INTER-LIVORNO 1-0 ,
SI PASSA AI QUARTI DI COPPA ITALIA
Pratica archiviata,ci pensa Sneijder,con una punizione alla Maradona...Si poteva sospettare una mancanza di concentrazione,che ,per la verita',nel caso ci fosse stata,non e' sembrata influire piu' di tanto ,ne' ha infastidito il nostro Toldone...Confermata la diceria per cui con Sneijder si vince sempre,tant'e' che senza di lui l'Atalanta ha pareggiato...Anche se con la Lazio lui non ci sara',credo che le motivazioni di una Supercoppa persa immeritatamente ad agosto possa dare il contributo psicologico necessario per chiudere in bellezza il 2009...
Erody
In principio era caos...
Inter – Livorno 1-0
Palo! Cominciamo bene!
Chissa' se qualcuno dei due o tremila sparuti e intirizziti
spettatori presenti ieri sera a San Siro, abbia come il sottoscritto, ad un
certo punto staccato la spina da quella partita che non voleva saperne di
schiodarsi dallo 0-0 e fatto un salto indietro nel tempo pensando a questa coppa
Italia; questa bistrattata coppa Italia, vista come poco piu' che un fastidio
fino alle semifinali e da li' in poi come un salvagente per stagioni altrimenti
fallimentari.
Cavolo! Non solo l’ha parata! Pure sul palo la manda!
Oggi non ce lo ricordiamo quasi piu', ma e' da li' che siamo nati
all’evo moderno, rinati ad una dimensione finalmente consona alle nostre
tradizioni e al nostro blasone.
Per anni l’abbiamo trattata alla stregua di un conoscente da
evitare: bastava scorgerla da lontano per cambiare strada. Se scendeva in campo
la formazione titolare mancavano gli stimoli; se mettevamo dentro le riserve il
divario era evidentissimo; qualche rara volta che ci abbiamo creduto ci e'
toccato fare i conti con qualcuno che ci teneva di piu' e che magari aveva pure
preparato le cose alla bisogna.
Ma porca miseria, Suazo! E buttala dentro una volta!
Poi, Anno Domini 2004-2005, I dell’Era Mancini, con un doppio 3-1
al Bologna (entrambi singolarmente in rimonta), le cose finalmente cambiano.
Atalanta e Cagliari e infine la doppia finale con
Che festa quella sera! Che gioia avere finalmente qualcosa per cui
festeggiare! Che timore a scendere per le strade a strombazzare temendo le
ironie di gente abituata a ben altro…ma che importava? Avevamo finalmente messo
le mani su qualcosa, spezzato un assurdo tabu' che durava da lustri; e quando
Galliani consegna la coppa a Cordoba, e' inutile negarlo, c’e' commozione nei
nostri occhi li' nel Club dei Presidenti, dove a tante sciagure abbiamo
assistito impietriti.
No! Non ci posso credere! Ma come si fa a non metterla dentro una
palla cosi'!
Cosa potevamo saperne allora che cosa stava per cominciare?
Chi mai avrebbe sospettato il maremoto che di li' a poco avrebbe
spazzato via la crosta di sudiciume che ricopriva lo sport che piu' amiamo?
Quale inguaribile ottimista avrebbe potuto prevedere che, smantellato il
malaffare ci saremmo liberati da decennali catene e avremmo potuto finalmente
volare nei cieli della gloria?
Eh, vabbe'…e il primo tempo sen’e' andato! Uffa….
Eravamo diversi, allora; e molti di noi lo hanno dimenticato.
Sapevamo gioire molto meglio delle poche soddisfazioni che ci
passava il convento e nostro malgrado, e' stato in questo humus che siamo
cresciuti.
Fosse sceso un marziano da un’astronave a dirci che avremmo vinto
quattro scudetti consecutivi ed una manciata di coppe e coppette di contorno,
gli avremmo tirato addosso di tutto maledicendolo per quelle facili ironie.
Oggi siamo qui, vincenti ed imbronciati, alle prese con la nostra
atavica predisposizione all’autolesionismo interno e con l’ostilita'
dell’ambiente esterno: niente e' gratis a questo mondo; fatalmente si va a
cercare il pelo nell’uovo che una volta avresti divorato crudo e altrettanto
fisiologicamente gli altri non se ne stanno ad applaudirti mentre li batti.
Meno male che c’e' quest’olandesino che…GOL! Cazzarola! E’ gol!
Beh, tutto sommato una partita carina, giocata con dedizione.
