LIVORNO-INTER 0-2
Magnifici...come i momenti vissuti ieri sera ,nel vedere una squadra con un grande avvenire dietro le spalle prendere tre pere dal Napoli...Magnifici come Milito,sempre puntuale e determinante..o come Maicon ,il colosso invincibile...o come Mourinho,nel preparare questo match facendo un turn-over forzato,si',ma infondendo la giusta carica e le giuste motivazioni...non e' facile ottenere il massimo risultato con ,un apparente,minimo sforzo...Ci siamo riusciti ed abbiamo ulteriormente dimostrato una cosa importante...: per questo campionato,forse,siamo sprecati...ma e' un campionato che ci tocca giocare,che ci tocca sudare fino all'ultimo...e che ci tocca vincere,perche' nessuna squadra e' stata mai .come l'Inter,costretta a dimostrare giorno per giorno,e a ricordare ,giorno per giorno,di essere da tempo immemore la piu' forte e la piu' pulita d'Italia...Ci sara' sempre qualche prostituta intellettuale che ci dira' che non siamo forti,che non giochiamo bene..che non facciamo niente in Champions...Ma la verita' e' che anche quest'anno si prospetta,per tutte le altre pretendenti(al nulla),la formula ZERU TITULI...Vincere in Champions,come sempre accade,e' anche un fatto di molta fortuna,e di arbitraggi che devono essere quantomeno non ostili..Inoltre il campionato italiano e' troppo stressante,troppo duro,troppo difficile,...per cui il mix vincente,per squadre che non godono di una tutela internazionale,come la nostra,risulta un impresa epica,e solo i Soloni del nulla possono proferire qualche critica ad una squadra che stravince da quasi cinque anni ...gli imbecilli suddetti non si ricordano i numerosissimi scudetti vinti dai gobbi senza che corrispondesse ,l'anno dopo,un risultato internazionale di rilievo...dov'erano questi imbecilli ,quando si doveva muovere qualche critica in merito?...E allora,vi dico,andiamo avanti...speriamo in una serata ucraina serena,dove i nostri possano giocare in condizioni psicologiche tranquille,sperando in un arbitraggio equo ...Ma magnifici sono i 7 punti di distanza dal mondo intero...
Erody
Zamparini,personaggio dal profilo chiaramente psicopatico,ha detto che la Juve,che ha preso dalla sua squadra due pappine,gioca molto meglio dell'Inter ,dalla quale ha beccato 5 pappine...Ora chiediamo al Napoli,che ha preso tre pappine dall'Inter,e che a sua volta ha dato tre pappine alla Giuve,cosa ne pensa in merito...
A fuoco lento...
Livorno – Inter
0-2
In attesa di
capire se e come potremo accedere al salotto buono, per adesso, pare
assodato che siamo i sovrani incontrastati in cucina: abbiamo appena
cucinato l’ennesimo avversario, questa volta a fuoco lento, anzi…con un filo di
gas.
Ricapitoliamo un
po’: era il 20 ottobre, e reduci dall’ennesimo passo falso in coppa, guardavamo
con apprensione non tanto alle successive tre gare di campionato in se’, quanto
a come affrontarle avendo la duplice necessita’ di far rifiatare qualcuno e non
perdere troppo terreno sugli inseguitori a causa dell’inevitabile turn-over.
Morale: tre
vittorie, nove gol realizzati, quattro subiti, qualche “dormiente” riportato
agli onori della cronaca e soprattutto vantaggio schizzato a +7 sulle seconde.
Tre gare
diversissime tra loro ma tutte vinte.
L’ultima in
particolare, in modo insolito rispetto a come eravamo stati abituati, ovvero
facendo ricorso notevole alle seconde linee e gestendo la partita quasi da
provinciale, specie nel primo tempo. Cercando e trovando il vantaggio nella
ripresa, gestendo il risultato ed anzi raddoppiando, di fatto chiudendo
l’incontro con una autorevolezza disarmante.
Ho come la
sensazione che questa partita, piu’ di quanto abbiano fatto quelle col
Milan, col Genoa e col Palermo ed altre, sia stata una vera e propria mazzata
per le ambizioni delle nostre rivali, gia’ alle prese coi loro problemi: basta
sfogliare i quotidiani di stamattina o aver sentito i commenti della serata, per
rendersi conto di come li abbiamo ridotti.
