BARCELLONA-INTER 2-0
CERCASI MOTIVAZIONI...
Piu' chilometri...(5 totali in piu')...piu' talento (Iniesta ,Xavi,Dani Alves,Pedrito)piu' pressing(erano in tre su ogni sacrosanto pallone) e quindi piu' gioco...era inevitabile che finisse cosi'.....Ma ,forse,l'ingrediente che ha originato tutto questo,e che ha tagliato la testa al toro,e' stato il seguente:piu' motivazioni...La storia della nostra squadra e' costellata di queste situazioni...Diciamoci la verita'...chi di noi pensava che il Rubin e la Dinamo pareggiassero la partita? Tutto cio' ha ineluttabilmente creato quell'infido pensierino che si e' insinuato in chi sa quali reconditi angoli del subconscio di ciascuno dei nostri ragazzi...Ognuno di loro,cosi' come ognuno di noi, ha pensato che ,per qualificarsi ,sarebbe bastato lo 0 a 0 in casa col Rubin,pur perdendo questa sera... Del resto non si puo' giustificare diversamente una prestazione che ha visto giocare bene solo Samuel e Lucio.Il primo tempo e' stato da incubo,sia per merito del Barça,per carita',(che chissa' perche' si ricorda di essere la squadra piu' forte del mondo solo quando gioca con noi),sia per demerito di un centrocampo succube del pressing catalano (Cambiasso inguardabile,Motta dormiente,Stankovic irriconoscibile e Zanetti che per la prima volta nella sua vita si faceva rubar palla...) Per non parlare di Chivu,impalpabile, e Maicon,non ispirato...Milito ed Eto'o non hanno saputo esprimersi...Dove finisce ,quindi,la bravura del Barcellona,comincia la nostra inettitudine,o viceversa...Del resto,noi che amiamo questa squadra dobbiamo accettarne pregi e difetti,e sappiamo che il meglio di noi stessi lo diamo nel momento in cui tutto sembra perduto.. Inutile ,quindi,blaterare piu' di tanto sui massimi sistemi...Ci servono le motivazioni, e sbattere fuori il Barcellona dalla Champions non sembrava per loro una grande motivazione,anche perche' gli azulgrana quando decidono di giocare sono imbattibili...Ma ora ci tocca la Fiorentina,neo promossa e in grande momento di esaltazione...e' l'esame giusto per ribadire la nostra superiorita' in Italia...
Erody
Mourinho: "Con il Rubin, la nostra finale"
Martedi', 24 Novembre 2009 23:12:32
BARCELLONA - Jose' Mourinho, ai microfoni di Sky Sport,
analizza la sconfitta dell'Inter contro il Barcellona: "Per loro non era un
problema non avere a disposizione giocatori come Messi o Ibrahimovic, hanno
una struttura di gioco con tutti i loro interpreti, anche Pedro ad esempio e'
un gran giocatore. Forse Sneijder e' mancato all'Inter piu' di quanto Messi sia
mancato a loro".
L'allenatore nerazzurro prosegue analizzando il match: "Nel primo tempo il
Barca ha fatto meglio, molto meglio di noi, il 2-0 e' un risultato
completamente adatto alla partita. Nella ripresa si e' vista una gara molto piu'
equilibrata, credo ci sia stato un rigore netto a nostro favore che avrebbe
potuto darci piu' fiducia, ma il Barca ha vinto e lo ha fatto meritatamente e
se noi chiudessimo questo girone al secondo posto sarebbe gia' qualcosa di
importante".
Mourinho arrabbiato? Mourinho deluso? No, Mourinho obiettivo: "Mi aspettavo un
approccio diverso, una sqaudra piu' libera con meno paura di giocare. Il Barca
ha un ritmo molto piu' alto del nostro sia in fase offensiva che difensiva dove
pressano alto, in attacco anche con Xavi o Iniesta, giocatori che non hanno
eguali al mondo. Nel secondo tempo siamo arrivati due o tre volte con piu'
pericolo nella loro area di rigore, ma non sono state sufficienti".
