inter e paladini di una corrente di
pensiero contraria al 4o scudetto consecutivo della Beneamata.Dicono che
il Campionato non e' piu' bello se andiamo i fuga... Oddio...A me piace...
Erody
Baresi: ''Spirito da grandi''
Mercoledi', 28 Gennaio
2009 23:02:58
CATANIA - e'
Giuseppe Baresi, sostituto dello
squalificato Jose' Mourinho, a commentare la
grande vittoria dei nerazzurri sul Catania ai
microfoni di Sky Sport: ''Sono veramente
orgoglioso di essere stato oggi l'allenatore di
questa squadra, mi sembrava di vedere quella che
fu la vecchia Inter, una squadra che nonostante
l'inferiorita' numerica e' stata in grado di non
arrendersi e, anzi, raddoppiare''.
Baresi da' la sua opinione sull'episodio che ha
portato all'espulsione di Sulley Muntari:'' e'
stata una decisione esagerata, lui ha cercato
solo di prendere la palla ma, forse, perche' si
chiama Muntari e ha la fama del giocatore
violento su di lui si esagera sempre''.
Difficile rimanere impassibili davanti ai
risultati degli altri campi ma Baresi precisa,
innanzitutto, che: ''Quella di oggi e' stata una
giornata importante
soprattutto perche' noi abbiamo avuto una
conferma dalla squadra che ha vinto su un
terreno molto difficile come quello di
Catania...Poi la felicita' arriva anche da
quello''.
e' stata una partita vinta grazie allo spirito
della squadra e alla sua compattezza, nella
quale la vittoria e' arrivata grazie all'unione
dei singoli: '' Ibrahimovic ha dimostrato di
essere un vero campione e di sapersi
sacrificare per la squadra; con Santon in
campo abbiamo avuto la conferma di avere un
ragazzo con grandi doti e grande carattere e
che, nonostante un pubblico cosi' calloroso,
sembrava un senatore per la personalita' dimostrata
in campo. E anche Stankovic ha
acquistato maggiore sicurezza in se stesso,
nelle sue qualita' e sta facendo un campionato
superlativo''. Infine, il vice allenatore
nerazzurro, conclude: ''Queste vittorie dicono
che la squadra c'e', la societa' sta lavorando
bene e l'allenatore ha la situazione in pugno. I
tifosi sono contenti e giocano con noi, tutti
andiamo nella direzione del successo''. Beppe
Baresi intervistato dai microfoni di Inter Channel ritorna sull'episodio dell'espulsione di Muntari e puntualizza:
''Sarebbe un'idea
utilizzare la prova televisiva per togliere la
squalifica a Sulley perche' le immagini
dimostrano che non era un fallo da espulsione''.
Poche volte il calcio ci concede l'onore di
vedere riflesse nella realta' le nostre previsioni, le nostre sensazioni, le
nostre paure, le nostre speranze piu' nascoste.
Quando succede, pero' -parlo per me-, la
gratificazione e' enorme.
In settimana abbiamo dovuto fare di necessita'
virtu': schiacciati come eravamo da una pesante cappa negativa ed irta di
spine, abbiamo approcciato questa partita con il cuore in gola. Ricordare
l'atmosfera del ''viaggio in Sicilia'' sara' esercizio salutare: Adriano
squalificato per tre turni; Mourinho assente sulla panchina per lo stesso
motivo; Balotelli che rifiuta la convocazione; una citta' che ci attende con
''perbenismo'' (sic) e nella quale un mafiosetto, -inviso ai suoi stessi
cittadini-, non pago dall'aver per mesi e mesi svillaneggiato l'Inter ed il
suo allenatore, ha potuto montare ad arte un clima intimidatorio al limite
dell'incitamento alla violenza nell'indifferenza di stampa, TV ed organi
competenti. Aggiungiamoci gli inseguitori pericolosamente addosso e
completiamo con la nostra sconfortante situazione psico-fisica. Bel
quadretto, no?
Da queste colonne ci eravamo quindi espressi
di conseguenza (i post sono li' a confermarlo...): ''agganci'' di lassu' da
invocare; la speranza che -cito testualmente- ''...non e' detto che per gli
altri debbano sempre essere rose e fiori...'' e l'augurio che scattasse la
molla del ''soli contro tutti'' (...dammi un cinque, Sergio!).
Beh, per farla breve diro' che si e' capito
subito quale partita sarebbe stata. Con licenza parlando direi...cazzuta.
