INTER-DINAMO KIEV 2-2
GIRONE DI FERRO....
Se Atene piange,Sparta non ride...lo avevamo detto qualche settimana fa...e oggi quella frase si ripresenta con gli inaspettati caratteri internazionali della Champions...E' vero...fare esercizi di apologia dei nerazzurri sta diventando uno sport quasi quotidiano,ma non possiamo non considerare l'arbitraggio quanto meno parziale(se non scandaloso)di un arbitro inglese che forse aveva dei vecchi rancori con Mourinho...Il primo gol dei nostri fortunati avversari e' scaturito da una punizione inesistente.Ci e' stato negato un fallo su Eto'o al limite dell'area,ed e' stato fischiato ad Eto'o un fuorigioco inesistente,con il camerunense lanciato in rete...Se l'arbitro non avesse sbagliato,ora, probabilmente, non staremmo qui a dire che Eto'o e' stato una delusione...Cosi' come l'autogol di Lucio...Insomma una serata europea all'insegna della sfortuna ,considerando che il Barcellona e il Liverpool hanno perso in casa...Ma si sa,nel calcio conta il risultato del campo,ed allora ecco partire i processi alla squadra,a Mourinho,che solo ieri era il Dio del calcio...Io a questo gioco al massacro non ci sto,come diceva qualcuno anni fa...Io preferisco pensare che la nostra squadra e' l'unica a non aver perso nel proprio girone,ed e' stata l'unica stasera ad avere la forza di rimontare per ben due volte nonostante la sfortuna e l'arbitraggio penoso.Ora ci tocchera' vincere ,o a Barcellona o a Kiev,e credo che questa squadra abbia dimostrato ampiamente di tirare fuori le doti migliori proprio in trasferta...
Erody
Kryptonite!
Inter-Dinamo Kiev 2-2
Eccolo la':
fresco reduce da quel di Marassi, dove aveva sollevato carri armati con una
mano, fatto crollare palazzi con un pugno e neutralizzato minacce con la sua
potente vista ai raggi-X, il nostro Superman, si imbatte nella nefasta pietra
verde, che ne annulla i superpoteri trasformandolo in una specie di Enrico
Beruschi dall’improbabile appeal.
Io, -ve lo dico
subito-, non sono affatto dispiaciuto per quanto ho visto. Innanzitutto perche'
credo di aver assistito ad una bella partita, in secondo luogo perche' non ho
nulla da imputare ai ragazzi per l’impegno profuso.
Magari sarebbe
stato piu' utile distribuire meglio le energie nel corso della gara, tipo
cominciare a giocare dal primo minuto e non scoppiare alla mezz’ora della
ripresa con ancora tanta partita da giocare…ma tant’e'.
Il segreto della
mia relativa tranquillita' sta tutto in un convincimento molto personale che ho
accettato da qualche anno a questa parte: la Champions League e' solo una
ghiotta occasione per vedere all’opera le migliori squadre europee.
Una specie di
vacanza-premio o vacanza-studio, una pausa dallo stress e dalle polemiche del
calcio di casa nostra. Mi interessa la partita per vedere come giocano “gli
altri” alle prese con “gli altri”, se mi si passa il gioco di parole; ma da
questo a pensare di portare a casa la Coppa, ce ne passa.
E’ idea diffusa
che in Europa ci siano attualmente –diciamo-, quattro squadre di Prima Fascia:
Barcellona, Real Madrid, Chelsea e Manchester United, ed una Seconda Fascia
che comprende tutte le altre, con diverse sfumature e differenze teoricamente
rilevanti.
Il gioco, per noi starebbe, se ho capito bene, nel cercare di scalare le gerarchie interne
a questa seconda
fascia con la segreta speranza, approfittando di un momento di distrazione, di
un calo di condizione, di particolari congiunzioni astrali, di infilarci di
soppiatto nella fascia di sopra, tentando il colpaccio.