"Se con Sneijder in campo sarebbe potuto cambiare qualcosa? Per le
qualita' in
possesso palla, Wesley pensa piu' veloce degli altri, sa giocare sotto
pressione, pensa spalle alla porta, quindi anche lui si puo' paragonare a un
Messi o a un Xavi nel modo di pressare, ma dopo una sconfitta che non lascia
dubbi non mi piace parlare di Sneijder che non ha giocato ne' di un rigore
netto che c'era per noi, perche' il Barcellona ha meritato di vincere".
Il Barca e' una scuola, l'Inter lo diventera'. Lo aveva detto lo stesso Mourinho
alla vigilia della gara. "Siamo lontani dal Barca, per qualita' individuali dei
giocatori e per proifilo. Ovviamente, se dovessimo affrontare il Barcellona in
un fase piu' avanzata della competizione, in una partita netta, non si puo' dire
che non potremo vincere, ma come squadra il Barcellona e' meglio di noi".
Comunque si andata, Mourinho non ha nulla da rimproverare alla sua squadra e
lo ribadisce: "Abbiamo sempre corso. L'Inter e' una squadra onesta, non posso
dire qualcosa di negativo sulla quantita' di lavoro della mia squadra, ma nel
primo tempo non riuscivamo a fare due passaggi, anche le rimesse laterali ci
hanno creato delle difficolta'. Abbiamo avuto grandissima difficolta' di uscita
e il Barca ha trovato spazi. Loro cambiavano spesso posizione e questo per non
perdere palla, nel secondo tempo abbiamo cercato di fare un gol che potesse
dare vita alla partita e abbiamo avuto un rigore che per me era netto. Questo
risultato ci lascia in una situazione nella quale se il Barca, nella gara
finale del girone, non dovesse perde a Kiev ci basta un pareggio. Pero', questo
non significa che noi dovremo giocare per un pareggio, ma e' importante
perche',
in questo modo, al Rubin Kazan non bastera' un pareggio e quindi non verra' al
"Meazza" a chiudersi".
"Io disilluso? Mi arrendo, ma se dovessi giocore nuovamente contro il Barca
domani, sarei gia' pronto. Se voi mi dite che affronteremo il Barca in
semifinale io accetto gia' adesso".
Ai microfoni di Mediaset Premium, Mourinho continua: "Nel primo tempo non abbiamo giocato, non si puo' parlare di rombo, quadrato o di rettangolo: non siamo riusciti a tenere la palla neppure per dieci secondi. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, decisamente; continuo a pensare che abbiamo un profilo di squadra che ha qualche calciatore che fatica a giocare due partite ravvicinate. Loro hanno dimostrato piu' intensita' con e senza palla e il loro pressing e' di una velocita' incredibile. Abbiamo preso un gol su palla inattiva che non va preso a questi livelli di gioco. Il secondo tempo lo abbiamo disputato con orgoglio e senza perdere la testa, abbiamo cercato di fare una gol per riaprire la gara".
L'allenatore portoghese analizza poi la situazione del Girone F: "Per la nostra classifica, questa sconfitta non e' buona, ma abbiamo l'ultima partita in casa. Se la vinceremo, saremo qualificati e anche con lo 0-0 c'e' una possibilita'. Se qualcuno pensa che siamo all'altezza del Barca si sbaglia, per una squadra e' importante essere a conoscenza delle proprie qualita', ma anche i propri limiti".
Infine, ai microfoni di Rai Sport, Mourinho fa il punto sulla gara decisiva con il Rubin Kazan in programma allo stadio 'Meazza' il prossio 9 dicembre: "Dipende da noi, avremo una finale da giocare in casa. Oggi il Barca ha avuto la sua finale e l'ha giocata al 100 per cento".
Terra! Terra! T...
Barcellona –
Inter 2-0
Tenendo fede alla nostra
costante incostanza, rieccoci al punto di partenza: l’Inter e’ nuovamente
nelle condizioni in cui si trovava alla vigilia della gara con
Gia’ sul punto di affondare,
avevamo dapprima solo intravisto e poi puntato la prua verso la terraferma.