Al punto che i giocatori del Catania si sono
trovati da subito di fronte ad un immane compito: dover tradurre in pratica
tutta quell'atmosfera da ''fossa dei leoni'', al cospetto di un'Inter che ha
palesato sin dal primo minuto l'assenza della sia pur minima propensione a
fare la vittima sacrificale.
A parole siamo bravi tutti. Ma quando l'Inter
decide di svestire l'abito da sera a vantaggio della tuta da lavoro...beh,
per abbracciarla tutta con lo sguardo, bisogna alzare il mento piu' su. E poi
ancora piu' su. E ancora un po'. Ecco, adesso potete deglutire.
Era, realisticamente parlando, la cosa
migliore che potesse accadere. Non e' col gioco raffinato o con schemi
sofisticati che possiamo dare spettacolo al momento.
Piuttosto con la volonta', la determinazione,
la forza fisica, la concentrazione. Cosi' e' stato per ciascuno dei ragazzi
mandati in campo da ''El Specialu'n'' Baresi.
Anche quando siamo rimasti in dieci per
l'espulsione di Muntari, le cose non sono cambiate affatto: pur avendo subito
l'ovvio pressing del Catania fino alla fine del primo tempo, nessuno ha perso
la testa. Anzi, il non essere riusciti a pareggiare nel loro momento
migliore, ha finito col demoralizzare gli uomini di Zenga che, in effetti,
per tutto il secondo tempo, non sono stati altrettanto pericolosi.
Quando poi Zlatan, in contropiede, ci mette lo
0-2 e' chiaro che solo con un suicidio di massa si sarebbe potuto lasciare li'
i tre punti. Invece la battaglia e' continuata fino all'ultimo minuto giocato.
In genere, in casi simili si usa dire che i
tre punti pesano molto di piu' di quel che valgono. Mai vero come stavolta,
perche', a completare la festa ci sono anche le notizie giunte via etere da
Udine e da Milano dove si direbbe che anche ad altri qualcosina storta ogni
tanto va...
Insomma: pare che il cacciatore si sia sparato
in un piede ed il cane sia finito in un ginepraio di spine.
Un mio vecchio insegnante era solito dire:
''Volete divertire gli Dei? Fate dei programmi!''
Pochi ma buoni i
gol di Udinese e Genoa con cui sono stati fermati Juventus e Milan; pochi ma
buoni i ragazzi ieri in campo a Catania dopo l'espulsione di Muntari; poche ma
buone le parole di Beppe a fine partita; pochi ma buoni i punti di vantaggio
sulle inseguitrici; pochi ma buoni gli anni di Santon. Come spesso capita nella
vita, i detti popolari sono sempre quelli con piu' fondamento perche' nati da
esperienze di vita.
Sono bastati i gol di Quagliarella e Di Natale per fare tornare l'Udinese alla
vittoria dopo 3 mesi, e non contro l'ultima arrivata, ma contro la Juventus. Le
lacrime a fine partita di alcuni giocatori friulani dimostrano l'attaccamento
verso l'allenatore mentre la delusione negli occhi degli altri bianco-neri
dimostrano la pessima partita della Juventus, che perde cosi' il treno
dell'Inter e deve tornare a sperare nei nostri passi falsi. A Milano intanto
splende la luce d Beckham, fuoriclasse senza tempo e la partita di ieri ne e' la
prova, ma i rosso-neri fanno i conti senza l'oste, che in questo caso e' il
Principe Milito. Mancato l'aggancio alla Juve dunque, diventano 8 i punti di
distanza da noi nero-azzurri.
Intanto l'Inter dopo cinque minuti di gioco era in vantaggio grazie al gol di
Deki, in un campo difficile come Catania e giocava con ordine e attenzione,
mettendo in campo il carattere di Beppe Baresi, per la prima volta allenatore
dell'Inter dopo una vita in nero-azzurro. Calma, aggressivita', attenzione e
controllo. Quattro punti che i ragazzi rispettano giocando la miglior partita
del 2009, seppur il Catania trovi il pareggio, ma su una azione viziata da un
evidente fallo di gioco pericoloso di Morimoto su Burdisso.