Benissimo Chivu centrale, una sorpresa Muntari terzino sinistro,
ordinato anche se ovviamente intimidito dall’esordio Donati, nessuno si e'
infortunato.
Suazo se ne faccia una ragione, vale per lui quanto detto piu'
volte per Quaresma: all’Inter non e' aria, non c’e' bisogno di accanimento
terapeutico; avra' sicuramente piu' fortuna altrove.
E’ finita. Cavolo che coraggio pero' andare allo stadio con un
freddo cosi'.
E’ crisi Inter
Dicembre 17, 2009
La scelta lungimirante di giocare alle ore 21 del 16 Dicembre con temperature polari ma con abbonati che entravano gratuitamente ha permesso di riempire lo stadio con circa 3000 chiappe gelate…e si puo' ben capire come in uno stadio di 80.000 posti quelle chiappe abbiano potuto regalare un ben che minimo colpo d’occhio accettabile, ma in fin dei conti le televisioni vincono sempre e quindi ci adeguiamo. Mi piacerebbe pero' sapere la differenza tra soldi incassati per la diretta e le spese di Siae, luce, acqua, riscaldamento, impiegati che lavoravano e capire se siamo riusciti a perderci pure dei soldi, ma questo non e' un nostro problema.
Un Livorno che si adegua al palcoscenico entrando in campo pio' o meno con la cattiveria di una mosca e un Suazo delle grandi occasioni, quello per intenderci che ara il campo salvo poi volare per terra o divorarsi i goal, uniti infine ad un Mourinho che probabilmente e' stato svegliato tre o quattro volte da Bernazzani durante la partita coi classici “colpi sotto la sedia” vista la posizione rilassante tenuta in panchina per tutto il tempo completano lo scenario inquietante. Insomma si domina fino a che succede che l’arbitro ci fischia una punizione inesistente: tra me e me penso “ecco adesso segnamo qui e domani ci rompono i maroni…”.. rincorsa, tiro a girare goal.
Finisce la partita uno a zero. Due pali, tre goal davanti al portiere sbagliati, una bella parata del loro numero uno e il Livorno che passa la meta' campo solo al novantesimo sono particolari insignificanti. La Juve oggi sosterra' che gli scudetti sono 29, i loro tifosi diranno che se capitava alla Juve erano furti con noi invece errori, Mourinho se la prendera' con Balotelli perche' il suo docciaschiuma altera il Ph della pelle – segno inequivocabile di scarso impegno in allenamento - e Galliani riprira' la campagna abbonamenti anche a Natale in vista della sfida agli ottavi contro il Novara.
E’ crisi Inter
C’e' stata anche una coppa Italia Inter Livorno 1-0
Trofeo poco valorizzato, soprattutto quando lo vincevamo noi, ma Mourinho non vuole lasciare nulla agli avversari, apparte Toldo in porta, Donati sulla destra, Muntari a sinistra e l’evanescente Suazo in attacco avevamo una squadra forte in campo, a pensarci bene , i titolari erano pochi, e' che abbiamo una rosa troppo forte.
Uno dei titolari era proprio l’olandesino magico, le ultime 3 punizioni che ha battuto sono andate 2 sul palo e una in gol, ha il piedino fatato, gioca, si muove senza palla, vede sempre il compagno che detta il passaggio e puntualmente lo serve, oltre a correre e pressare per tutto il tempo che e' in campo.
Veramente un acquisto coi fiocchi, il valore del giocatore non si e' mai messo in discussione, quello che ha sorpreso tutto e' stato l’inserimento quasi immediato in squadra . E qui il merito e' al 90% del nostro tecnico, avere un giocatore acquistato il giorno prima di un derby e lanciarlo titolare in una partita cosi’ importante dice molto per un giocatore, Mou ha saputo subito come prenderlo e Wesley ci sta ripagando alla grande.
Sneijder non e' un talismano, ma e' il fulcro del nostro gioco, risultato a parte con lui abbiamo sempre giocato benissimo.
Nel frattempo piu’ che la partita di Coppa Italia, imperversava una trasmissione su la7 in cui venivano riportate le intercettazioni originali da calciopoli con tanto di lacrime di Moggi… ma per ora non andiamo oltre…
Dicembre 13, 2009 @ 19:59
C.Italia, Inter vs Livorno 1 - 0
Partita "secca", vittoria obbligata per il passaggio del turno,
nella
cornice
di
un
Meazza
infreddolito
e
poco
affollato.
Viste
le
prime
immagini
su
Inter
Channel,
il
concetto
di
“grande
affluenza”
non
sarebbe
mai
potuto
essere
concepito
da
alcuna
mente
umana.