Ma ora che eravamo arrivati, ecco
che non un porto, ma un’orrida scogliera ci ha sbaragliati facendoci andare in
pezzi.
Quasi una non-gara, un
no-contest, quasi uno sport che non e’ il nostro: tale e tanta e’ stata la
differenza emersa dall’impari scontro col Barça che veramente nulla resta da
dire.
Tutte le buone intenzioni della
vigilia, tutte le nostre rosee speranze d’esserci finalmente liberati di questa
camicia di forza, sono andate in frantumi al cospetto di una squadra troppo piu’
forte, che semplicemente giocando un calcio totale e razionale (e percio’ di una
bellezza cristallina), senz’altro sforzo se non quello fisico occorrente, ci ha
rifilato una delle piu’ nette scoppole dell’era recente, ben oltre quello che il
risultato dica.
Buon per noi che gli ottimi
rapporti che intercorrono tra le due societa’ a tutti i livelli, dai Presidenti
agli allenatori a tutti i giocatori, nel secondo tempo in Barça non abbia voluto
infierire, perche’ le premesse potevano essere buone per una di quelle scoppole
che restano scolpite negli annali.
Non mi facevo ( e non mi faccio)
illusioni sulla Champions, ma avevo approcciato questa gara con la segreta
speranza di vedere l’Inter giocare contro il Barcellona.
Ma cosi’ non e’ stato e ciascuna
delle due squadre ha ripreso la sua dimensione storica all’interno della
manifestazione, forse un po’ distorta dalle apparizioni precedenti: il Barça si
e’ riconfermata una stella di prima grandezza a livello planetario, capace di
esprimere scorci di gioco da lasciare a bocca aperta (tipo l’azione del secondo
gol…), e i nerazzurri si sono riconfermati del tutto fuori contesto.
Lo ripeto da anni: e’ una
competizione nella quale, -non so per quale motivo-, non possiamo esprimerci;
semplicemente non siamo all’altezza.
Contro le Cariatidi
facciamo fatica da morire perche’ giocano la gara della vita; contro quelle al
nostro livello non riusciamo a prevalere perche’ le partite sono
equilibratissime; contro le grandi…risultati in fotocopia fatti do 0-0 interni e
2-0 esterni.
Sconcertanti le analogie col
Manchester dell’anno scorso: 1-0 su corner ad inizio gara con gol preso da un
difensore NON marcato da un centrocampista, e 2-0 successivo a chiudere il
discorso, dopo il pareggio a reti bianche dell’andata.
Ed allora, visto che siamo in tema
di analogie, giovera’ un copia & incolla dal mio commento a
Manchester-Inter del marzo scorso:
“…agli amici di questo blog dico:
siate orgogliosi di questa squadra. Non oltraggiate chi da quattro anni (ora
cinque, nda) e’ in vetta in Italia e miete successi che in altre epoche
avrebbero richiesto quarant’anni di tempo”.
Abbiamo semplicemente incontrato un osso troppo duro per i nostri
attuali denti ma -ripeto-, nulla piu’ di cio’.
La batosta non deve farci
dimenticare gli indubbi passi avanti che abbiamo compiuto nel gioco e nello
spessore di squadra.
Ieri potevamo farlo vedere a tutti
e sottoporli al vaglio dei numeri uno, ma cosi’ non e’ stato. Pazienza.
Cerchiamo adesso di non fare come
al solito di tutt’erba un fascio e, vi prego, lasciamo ad altri lidi il compito
di stracciarsi le vesti e far volare parole grosse.
Barcelona deu
Novembre 26, 2009
Che dire…due belle giornate. Certo la partita ha rovinato molto, ma su questo argomento non ci voglio piu tornare. Barcellona e’ una di quelle citta’ dove viverla come turista e’ bello, magari viverla da cittadino un po’ meno, ma sicuramente lo stile di vita adottato li e’ migliore del nostro.