Alla mezzora poi l'arbitro vede un intervento da rosso
diretto di Muntari: per l'ennesima volta Sulley Ali paga la cattiva nomea che
s'e' costruito negli anni e viene espulso per un intervento che al massimo era
da giallo. Cose che succedono purtroppo (o forse c'e' la sudditanza psicologica
a favore del Catania? Bah). l'ultimo quarto d'ora del primo tempo, in dieci,
soffriamo contro un Catania che preme e che ci prova, ma il risultato e' salvo e
nella ripresa le parole di Beppe e le indicazioni di Musigno ridanno compattezza
e ordine alla squadra che si difende bene ed attacca seppur con un uomo in meno,
soprattutto in contropiede. E proprio su una ripartenza Stankovic lancia sul
filo del fuorigioco Ibra che salta Bizzarri con un dolce pallonetto ed appoggia
con calma la palla in rete. Partita chiusa. Nel post partita due sono le cose
che saltano all'occhio: innanzitutto la felicita' di un Baresi, che puo' ben
dire a tutti, compreso il fratello, che la migliore Inter del nuovo anno s'e'
vista con lui in panchina e con 10 uomini contro 11; in secundis e' bello vedere
come molti giocatori vadano ad abbracciare e a complimentarsi con Santon. Il
ragazzo, alla terza partita di fila, s'e' dimostrato ancora una volta quasi
perfetto, senza sbavature in difesa, aggressivo e costante in attacco, umile nel
seguire le decisioni e attento a captare ogni consiglio. Pochi anni, gestiti
alla grande a differenza del suo amico Balotelli. l'avere rifiutato la
convocazione per ieri dimostra quanto debba ancora crescere il ragazzo, viziato
dal proprio talento e dall'eccessivo clamore mediatico che lo ha sin dall'inizio
circondato. A 18 anni non e' possibile rifiutare una convocazione all'Inter (non
stiamo parlando della Poggibonsi, con tutto il rispetto), pretendendo qualcosa
in piu' da tutti, hanno ragione sia Baresi quando dice ''Santon e' la
dimostrazione che se anche qualcun'altro (Balotelli) ascoltasse i consigli e
avesse umilta', anche se sei giovane in questa Inter puoi giocare'' sia Ibra che
spiega ''Anche io a 18 anni parlavo tanto, ma lavoravo sodo. Si puo' parlare
solo quando si lavora sodo e si e' sicuri di dare sempre il massimo. Balotelli
non lo sta facendo, prima lavori, poi parli''. Peccato che in una serata
invernale ma stranamente calda per noi interisti, a rovinarci un po' la gioia
sia un ragazzino di 18 anni, pochi anni, ma non tanto buoni in questo caso.
Clamoroso al Cibali! l'Inter c'e', ha dato segni di risveglio e in una
giornata dove personalmente avrei firmato per non perdere punti dalle
avversarie, si ritrova addirittura ad averne guadagnati due sul Milan e tre
sulla Juve. E' vero, e' da dimostrare che l’Inter in termini assoluti ''non
ci fosse'' e quindi parlare di clamore e' una forzatura (in realta' non si
giocava nemmeno al Cibali, ma per l’immaginario collettivo a Catania sempre
al Cibali si gioca), tuttavia l’Inter ha dato inconfutabili segnali di
ripresa.
Non c’e' nulla da fare: vedi i primi 5 minuti dell’Inter e capisci
gia' come sta mentalmente la squadra e ieri pronti via mi son detto ''ma e'
la stessa squadra di Domenica?''; potrei citare almeno 10-15 casi da inizio
anno in cui i minuti iniziali riassumano nella sostanza quando si vedra' nel
corso della gara e ieri pronti via ci si aspettava un Catania devastante e
invece non gli si e' fatto toccare palla. E’ presto per dire se siamo guariti
davvero tuttavia sono un po’ piu' portato a credere che l’appannamento di
questo ultimo periodo sia davvero causato dalla preparazione mirata; ancora
molti componenti della squadra sono evidentemente in riserva e per questo
aspettiamo le prossime partite.
Ma quanto e' forte Davide Santon? Questo ragazzino neo maggiorenne non ha
sbagliato un pallone; ha impressionato non tanto per la grinta ma per la
tranquillita' con cui gioca palloni delicati sia in fase difensiva che in
quella offensiva. Santon nasce terzino destro quindi in contrapposizione a
Maicon, ma sembra inarrestabile anche sulla corsia opposta. Visto che tutti
sono concordi nel dire che Maicon sia attualmente il terzino piu forte al
mondo, e' fantacalcio pensare a un Maicon piu avanzato (con compiti solo di
crossare e puntare) e Santon subito dietro con compiti piu' difensivi?