La storia recente
(su quella passata e' meglio stendere un velo pietoso…), dice invece che
qualunque squadra ci capita di incrociare nel nostro cammino, si rivela
esattamente del nostro livello, sia essa una famosa compagine del calcio che
conta o una sconosciuta carneade di una neo-repubblica baltica.
Le partite sono
tutte estremamente difficili, sofferte, equilibrate e dall’esito incerto fino al
fischio finale.
Non sara' un
caso se nelle ultime dieci, ne abbiamo vinta una, perse tre e pareggiate ben
sei.
Questo crea
scompensi umorali notevoli in quanti si sono convinti, -non saprei bene in base
a quale ragionamento-, che dovremmo invece essere una presenza fissa almeno in
quella ristretta cerchia di Big che normalmente approdano alle semifinali.
La realta' continua a mostrarci tutt’altro.
A chi ci vede
vincere scudetti da quattro anni di seguito, gli si e' spappolato il fegato ma
gli e' venuta un’idea brillante: “mettiamo in giro la voce che con un popo' di
squadrone simile si avrebbe il dovere di vincere la coppa; battiamo sul
fatto che pagare un allenatore piu' di ogni altro suo collega debba
necessariamente significare essere i candidati numero uno alla vittoria in
finale; insistiamo sul fatto che non la vincono da mezzo secolo…”
Tutte tesi
smontabilissime, che nemmeno voglio stare a confutare: ciascuno ha la cultura
calcistica che crede, com’e' giusto che sia.
Il tranello ha
attecchito, pero': tant’e' vero che sono perfettamente cosciente di essere in
evidentissima minoranza.
Ogni anno quindi
assisto rassegnato al pericoloso tentativo di “buttare l’acqua sporca con tutto
il bambino” ogni volta che le porte della Champions si chiudono e noi restiamo
fuori.
Eppure Superman
tutte queste storie non le faceva: ogni tanto si imbatteva nella Kryptonite, ma
poi passava…e nel fumetto successivo tornava a fare sfracelli…
Inter Dinamo Kiev 2-2
Ottobre 21, 2009
E’ incredibile come in questa competizione si riesca sistematicamente a sbagliare a 360° tutto quello che dei perfetti dilettanti possano sbagliare:
- ha sbagliato il Mou a chiudersi in difesa nelle dichiarazioni pre partita sostenendo che non era una partita decisiva. Cazzata enorme. Questa partita era STRA FONDAMENTALE e l’inattesa sconfitta del Barca ci avrebbe dato la possibilita' addirittura di vincere il girone, cosa prima di ieri impossibile. Abbiamo una rosa di Nazionali, di gente navigata che gioca a calcio da trent’anni. Ormai la favoletta del non caricare di inutili pressioni l’ambiente non la reggo piu', avrei preferito un approccio molto piu drastico del tipo “dobbiamo solamente vincere”. Posso immaginare che queste cose le abbia dette ai ragazzi in privato, ma sara' che sono ancora incazzato per ieri, pero' mi piacerebbe che prendesse in considerazione il fatto che una sua dichiarazione volta a sminuire l’importanza dell’incontro possa inconsciamente smorzare la grinta di un giocatore. Prendete il loro allenatore per esempio, la cui dichiarazione pre partita e' stata “questa e' la Champions e non il campionato. Il fatto abbiano fatto 5 goal a Genova non conta nulla. Possono perdere“. E aveva ragione
- ha sbagliato il Mou (anche se lo dico col senno di poi) a riproporre lo schema di Genova. Suazo, a prescindere dal fatto che sia una pippa arruginita da sei mesi di sostanziale inattivita', crea spazi in avanti. Giocare con una sola punta leggera e fuori forma in una partita in casa di Champions non e' una cosa saggia. Ammetto di avere una concezione del calcio molto Berlusconiana, ma l’Inter in casa deve attaccare
- ha sbagliato ieri sera il Capitano della Nazionale Brasiliana, ha sbagliato il nostro capitano che da oltre dieci anni e' indiscusso titolare della nazionale argentina, insomma gente di provata esperienza e tecnica ieri ha combinato cose inenarrabili che hanno causato due goal e quasi tre se Sheva non ci avesse graziato. Casualita' e sfiga va bene, ma queste cose perche' le facciamo sempre in Champions?