Arrivo di buon ora Martedi’ a Malpensa che di fatto e’ popolata solamente da gente nerazzurra, mi dirigo subito all’imbarco dove un gentile signore mi effettua una rettoscopia accurata prima di far passare il mio zainetto contenente solamente una macchina fotografica, un cappellino dell’Inter, una mutanda, un pigiama e una magliettina della salute, ma si sa che l’incubo hooligans unito alla paura di un 11 settembre bis impone certi controlli. Arrivo al gate corretto e vedo una cosa che non avrei mai pensato di vedere: un gruppo di Italiani tifosi del Barcellona e vestiti tutti di blaugrana. Ok, non lo ha ordinato il medico che un italiano non possa tifare per il Barca pero’ e’ lecito pensare che almeno siano catalani. No, manco per nulla. Italiani doc. Alzo le spalle e salgo sulll’aereo dove almeno vedo tre hostess abbastanza gnocche che mi sorridono e mi dicono “Ola” con un timbro di voce molto simile a quello utilizzato da Selen al culmine di una prestazione nel film “la regina degli elefanti”, ricambio il saluto immaginando situazioni che e’ meglio non riportare.
Atterro puntualissimo a Barcellona e subito vado alla ricerca di un bagno visto che la mia vescica debole si stava gia’ lamentando e, appena trovato, una gentile signora portoricana di 145Kg ben distribuiti su 1 metro e 10 di altezza incazzata mi blocca subito perche’ doveva lavare i pavimenti. Ma cazzo deve lavarli proprio mentre arrivo io? Il mio amico Paolino, italiano residente a Barcellona, mi aspettava sotto il suo ufficio nel centro di Barcellona e tempo di prendere il pullmino lo raggiungo: scena strappalacrime, baci e abbracci peccato non aver avuto la colonna sonora di sottofondo “e non ci lasceremo maiiiii…” Vado subito al dunque chiedendo i biglietti e lui mi dice “sono sicuri ma non ce li ho ancora in mano, pero’ andiamo dopo pranzo allo stadio e ce li danno, ho qui una mail col numero di prenotazione”.
Qui si mette male penso e lui incurante delle mie paure rincara la dose: “sono un po’ preoccupato perche’ nella mail e’ scritto chiaramente che i biglietti sono riservati ai tifosi del Barcellona e che non li daranno ai tifosi stranieri, chiederanno la carta d’identita’, inoltre la prenotazione era per quattro biglietti e una mia amica e’ gia’ andata ieri a ritirare i suoi due, speriamo abbia detto chiaramente che gli altri due passavamo noi oggi a ritirarli“.
ecco praticamente mi sono iniziate le sudorazioni fredde, la lingua felpata e un attacco di colite. Gli impongo di andare presto allo stadio per ritirarli e lui accetta. La mail era chiara: ore 16 allo sportello 19. Arriviamo li e il mio amico mi dice subito di non fare riferimento alla mail perche’ qualcuno avrebbe potuto rubarcela anche perche’ veniamo circondati subito da una trentina di bagarini che avevano capito andavamo ritirare i biglietti. Domenica c’e’ pure Barca Real per cui o in un caso o nell’altro con noi avrebbero pescato bene. Arriviamo allo sportello e Paolino in perfetto catalano chiede i due biglietti. Fortunatamente non siamo i Italia e la signorina ci sorprende dicendo “la prenotazione era per 4 e 2 sono stati gia’ ritirati quindi voi ritirate gli altri due corretto?”. Si pone subito un altro problema non da poco: bypassiamo il discorso documento ma il pagamento era obbligatorio farlo con una carta di credito. “Ma se pago con la mia cartasi’ col logo Monte dei Paschi ci scoprono subito” penso nervosamente…lui pero’ mi toglie dall’imbarazzo e mostra la sua carta di credito Spagnola: transazione eseguita consegna biglietti!!!!