Ora ci aspetta un Toro disperato che affronteremo senza Muntari
scandalosamente espulso; non e' bello vi sia sudditanza psicologica nei
confronti delle grandi ma e' ora anche di finirla con l'accanimento a
prescindere contro un giocatore reo di un normalissimo fallo. Se e' corretta
l'interpretazione del Sig. Rocchi allora la sua prestazione di ieri e'
ampiamente insufficiente poiche' mancherebbero all'appello almeno altri 3 o 4
rossi. Sia a favore che a torto si puo' accettare che un guardalinee non veda
un fuorigioco di 5 cm (fa arrabbiare ma va accettato, l'uomo non e' bionico e
ha dei limiti che non puo' superare), ma interpretazioni simili su un fallo a
meta' campo sono inquietanti. Non importa, questa e' comunque aria fritta, il
concreto di oggi e' +6 sulla Juve +8 sul Milan +13 sulla Roma. Domani chissa'.
J. Cesar : un solo
intervento davvero miracoloso nel secondo
tempo, su una palla deviata dal vento. Poi
tanti interventi preziosi a dimostrazione di
una costante reattivita'. Voto 7
Maicon : partita
condizionata pesantemente dall'espulsione di
Muntari, che lo obbliga a stare il piu'
possibile dietro la linea di centrocampo e
quindi a rinunciare quasi totalmente alle sue
progressioni. In difesa si comporta benino,ma
queste partite non sono fatte per lui. Voto 6
Cordoba : nel primo
tempo e per una buona parte del secondo soffre
la velocita' di Mascara e i colpi di Paolucci,
commettendo a volte falli ingenui o lasciando
girare pericolosamente l'avversario verso la
porta. Alla fine, pero', regge il confronto.
Voto 6
Burdisso : piu' sicuro
del compagno di reparto, se la cava abbastanza
bene contro un Paolucci ispirato. Rispetto alle
ultime prestazioni, sopratutto la piu' recente,
fa' un salto di qualita' : mai un intervento
scomposto, tranne nell'occasione dell’anticipo
su Morimoto ma subisce fallo. Voto 6,5
Santon : commette un
solo grave errore difensivo quando si dimentica
di salire sulla linea dei difensori e mette in
posizione regolare Paolucci che poi spreca.
Peccato, perche' macchia l'ennesima prestazione
di alto livello pur giocando completamente
fuori ruolo. Voto 7
Muntari : incolpevole
per l'espulsione, esce battendosi il petto e
baciando ripetutamente lo stemma interista
sulla maglia. Per quel che si e' visto, pero',
era il peggiore in campo dell'Inter, tant'e'
che quel bacio e' stato il gesto piu' bello
della sua personale serata. Voto 5,5
Cambiasso : prestazione
di altissimo livello, se si considera che per
meta' primo tempo e buona parte del secondo e'
chiamato ad erigere insieme a capitan Zanetti
un muro difensivo in inferiorita' numerica. Lui
piu' che un muro erige un’autentica diga. Nel
finale di secondo tempo diversamente dalle
ultime apparizioni non cala fisicamente, e
questo e' un buon segno. Voto 7,5
Zanetti : prestazione
analoga a quella di Cambiasso. Un po’ piu'
impreciso in fase di appoggio, ma molto piu'
mobile del compagno di reparto. Una mobilita'
che lo porta nel finale di secondo tempo a
involarsi da solo contro la difesa catanese e
colpire il palo. Voto 7,5
Stankovic : largamente
il migliore in campo. Pressa, difende,
riparte, spinge, si inserisce, prova un paio di
conclusioni. Trova il gol, partendo da
centrocampo e inserendosi col tempo giusto sul
cross vellutato di Cruz. Poi l'espulsione di
Muntari, e la partita cambia : spinge di meno,
ma gioca praticamente da difensore aggiunto
dando un apporto tattico di fondamentale
importanza. La musica non cambia nel secondo
tempo, anzi trova anche lo spazio per lanciare
Ibrahimovic che buca per la seconda volta
Bizzarri. Gol,assist, impegno tattico e fisico,
on si puo' chiedere di piu'. Voto 9
Cruz : come una
autentica fenice, che muore e rinasce dalle sue
stesse ceneri, il giardiniere rincontra il
campo dopo un'assenza che sembrava eterna, e in
pochi minuti torna il solito decisivo giocatore
che tutti conosciamo. Questa volta non con un
gol, bensi' con un assist bellissimo a
coronamento della solita partita di
intelligenza tattica e movimenti utili,
soprattutto quando le cose si complicano con
l'espulsione di Muntari. Nel secondo tempo e'
comprensibilmente affaticato. Voto 7
Ibrahimovic : nel primo
tempo si nota solo per una traversa colpita sul
risultato di 1-0. Nel secondo tempo, invece,
viene fuori uno Zlatan da incorniciare, che sa'
tenere palla e fa' guadagnare metri e tempo
preziosi, incanta il Massimino con giocate di
altissima classe, ma soprattutto castiga il
Catania con un gol di pregevole fattura per
velocita',intuito e tecnica . Voto 8
Maxwell : forse e'
vittima di un disguido tecnico-tattico, ma
entra e sembra completamente spaesato. Anche
quando su magia di Ibrahimovic si ritrova
praticamente davanti al portiere. Se non vuole
lucidare le scarpe a Santon per il resto della
stagione deve entrare in campo piu' convinto
dei suoi mezzi, che sono fuori dal comune. Voto
5
Figo : s.v.