Mourinho pero’ e’
troppo intelligente per cadere in simili trappole per gonzi ed ha subito dato a
questo momento il giusto significato: null’altro che “fieno in cascina” per
quando i momenti grigi toccheranno anche a noi.
Ma i nemici
non se ne stanno con le mani in mano: come qualcuno gia’ fa notare, si tenta di
far passare come una noiosa esibizione di routine lo svolgersi del campionato.
Chi fino a poche
settimane addietro rullava tamburi di guerra, adesso nicchia, fa l’indiano,
sposta la sua attenzione altrove, magari sulla Champions.
Eppure credetemi:
nulla da cosi’ tanto fastidio ai nemici che vederci ancora lassu’ in
cima, con distacchi gia’ abissali. Chi come me lo ha capito, oggi se la gode
alla grande.
Dobbiamo guardare
avanti pero’: e’ gia’ tempo di Champions e tutti noi sappiamo quanto delicata
sara’ la trasferta a Kiev, soprattutto in relazione alla smodata importanza che
gli abbiamo dato. Mettiamo pure in conto che possa non andare secondo i nostri
piani:
Lo sanno bene al
Milan per aver sperimentato sulla loro pelle quanta fortuna e quali condizioni
al top servano per arrivare in fondo; lo sanno bene alla Juve per aver
constatato quanta scarsa relazione ci sia tra il vincere in Italia e farlo in
Europa.
Solo noi,
sobillati da opportune campagne mediatiche, sembriamo non saperlo.
Per cui, gia’ da
oggi, non si parla piu’ del confortante apporto dato da Vieira e Mancini: a
tratti impresentabili ma pur sempre disposti a dare il massimo che ad oggi
possono dare; non si fara’ menzione del ritorno di Julio Cesar ai miracoli cui
ci aveva abituati; si dara’ per scontata la partecipazione di Krhin alla manovra
del centrocampo e al fatto che Mourinho si sia finalmente arreso alla logica
razionalita’ di un sano turn-over.
Si preferira’
puntare tutti i riflettori sulla gara di Kiev, perche’ e’ di moda dire che il
vero banco di prova dell’Inter e’ la coppa.
E Kiev sia!
Sperando che il diavolo non ci metta lo zampino, come per la verita’ sembra aver
gia’ fatto se e’ vero come e’ vero che per la milionesima volta arriviamo ad un
importantissimo appuntamento europeo senza qualche pedina fondamentale.
Ma tanto sono
considerazioni che non interessano a nessuno, contera’ solo il risultato.
La preghiera e’
sempre quella che ripeto dal Liverpool in poi: cerchiamo di dare il giusto peso
alle cose.
Livorno Inter 0-2
Novembre 1, 2009
Considerazioni volanti:
- se anche camminando e regalando qualche giocatore agli avversari riusciamo a vincere e’ davvero un buon segno. L’Inter ne ha fatta di strada in questi anni e anche io come tifoso ne ho fatta con lei, e quindi so perfettamente che 3 punti in una gara come questa peseranno non poco sulla classifica finale, a prescindere dai punti persi delle concorrenti. Lo ribadisco, quando smetteremo di vincere partite come queste vorra’ dire che lo scudetto andra’ altrove
- ci sara’ prima o poi una partita dove uno dei nostri non si fara’ male? No cosi’, tanto per soddisfazione. Se si continua con questa media a Natale giocheranno i giovanissimi….
- inutile nascondersi: su mercoledi’ hanno tutti ben presente l’importanza della partita e le conseguenze di una non vittoria. Nella fiaccolata ferragostiana di Cencenighe Agordino ho visto vecchiette correre di piu dei nostri oggi, e’ quindi palese che si risparmiassero. Certo che Motta, Muntari e Snejder praticamente certi assenti e Balotelli ancora sul cesso ad espellere liquidi da ogni suo orefizio non e’ un biglietto da visita che puo’ inquietare gli avversari, ma prima o poi dal cilindro leveremo questo benedetto coniglio in Europa no?
- e’ piu’ forte di me, ho tifato per lui, ho accompagnato ogni sua azione alzandomi dal divano, ma Amantino proprio non capisco come possa essere un giocatore dell’Inter. Prendi il primo Pulzetti o Candreva del Livorno e mi sembrano meglio, quanto meno un rimpallo di culo loro in una partita lo hanno anche…
- visto che ha portato bene ripropongo la previsione speranza sul prossimo trittico: Roma, Bologna e Fiorentina. Facciamo nove punti e son certo che la classifica l’allunghiamo
EHI, LAGGIu'!