Entriamo allo stadio…rimango a bocca aperta..un qualcosa di eccezzionale. Siamo in mezzo ai tifosi Catalani in un posto centralissimo. Paolino diventa subito un mito perche’ un italiano che tifa Barcellona li gasa un casino, ed io divento subito il pirla per il motivo esattamente opposto. Era la prima volta in vita mia che assistevo ad una partita in mezzo alla gente straniera ed ero molto curioso. Ho scoperto che molti luoghi comuni sono solo una massa di cazzate: si lamentano dell’arbitro come e quanto noi, se la prendono con l’avversario come noi (ecco magari non insultano), sono critici con la propria squadra esattamente come noi, e soprattutto utilizzano il nostro stesso intercalare “Osti!” Cazzo mi sembrava di stare insieme ad interisti…e quello non sa passare, e quello non sa tirare e come si gioca male…e sono pure Campioni d’Europa! Esce Milito ed entra Quaresma, alzo lo sguardo verso il settore degli interisti e vedo che si alzano e se ne vanno. Anche loro hanno mollato.
Finisce la partita, leggo i 47 sms che ricevo tra cui quello di mia moglie con scritto “ahahaha ma stai a casa pirla” e andiamo a cenare prima di coricarci. Il resto lo potete leggere nel post serio piu sotto. Tralasciando la partita comunque ho passato due belle giornate e ho fatto questa esperienza che mi ricordero’ per tantissimo tempo. Barcellona mi e’ piaciuta e ci tornero’, per cui Deu Barca (arrivederci Barcellona) e sempre Forza Inter!
Novembre 24, 2009 @ 21:17
Per ora sono troppo forti… Barca - Inter 2-0
Non c’e’ niente di male nell’ammettere che una squadra ci e’ superiore… abbiamo il tempo , la possibilita’ e il dovere di recuperare terreno da un Barca che quando vuole puo’ tenere palla per 90 minuti consecutivi.
Va bene, mancavano Ibrahimovic e Messi, le assenze fanno parte del gioco, ma oggi piu’ che mai si e’ capito che i giocatori fondamentali del Barcellona sono altri: Iniesta e Xavi. Da applausi, mostruosi !
Paradossalmente in una squadra con un gioco collaudato e splendido come quello del Barca Messi ed Ibra sono 2 fenomeni , 2 valori aggiunti sicuramente, ma comunque i sostituti sono sempre di livello assoluto, il Pedrito di stasera ne e’ l’esempio, Xavi e Iniesta sono insostituibili…
Detto questo, questa volta non abbiamo proprio giocato, la prova corale nel primo tempo e’ stata indecente, mentre nel secondo tempo un po’ meglio ma comunque sempre insufficiente.
La cosa che preoccupa e’ che se prendiamo le prestazioni dei singoli , nessuno si avvicina alla sufficienza, il mago Mou dovra’ capire quale blocco psicologico abbiamo che ci fa entrare in campo sempre con la testa altrove. Perche’ questa totale mancanza di personalita’ in alcuni nostri elementi non appena passiamo la frontiera?
Forse lo stesso Mou non avrebbe dovuto dichiarare, dopo Kiev, che ci bastavano 3 punti col Rubin Kazan in casa per qualificarci, si e’ come creato subito un alibi. Ci sta la sconfitta, quello che fa rabbia e’ di tornare da Barcellona con l’impressione di non averci provato, di non aver dato tutto, o se abbiamo tutto torniamo comunque con l’impressione che squadre del calibro del Barcellona ci fanno paura e sembriamo dei gattini impauriti.
Ad oggi tra noi e il Barca c’e’ un Gap, una distanza notevole, che cercheremo di colmare sicuramente, io mi fido di Mou che lo ha gia’ dichiarato: oggi ci arrendiamo, domani no!
Adesso nell’ordine: Fiorentina - Juventus - Rubin Kazan , siamo ad un momento cruciale della stagione. E speriamo di non presentarci come contro il Barca.
Scritto da: ObaObaMatrix
Novembre 23, 2009 @ 16:33
Barcellona vs Inter 2 - 0, Spariti nel nulla!.
Tante cose mi aspettavo dalla partita di questa sera, anche
una
sconfitta.