Rivas : s.v.
Baresi : non si sa'
quanto sia merito suo e quanto di Mourinho, ma
la squadra anche nel momento piu' difficile non
si scompone praticamente mai, e' ben messa in
campo e soprattutto sembra fresca dal punto di
vista fisico, o comunque piu' fresca rispetto
alle ultime apparizioni. Importantissima la
lettura della partita attraverso la chiave
tattica di Stankovic, anche se forse si soffre
un po’ troppo l’entusiasmo avversario nel
finale di primo tempo. Coraggioso nel tenere le
due punte fino praticamente a meta' del secondo
tempo nonostante l’inferiorita' numerica, come
fino a un anno fa' faceva Mancini. Voto 7,5
Terna arbitrale : le
decisone sul contatto Burdisso-Morimoto sembra
corretta, anche se a velocita' normale sembrava
piu' netto il fallo del giapponese. Tuttavia il
contatto c'e', e anche se nessuna emittente
televisiva lo ha fatto notare Burdisso viene
toccato al costato dall'avversario.
Probabilmente Rocchi, meglio posizionato per
profondita' rispetto alle telecamere lo vede e
fischia, a mio avviso correttamente. Molto
criticabile il provvedimento comminato a
Muntari, nonostante l'ottimo posizionamento,
perche' il ghanese cerca in tutti i modi di
prendere il pallone : forse non era nemmeno da
giallo, certo non da rosso diretto. Errore
pesante, perche' condiziona la partita. In area
interista vede bene sul presunto fallo di mano
di Cordoba perche' il braccio e' aderente al
corpo. Criticabile la gestione disciplinare :
se Muntari e' da rosso diretto, Stovini e
Mascara non avrebbero dovuto finire la gara.
Voto 5
Regia di Sky : e'
possibile che gli abbonati siano costretti a
rivedere i colpi di tacco di Ronaldinho (per la
carita', belli) cento e piu' volte e il gol di
Ibrahimovic sia mostrato solo un paio di volte?
E’ possibile che nelle partite dell’Inter
vengano mostrati cento e piu' volte i replay
dei pugni di Leite Ribeiro o le espressioni
facciali di Mourinho e Moratti e quando Ibra
dipinge calcio in campo non sia possibile
riapprezzare i suoi gesti tecnici ? Un
messaggio, forte e chiaro : giustissimo far
rivedere gli episodi negativi, ma altrettanto
sacrosanto poter rivedere le invenzioni del
Genio. Meno labiali, piu' colpi di tacco please
!!! Voto 5
Un turno infrasettimanale sulla carta ''tranquillo''
si e' trasformato in una giornata di campionato
ricca di colpi di scena e di risultati
inaspettati.
Proprio alla luce di questi
imprevisti, la vittoria dell'Inter a Catania
assume un valore doppio, trasformato in triplo
dallla sciagurata espulsione che ha costretto i
nerazzurri in 10 per oltre un ora.
Una squadra concentrata, dura, cinica,
quella nerazzura, piu' che intimorita ,caricata
dalla bolgia del Massimino, ( un dirigente
proclamava guerra, lanciando slogan di
battaglia, ma per fortuna nemmeno i suoi tifosi
si abbassano ad ascoltarlo..) un pubblico
caldo, ma corretto, capace di saper applaudire
i nerazzurri a fine gara.