- ha sbagliato l’atteggiamento iniziale e l’approccio alla partita l’intera squadra. Tre partite su tre in Champions abbiamo avuto degli approcci alla partita vergognosi. Cosi' non se ne fa di strada. Questa squadra e' palese di come quando l’inerzia della partita e' a tuo favore sia devastante, e di come sia abominevole quando invece ti giri male. Inoltre, con eccezione del Genoa in cui la partita e' girata bene, tutte le squadre formate da grandi corridori che abbiamo affrontato ci hanno fatto un mazzo allucinante. Ieri questi correvano (in realta' secondo me almeno un paio li in mezzo erano molto forti, per esempio il numero 70) e noi si e' andati ovviamente in apnea.
- ha sbagliato la Societa' facendo una politica di prezzi assurdi e trovandosi nella condizione di giocare queste partite col terzo anello chiuso e meta' stadio restante vuoto. Inoltre se si fa un conteggio al netto delle migliaia di ragazzini che entrano gratis i numeri sono ancora piu impietosi.
- ha sbagliato il popolo nerazzuro, perche' capisco chi si e' indebitato per vedersi Inter Barcellona, ma per chi invece allo stadio ci va poco, il mini pass di due partite potevano anche prenderselo visto che di fatto ti facevano pagare una sola partita delle due cui hai diritto ad assistere. Ci meritiamo uno stadio da 50.000 spettatori ne son sempre piu convinto, e per quelle due partite all’anno che fai il tutto esaurito vorra' dire che qualcuno in piu se ne stara' a casa
- ho sbagliato io a non nascere in Ukraina. Ieri prima dell’inizio al Primo Arancio son passate due ucraine strepitose ed e' partito la standing ovation del settore. Almeno quello concedetemelo
21/10/2009
CHAMPIONS
I TOUCH MYSELF
Rimanendo alle nude cifre, la situazione e' questa: e' come se il ritorno del gironcino cominciasse con tutte le squadre appaiate, ma noi - primo problema - penalizzati di un punto. Il secondo problema e' che le prossime due partite le le abbiamo in trasferta. Il terzo problema e' che una di queste due partite si disputera' a Barcellona, ma non con l'Espanyol. Il quarto problema e' che, stando cosi' le cose, la partita di Kiev diventa decisivissima: la devi vincere perche' si', e nel contempo per non andare a Barcellona con l'acqua alla gola. Il quinto problema e' che, con le tre partite d'andata praticamente azzerate, il ritorno del gironcino diventera' un dentro-fuori dove non sara' piu' possibile fare grandi calcoli. Il sesto problema e' che non vinciamo in Europa da nove partite.
La situazione di classifica, paradossale, autorizza bicchieri mezzi pieni e bicchieri mezzi vuoti. Pero' mi sembra chiaro che la prossima partita (sara' d'accordo anche il Mou stavolta, spero) non ha alternative.
Detto questo, la squadra mi e' piaciuta per l'impegno con cui ha cercato di porre rimedio a una serataccia, spendendosi molto e senza riserve. Credo sia stata una delle peggiori prove difensive degli ultimi anni: la Dinamo ha segnato su due colpi di culo (un rimpallo e un autogol), ma sono le azioni dei (molti) gol che ha sbagliato a preoccupare di piu'. Genova non ci ha insegnato che all'inizio i gol e' meglio farli che prenderli: abbiamo ripetuto Kazan e non ci fa onore. Genova ci ha invece insegnato che l'albero di Natale e' un modulo da trasferta. Il terreno di San Siro sembra quello dei concorsi ippici (forse e' per quello che vinciamo 5-0 fuori). Non avevo Orociok, e meno male.
LA CANZONE DI MOURINHO 2009-2010
LA CANZONE DI MILITO