SIAMO NOI CHE ALLUNGHIAMO
(O SONO GLI ALTRI CHE SONO FERMI?)
Leggo che i 7 punti di vantaggio all'undicesima giornata di campionato sono un record assoluto. La cosa curiosa da sottolineare e’ che al termine della sesta giornata - noi avevamo perso a Genova - la classifica era la seguente:
Sampdoria
15
Juventus
14
Inter
13
Quindi, se puo’ fare ancora piu’ impressione ai nostri amici e nemici, il vantaggio record si e’ concretizzato non in undici giornate, ma in cinque. Cinque giornate in cui noi, totalizzando 5 vittorie e 15 punti, ne abbiamo dati 8 alla Juve e 9 alla Samp. E tutto questo nonostante l'esplosione nucleare della Juventus. Sempre in queste benedette cinque giornate, ne abbiamo dati 4 anche ai galacticos di Milanello, cosi’, en passant.
Insomma, sebbene mi piaccia sdraiarmi sul divano ad assistere alle nostre gesta e alle esplosioni nucleari (passive) altrui, ci andrei un pochino cauto. Cinque vittorie consecutive sono un bell'andare, ma quelli dietro stanno andando a un ritmo Auser che non so quanto possa durare. Anche perche’, avanti di questo passo, la lotta per non retrocedere si estenderebbe a 18-19 squadre.
Peraltro, e’ incredibile rilevare come in sole undici giornate (e per certi aspetti, come detto, addirittura in sole cinque) si siano concretizzati un po' di record (punti, gol, distacco) nonostante tutti i problemi che abbiamo, e che elenco volentieri di seguito:
- non abbiamo la miglior difesa del campionato
- come giustamente non mancano di rilevare i media di tutto il mondo (ma soprattutto Italia), siamo in crisi tecnica, tattica, agonistica, umana, esistenziale, societaria, economica, morale
- abbiamo aperti gli spinosi casi Santon, Balotelli, Materazzi, Maicon, Mancini, Quaresma, Vieira, Suazo, Arnautovic, Pandev, Motta (si infortuna alzandosi dal letto, siamo un gradino sotto Dida), Orlandoni ("Voglio giocare di piu’, il mister deve spiegarmi il perche’ di questa discriminazione altrimenti pianto tutto e me ne vado"), Boninsegna ("Non sopportavo l'egoismo di Mazzola e Corso")
- abbiamo aperto - nessuno ancora lo sa, ma tra poco scoppiera’ il casino - anche il caso Milito ("Non so perche’ segno cosi’ tanto, devo parlarne con il mister, cosi’ non va bene, a gennaio potrei andarmene")
- il prezzo della benzina continua a salire a causa delle nostre manovre di mercato ante 2009
- Brendona non e’ della Roma ne’ della Lazio, quindi forse potrebbe essere interista visto che Ronaldo ne trombava tre per volta
- Mourinho ha un dito steccato, pare per una lite con Oriali a una svendita di cachemire
- oggi c'e’ un tempo di merda
Pronti partenza e Kiev… : Livorno - Inter 0-2
Siamo una grade squadra, forse, anzi , sicuramente l’unica grande squadra in Italia, checche’ ne dicano i tanti detrattori pronti ad evidenziare le nostre mancanze europee, come se la Champions fosse una conseguenza dello scudetto, come se fosse automatico, scontato vincere la Champions solo perche’ hai Mourinho in panchina, e di questo se ne potrebbe parlare per ore.
Sta di fatto che in Italia riusciamo ad andare a Livorno, senza sprecare energia alcuna ed imporci per 2-0 grazie alle reti di Milito e Maicon.
Siamo a piu’ 7, sono ormai lontani i tempi in cui si celebrava Ferrara come miracolato imbattuto e prossimo campione d’Italia, come sottolinea lo stesso Mourinho, verranno tempi buii anche per noi, l’importante sara’ farsi trovare pronti, ma per il momento il divario tra noi e le altre va ben oltre i 7 punti di differenza, c’e’ una certa consapevolezza di forza che in campionato si sta rafforzando partita dopo partita.