Naturalmente
era
un
pensiero
talmente
ai
margini
di
questo
importante
scenario,
da
non
permetterne
la
presa
in
considerazione
per
questioni
scaramantiche,
ma
essendo
orgogliosamente
Interista,
ergo
sono
pronto
a
tutto
o
quasi.
Certo
non
mi
aspettavo,
che
la
scenografia
di
una
sfida
tra
titani
si
potesse
trasformare
in
una
mattanza.
Sono
rimasto
davvero
sorpreso,
proprio
non
mi
aspettavo
la
passivita’,
la
mancanza
dell'anima
della
squadra,
che
ha
anche
corso
o
meglio
rincorso,
ma
senza
un
briciolo
di
grinta
e
reattivita’.
Sia
chiaro,
il
Barça
ha
giocato
una
partita
spettacolare,
con
poco
piu’
di
zero
errori
nei
passaggi
e
con
una
conseguente
fluidita’
di
manovra,
arricchita
di
grinta
e
pressing
alto,
che
ci
ha
preso
alla
gola,
soffocando
qualunque
tipo
di
iniziativa.
Se
cominci
a
vedere
palla
solo
in
caso
di
rimessa
dal
fondo
e
persino
le
rimesse
laterali
non
producono
piu’
di
un
passaggio,
allora
proprio
non
c'e’
speranza
e ti
sorge
spontanea
la
solita
domanda:
“che
cavolo
ci
siamo
venuti
a
fare?”
Si
perche’
se
loro
sono
stati
fantastici
e’
anche
perche’
gli
abbiamo
permesso
di
esserlo
e
allora
ti
senti
in
dovere
di
incazzarti
come
una
iena,
perche’
a
parole,
anch'io
impiegato
di
terzo
livello,
sono
Diego
Armando
Maradona,
ma i
professionisti
lo
devono
essere
con
i
fatti
ed
io
questa
sera
non
li
ho
visti.
Il
lavoro
di
Mou
lo
apprezzo
molto
e
non
mi
sogno
neppure
di
metterlo
in
discussione,
ma
al
termine
della
partita,
non
mi
si
puo’
dire
che
“Loro
sono
molto
piu’
forti
di
noi”,
perche’
questo
gia’
lo
sapevo,
come
lo
sapeva
lui
e
tutti
noi!
Mi
si
deve
invece
possibilmente
spiegare
per
quale
fottutissimo
motivo
loro
sembravano
atleti
del
circo
Togni
e
noi
dei
poveri
vecchi
compassati,
quasi
spaesati,
perche’
convinti
si
sarebbe
giocato
a
bocce
e
questi
qui,
questi
blaugrana,
insistevano
ad
usare
una
palla!
Quanto
alle
prestazioni
dei
singoli,
tutti
hanno
giocato
in
una
sorta
di
stato
catatonico,
tant'e’
che
la
sfida
per
la
palma
del
peggiore
non
e’
mai
stata
cosi’
agguerrita,
anche
se
mi
sento
di
azzardare
che
Cambiasso
e
Motta
si
giocheranno
il
testa
a
testa
finale.
L'unica
nota
positiva,
se
proprio
vi
sembro
cosi’
deluso
ed
imbestialito
(lo
sono!)
si
chiama
Julio
Cesar,
perche’
ha
avuto
il
merito
di
ridimensionare
la
sconfitta
almeno
nel
punteggio,
neutralizzando
tre
pericolose
palle
goal.
Giunti
al
punto
in
cui
il
portiere
e’
il
migliore
in
campo,
coscienti
che
il
"girone
infernale"
ora
arde
ancora
di
piu’,
tanto
vale
pensare
gia’
alla
difficile
partita
di
domenica
con
la
Fiorentina,
galvanizzata
dalla
sua
vittoria
in
Champions,
arrivera’
a
S.Siro
con
piu’
certezze
e
noi
la
dovremo
affrontare
con
qualcuna
in
meno,
ma
con
il
coltello
tra
i
denti,
pronti
a
riconquistarcele!
FORZA
INTER
SEMPRE!!!
LA CANZONE DI MOURINHO 2009-2010
LA CANZONE DI MILITO