La differenza l'ha fatta il cuore che gli
uomini del duo serale “Mourinho-Baresi” hanno
messo in campo, sacrificio e dedizione da
grande squadra, sfoderando una prestazione di
alto livello.
Ovvimente tutti sopra la sufficenza, con
lodi particolari per un ottimo Stankovic, un
Cordoba in vecchio stile, un promettente Santon,
un J.Cesar felino, un’instancabile Cambiasso ed
un Ibrahimovic attore protagonista di una
stagione da star.
Un ottimo risultato reso ancora piu'
''importante'' dalla battuta di arresto della
Juventus ad Udine, e dal pareggio interno del
Milan con il Genoa che ci permettono di
gudagnare tre e due..punti pesantissimi.
Un Ibrahimovic ancora superbo per forma ed
incisivita'…una traversa spettacolare, un gol
da vero mattatore e una presenza
insormontabile in ogni parte del campo.
Ancora una buona prestazione del giovane
Santon, e un ritorno nei vecchi panni da
gladiatore per Ivan Cordoba e tutto il
pacchetto difensivo…Burdisso compreso.
Come all'andata i protagonisti sono sempre
loro due…Tedesco e Muntari…e purtroppo come
all'andata a sbagliare e' l'arbitro.
La telenovela Balotelli non sembra finire
mai, sinceramente questo ragazzo inizia ad
innervosire l'ambiente nerazzurro..''anch’io
a 18 parlavo tanto, ma allo stesso tempo
lavoravo''..parola di Ibrahimovic
Scritto da: James Littleflowe
30/01/2009
l'ITALIA
BANANAS
Luca Fazzo ha fatto soltanto il suo
lavoro: la notizia era troppo bella per
non scriverla, soprattutto lavorando per
un certo gruppo. La cosa ridicola - o
agghiacciante, fate voi - e' un'altra: e
cioe' che in un Paese del Primo mondo la
polizia giudiziaria, con l'ok di un
magistrato, indaghi controllando i
tabellini della Gazza e guardando i
servizi di Controcampo e - absit iniuria
verbis - traendo conclusioni. ''Non c'e'
nessuna inchiesta aperta'': e beh, ci
mancava solo questo. Forse ha ragione
Berlusconi (rumore di tuoni),
qui bisogna fare una bella riforma.
Un rapporto e nessuna prova
Abbiamo riportato la notizia, ora precisiamo che...
di Nicola Calathopoulos
Tecnicamente non e' un'inchiesta, ma un rapporto
chiesto dal Pm Civardi nell'ambito di un'inchiesta,
questa vera, sulla fuga di notizie riguardo alle intercettazioni che
coinvolgono Mancini, alcuni giocatori dell'Inter e il pregiudicato Domenico
Brescia. Un agente di polizia giudiziaria ha indagato e si e' fatto
l'idea che ad un certo punto, testualmente, ''ci sia stato un rallentamento
dell'Inter per aiutare il riavvicinamento della Roma''. Tutto questo per
favorire le agenzie di scomemsse che, con l'Inter ad 11 punti
di vantaggio dalla Roma, avevano sospeso le puntate sulla
squadra vincente del campionato. Quando le due squadre si sono riavvicinate,
questo particolare tipo di giocata e' stata riammessa ed i bookmakers
hanno potuto riprendere a guadagnare.
Con tutto il rispetto dovuto ad un atto della Polizia, questo rapporto porta
a conclusioni immotivate, non provate e ridicole.
Essendo a margine di un'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche,
qualcuno puo' forse pensare che ci siano intercettazioni in cui Mancini
e alcuni giocatori dell'Inter parlano di questa cosa. Negativo. Il
fatto non esiste, le intercettazioni su questo argomento non esistono.
E allora su cosa si basano le conclusioni di questo rapporto? Sulla lettura dei
giornali, sul fatto che Materazzi ha calciato il rigore al
posto di Cruz nella partita contro il Siena
decisiva per lo scudetto, sul mancato utilizzo di Ibrahimovic
e Balotelli in alcune partite chiave, sulla sospensione delle
scommesse sulla vincente del campionato.