Il campionato italiano non e’ piu’ il piu’ bello del mondo ma resta comunque , sicuramente uno dei piu’ difficili, dove il risultato non e’ scontato nemmeno se giochi a Livorno, ecco perche’ questi 3 punti, ottenuti senza sprecare fiato sono doppiamente importanti.
Si fa passare tutto per normale e dovuto, si e’ pronti sempre a crocefiggere l’Inter in Europa, ma nessuno sottolinea quanto stiamo facendo, che altro non e’ che scrivere una pagina storica della storia del calcio in Italia.
Ora pensiamo a Kiev, sara’ la nostra prima finale europea, e se ci sbloccassimo nella fredda Kiev?
Forza ragazzi!
Torniamo alla partita, primo tempo anonimo, pochi spunti e tanta tranquillita’, poi entra Eto’o e Milito se ne accorge, si sveglia e sblocca la partita. Il raddoppio arriva dopo una sgroppata di Maicon, che pare sempre piu’ un giocatore della Playstation, fa cio’ che vuole e quando lo vuole, il colosso e’ qualcosa di veramente portentoso.
Durante il match, le note dolenti oltre alla prestazione di un ormai irriconoscibile Mancini, c’e’ stato l’infortunio di Sulley Muntari, notizia dell’ultima ora e’ che anche Thiago Motta non recuperera’ per Kiev a causa di una ricaduta. A questo punto diventa indispensabile recuperare Snaijder, altrimenti ci ritroveremo ancora una volta in piena emergenza in mezzo al campo. Recuperiamo invece i 3 attaccanti Milito, Balotelli, Eto’o, reduci tutti da acciacchi vari, ma comunque tutti abili e arruolati.
Livorno vs Inter 0 - 2 Minimo sforzo, massimo risultato!
| 4 commenti ]
LIVORNO-INTER 0-2
Marcatori: 4' Milito, 35' st Maicon
Partita
bruttina,
dove
un
Livorno
pimpante
e
determinato,
mette
in
difficolta'
i
Nerazzurri,
manovrando
con
belle
trame
fino
all'area
di
rigore,
dove
pero'
non
riesce
a
trovare
la
conclusione
vincente.
L'Inter
parte
piano
e
poi
si
perde,
sembra
lontana
dal
campo,
persino
Zanetti
liscia
uno
stop
semplice
semplice.
Troppi
errori
nella
gestione
della
palla
rendono
la
costruzione
delle
manovre
offensive
molto
laboriosa
ed
inconcludente.
L'infortunio
occorso
a
Muntari
ci
privera'
del
Ghanese
in
vista
di
Kiev,
un'assenza
molto
pesante,
ma
in
questo
ristretto
contesto,
l'ingresso
al
suo
posto
di
Cambiasso
da'
piu' stabilita'
a
centro
campo
e
spezza
con
maggior
efficacia
le
trame
avversarie.
Nella
ripresa
con
gli
innesti
di
Eto'o
e
Samuel
e
con
Zanetti
spostato
a
centrocampo,
l'Inter
trova
una
quadratura
stabile
che
le
permette
di
non
rischiare
piu'
nulla.
Piu'
determinazione
e
meno
sbavature
ci
permettono
di
proporci
in
avanti
con
piu'
efficacia,
trovando
subito
il
goal
del
vantaggio
grazie
ad
una
prodezza
chirurgica
di
Milito.
Trovato
il
goal
e
con
il
Livorno
stancamente
sbilanciato
alla
ricerca
del
pareggio,
arriva
anche
la
percussione
di Maicon,
spesso
chiuso
nel
primo
tempo,
che
porta
al
raddoppio
e
pone
una
pietra
tombale
sul
risultato
finale.
Smodato
il
lavoro
oscuro
di
Stankovic
che
si
trova
ovunque,
benissimo
Vieira',
mentre
Khrin
non
trova,
al
suo
esordio
da
titolare,
la
partita
ideale
per
mostrare
le
proprie
qualita',
avra'
tempo
di
rifarsi.
Minimo
sforzo
e
massimo
risultato,
senza
lasciare
punti
sul
nostro
percorso
abbiamo
intrapreso
per
intero
la
strada
che
porta
a
Kiev,
facciamo
tesoro
del
nostro
recente
passato
europeo
ed
andiamo
in
Ucraina
determinati
a
vincere!.
LA CANZONE DI MOURINHO 2009-2010
LA CANZONE DI MILITO