Non
guardavo
una
partita
dell'Inter
sulla
Rai,
credo
dalla
SuperCoppa
persa
contro
la
Lazio
ad
inizio
stagione
ed
e'
stato
quindi
d'obbligo
un
gesto
scaramantico,
prima
del
fischio
d'inizio.
E'
un'Inter
inedita
quella
che
affronta
il
Livorno
negli
ottavi
di
Tim
Cup,
ma
lo
e'
solo
ne
ruoli
e
negli
uomini,
perche'
la
concentrazione
e la
determinazione
sono
gli
stessi.
L'irruento
Muntari
diventa
terzino,
Chivu
centrale
con
Lucio
e
sulla
fascia
destra
fa
il
suo
debutto
il
"primavera"
Donati,
autore
di
una
prestazione
forse
un
po'
timida,
ma
nel
complesso
positiva.
Torna
Vieira',
perno
di
centrocampo
con
Motta,
mentre
Sneijder
e
Stankovic
fanno
impazzire
la
difesa
del
Livorno,
il
primo
con
passaggi
filtranti
"al
bacio",
il
secondo
con
continue
percussioni
offensive
a
supporto
della
coppia
inedita
Balotelli,
in
versione
Super
Star,
e
Suazo,
che
impiega
quasi
tutto
il
match
a
scrostarsi
la
ruggine
di
dosso,
dopo
non
so
quanti
mesi
che
il
suo
sedere
sostava
in
panchina.
Protagonista
assoluto,
Sneijder
che
ha
smistato
palloni
come
tartine
ad
una
festa
al
campus,
con
matricole
brufolose
che
gli
giravano
attorno,
ma
ignaro
che
Balotelli,
Suazo
e
poi
Milito
se
le
sarebbero
mangiate
tutte!
Prima
Stankovic
colpisce
il
palo
e
poi
Sneijder
lo
imita
e
cosi'
la
solita
Inter
sprecona
non
riesce
a
segnare,
fino
a
quando
viene
segnalato
un
fallo
di
mano
ad
una
nostra
vecchia
conoscenza,
Rivas
che
in
realta'
colpisce
la
palla
con
il
corpo,
ma
con
il
suo
movimento
nell'incontrare
la
sfera,
inganna
l'arbitro
che
concede
la
punizione.
Dopo
le
molte
occasioni
sprecate,
Sneijder
deve
aver
pensato
di
arrangiarsi,
e
sfrutta
l'occasione
siglando
il
goal
vittoria,
con
una
punizione
splendida!
Un
goal
che
puo'
essere
tradotto
in
parole,
cosi':
“Domenica
non
ci
saro',
guardate
bene
come
si
fa!”
Il
Livorno
tiene
un
tempo,
sostenuto
dai
due
pali
colpiti
dai
Nerazzurri,
ma
e'
una
squadra
inconsistente,
che
manca
di
personalita',
troppo
timorosi
i
ragazzi
di
Cosmi,
che
a
fine
partita
ammettera'
di
essere
deluso
dalla
prestazione
dei
suoi.
Mourinho,
come
promesso,
e'
rimasto
beato
e
tranquillo,
"svaccato
sulla
sua
poltroncina"
al
fianco
di
"riserve"
d'eccellenza
come
Cambiasso,
Milito,
Eto'o,
Maicon
e
Julio
Cesar.
Intervistato
a
fine
gara,
Mou
ha
esposto
serenamente
la
sua
visione
della
partita,
descrivendo
quanto
sotto
gli
occhi
di
tutti:
Un'
Inter
determinata,
che
ha
rispettato
l'impegno
con
serieta',
creando
almeno
6
palle
goal,
pali
esclusi,
ed
ha
legittimato
la
vittoria
dominando
un'
avversario
"molle"
che
si
e'
accontentato
di
non
fare
figuracce.
Adesso
la
testa
e'
alla
sfida
contro
la
Lazio,
avversario
temibilissimo,
la
cui
posizione
in
classifica
non
rispecchia
il
reale
potenziale.
Servono
i
tre
punti,
si
deve
tornare
a
vincere
in
Campionato
per
chiudere
bene
un'
anno
solare
ricco
di
soddisfazioni!.
L'ARCA DELLA CHAMPIONS
LA CANZONE DI MOURINHO 2009-2010
LA CANZONE DI MILITO
LA CANZONE DI ETO'O
LA CANZONE DI MAICON
LA CANZONE DI BALOTELLI