Tralasciando la lettura dei giornali (da quando le sensazioni suscitate da
un articolo possono avere la dignita' di una prova?), tutti ricordano la
faccia, le espressioni furibonde e le dichiarazioni di Mancini
all'errore di Materazzi dal dischetto. Lui aveva designato
Cruz ma Materazzi, contravvenendo all'indicazione, era andato
sul dischetto e aveva sbagliato. Insomma, Mancini voleva che a tirarlo
fosse quello che lui riteneva il miglior rigorista in quel momento
(scagionato), Materazzi si prese una responsabilita' enorme davanti a tutto lo
stadio pieno ma si fece parare il rigore. Se voleva sbagliarlo apposta lo
avrebbe calciato fuori (scagionato) o dobbiano pensare che fosse complice anche
il portiere del Siena. E allora perche' Matrix calcio' quel maledetto
rigore? Perché i rigori li ha sempre calciati e con ottimi risultati sia
nell'Inter (suo quello decisivo l'anno prima a Siena che diede lo scudetto
all'Inter), sia in Nazionale; ma soprattutto perché non stava attraversando un
buon momento (era criticato) e segnare quel rigore davanti al suo pubblico lo
avrebbe riportato in alto nella considerazione di tutti e nella storia
dell'Inter.
Perché Balotelli ma soprattutto Ibrahimovic
non hanno giocato alcune partite fondamentali? Perché erano
infortunati e l'estate di sofferenza di Ibra (europei compresi) e' la
testimonianza della sua precaria condizione fisica. Ma i giornali, sostiene il
rapporto, dicevano che il giocatore era pronto. Ma quante volte i giornali e le
tv sostengono una cosa e la realta' e' diversa? Solo gli allenatori conoscono
le reali condizioni dei loro giocatori. Si dice anche che nei mesi finali dello
scorso campionato Ibrahimovic e Mancini non si sopportassero
piu' e che l'allenatore non lo facesse giocare sempre per punirlo o lui non si
desse disponibile per ripicca. Piu' credibile questa ipotesi che quella di una
scelta fatta per indebolire la squadra e favorire il recupero della
Roma. Ma l'infortunio rimane il vero motivo di un utilizzo di Ibra con
il contagocce.
Qualcuno puo' ricordare all'agente di polizia che ha steso il rapporto la
storia dei campionati italiani, le fantastiche rimonte di squadre che
apparivano tagliate fuori, la ''riapertura'' di campionati chiusi, il calo di
forma improvviso di squadre che fino a quel momento avevano dominato la scena?
I sorpassi all'ultima giornata? Propongo di aprire una decina di inchieste per
fare luce su quei casi ancora irrisolti.
Infine il discorso sulle scommesse. Chiunque si intenda un minimo della
materia sa che la quota dei favoriti (squadre di calcio, di basket, tennisti,
cavalli ecc.) decresce fino ad azzerarsi con il passare del tempo e con la
manifesta superiorita' dimostrata sul campo dal favorito stesso. Quando una
scommessa sul favorito viene chiusa, gli scommettitori non smettono di puntare:
investono i loro soldi in altre tipologie di giocate che i bookmakers abili
inventano apposta per sostenere il gioco. l'analisi dei flussi di
scommesse testimonia che la perdita dei soldi investiti sulla scommessa
''Vincente del campionato'' viene compensata dagli investimenti fatti dai
giocatori su altri tipi di scommesse. Insomma, e' naturale, lo dice la
storia stessa delle scommesse, che ad un certo punto non si accettino piu'
scommesse sulla squadra che vincera' il campionato ma i bookmakers non
patiscono piu' di tanto questo contraccolpo. Altro e' se l'Inter avesse perso
volutamente il campionato: in quel caso le agenzie di scommesse avrebbero
guadagnato un sacco di soldi (tantissimi avevano scommesso sull'Inter campione
d'Italia) e con una parte di quei soldi avrebbero potuto mettere in atto la
truffa del secolo corrompendo i giocatori nerazzurri. Ma questo, semplicemente,
non e' successo. l'Inter ha vinto e le agenzie di scommesse hanno pagato fior
di milioni.
Con tutto il rispetto che si deve ad un atto della polizia, le conclusioni
del rapporto appaiono insostenibili, bizzarre, forzate, destinate a non avere
seguito. La considerazione finale e': non si poteva impiegare il tempo in cose
piu' serie ed urgenti?
30 gennaio 2009
ERODY CANTA PER IBRA IL CUORE NERAZZURRO E' UNO
ZINGARO.
CANTA NAPOLI NERAZZURRA
PER MOURINHO
~Inter Club Sarno via Nunziante 33,Sarno(SA).P.IVA94038420652~