INTER-BARCELLONA 0-0

SCONTRO DI TITANI

Dopo aver assistito a partite di seconda fascia con le vecchie glorie del Milan dove Pippo Inzaghi segna sempre (anche in fuorigioco) e dove la Juve si lamenta per un torto arbitrale (e da quello si capisce subito che l'arbitro non e' italiano).. ed ai 2 gol di Cristiano Ronaldo su punizione (contro un portiere che aveva il sapone nei guanti)... STASERA si sono affrontate 2 grandi formazioni,di un girone fatte solo da squadre detentrici del titolo nazionale,come era una volta la Coppa dei Campioni...Il Barcellona ha dimostrato di essere l'equipe  piu' forte del mondo,e ,nonostante questo,ha subi'to molto il gioco dei nostri,soprattutto nel primo tempo,dove i nerazzurri hanno corso il doppio e mantenuto  per larga parte il possesso di palla...Purtroppo i numerosi errori dei guardalinee,soprattutto a nostro sfavore,hanno reso impossibile la realizzazione di qualsiasi rete...Io ho contato ben 5 fuorigioco inesistenti,a nostro sfavore,ed una azione,passata inosservata,nella quale ci trovavamo in attacco in vantaggio numerico,e improvvisamente Henry e' stato colto da fulmineo e (simulato) malore,costringendo Maicon ad un interruzione di gioco assolutamente ingiustificata.Sono piccoli particolari che messi insieme ti condizionano la partita. Non che il risultato fosse bugiardo,ma sarebbe stato piu' bello vedere qualche gol.....Quanto ad Ibra,ha fatto il solito Ibra...Quando vede le grandi orecchie della Coppa,sembra che non riesca ad essere cosi' incisivo,anche se il merito di tutto cio' e' da imputare ad un grandissimo Samuel,ed un Lucio in continua affermazione...La squadra ha giocato bene,e nel secondo tempo ha ridimensionato il lavoro di recupero  e ripartenza...Resta intatta la nostra fiducia verso una squadra che acquista sempre piu' identita',e che ,con l'arrivo di Cambiasso fara' quel salto di qualita' decisivo per la competizione europea.

Erody

Mourinho: "Una grandissima partita di calcio"

Mercoledi', 16 Settembre 2009 23:32:17
 

MILANO - Jose' Mourinho commenta la gara tra Inter e Barcellona ai microfoni di Rai Sport: 'Se l' aspetto migliore della serata e' il punto che abbiamo conquistato? No, la cosa migliore e' la mia squadra che ha dato una risposta molto positiva contro una squadra che e' campione d'Europa. La risposta della mia squadra e' stata fantastica, siamo stati compatti e se avessimo segnato avremmo potuto vincere la gara, come d'altronde avrebbero potuto  farlo i nostri avversari. e' stata una gara fatta di dettagli, scherzando potrei usare una parola che solitamente non mi piace usare, ma con Guardiola e' stata veramente una guerra, una guerra fisica e mentale. e' stata una grandissima partita di calcio, dal risultato si potrebbe pensare il contrario, ma non e' cosi', chi capisce di calcio ed e' in grado di analizzare la vera essenza della partita, potra' comprenderne l'importanza'.

L'Inter ha affrontato il Barcellona a viso aperto, con coraggio e senza chiudersi. Di questo ne e' convinto Jose' Mourinho: "Abbiamo unito tutti gli aspetti: ci siamo adattati difensivamente alle caratteristiche dei nostri avversari, abbiamo difeso meglio da un lato e abbiamo attaccato con piu' forza sull'altro dove il Barcellona e' piu' debole. La squadra ha fatto un lavoro difficile e l'ha fatto molto bene, inoltre bisogna ammettere che attaccare il Barcellona non e' facile perche' e' una squadra che pressa molto alto e crea difficolta' d'uscita pero' abbiamo avuto quelle tre, quattro, cinque possibilita' tra le quali il tiro in profondita' di Milito, quello di Stankovic o di Maicon che, se fossero andate a buon fine, ci avrebbero permesso di vincere. Obiettivamente il Barcellona ha avuto piu' occasioni di noi, ma loro hanno nove giocatori che giocano insieme ad occhi chiusi mentre noi ne abbiamo cinque che sanno appena il nome dei propri compagni".

"Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, bene nel secondo. - continua l'allenatore neazzurro-  Con un po' di fortuna avremmo potuto vincere, con un po' di sfortuna avremmo potuto perdere, ma non avremmo meritato ne di vincere ne' di perdere. Il risultato e' giusto, per noi e per loro, e un punto ed e' un punto importante perche' il girone e' veramente difficile. Sono molto contento della prestazione complessiva perche', anche  alivello statistico, si vede che l'Interha commesso solo 12 falli nell'intera gara con un solo giallo al minuto 90'. Questo vuol dire che abbiamo controllato posizionamente bene la gara, anche quando lo abbiamo fatto senza avere noi il controllo della palla. Avere il controllo del pallone e' sempre meglio, ma controllare il gioco anche senza palla e' una qualita'. Abbiamo talento, abbiamo mentalita', abbiamo gruppo, abbiamo una solidita' difensova. Ci mancano automatismi e lavoro insieme".

Alla vigilia del match, Mourinho aveva replicato a chi diceva che l'Inter avrebbe dovuto vincere obbligatoriamente la Champions League: "Non ho replicato a chi ha detto certe cose, ma a chi le ha scritte, in ogni caso ora occore vedere quello che succede. Ripeto, l'Inter e' in un girone difficile e serio, non c'e' mica lo Zurigo ma quattro squadre che sono campioni nazionali e, per questo, ogni punto conquistato e' un punto molto importante. Se chiudiamo il girone al secondo posto, abbiamo una sicurezza: non giocheremo contro il Barcellona".

In chiusura, l'allenatore nerazzurro racconta il suo incontro con Zlatan Ibrahimovic ('Mi ha fatto molto piacere vederlo, l'ho salutato prima e dopo la partita. Gli auguro tutto il bene possibile e sono molto felice del fatto che San Siro lo ha accolto bene e lo ha rispettato per 90'") prima di ribadire con poche parole il proprio concetto sul match: "Se al fischio finale ho tirato un sospiro di sollievo? No, se a dieci minuti dal 90' Santon avesse segnato, l'Inter avrebbe vinto".

Ufficio Stampa

 


 

 

 

 A muro!

Inter-Barcellona 0-0 (Champions League, 1° turno)

 

Prima di cadere in facili mugugni, provo ad immedesimarmi in un tifoso blaugrana: la mia squadra e' stata sicuramente padrona del gioco, e per quasi tutta la partita ha messo alle corde l’avversario. Ma non ha vinto.

Ne consegue che il tifoso nerazzurro dovrebbe essere almeno moderatamente soddisfatto. E infatti lo sono.

Siamo solo a meta' settembre; abbiamo cambiato meta' dei titolari e modo di giocare; avevamo contro i Campioni in carica con formazione confermata per circa 10/11. Cio' nonostante abbiamo “tenuto” bene, subendo –come era prevedibile-, ma mai sbracando ne' tatticamente ne' caratterialmente. Abbiamo cioe' eliminato i due difetti che in un recente passato ci hanno sempre castigato piu' dell’avversario di turno in se' stesso. Andiamo a rivederle le nostre recenti disavventure europee: una debacle tattica, una disattenzione del singolo, un provvedimento disciplinare subi'to…ed ecco che la gara prende una brutta piega che si rivelera' fatale. Almeno questo non e' accaduto e me ne compiaccio.

Certo, resta –pesante come i peperoni a cena-, il fatto che quella famosa svolta a livello di personalita' non c’e' stata nemmeno stavolta. Ragion per cui sappiamo sin da adesso che dovremo litigarci l’osso con le due dell’Est e che fra noi e quelle famose quattro che accedono alle semifinali c’e' ancora parecchia strada. Staremo a vedere.

A fine gara sorridevo pensando che se dovessimo giudicare l’opportunita' dello scambio di attaccanti avvenuto fra le due squadre da questa partita, non potremmo che bocciarlo: Ibra “cicca” maldestramente i pochi ritagli di pericolosita' che “il muro” formato da Lucio e Samuel gli concedono sottoporta; Eto’o non e' mai quella “testa di ponte” che permette all’Inter di salire e respirare. Forse, ad averli lasciati al loro posto, le cose sarebbero andate diversamente.

Giusto un veloce sguardo alla partita: 45’ bastano a Guardiola per capire in che tipo di serata si gioca. Credo che abbia immolato il primo tempo in nome del rispetto che nutre per Mourinho e per i giocatori dell’Inter. Ma non dev’essere stato difficile per lui (come per noi…) capire che non sarebbe uscito sconfitto dal Meazza. Per cui, alla ripresa, la musica e' cambiata: possesso palla quasi continuo, palleggio sopraffino, bassissima percentuale di errori, baricentro del gioco quasi sempre alla nostra tre-quarti… e per l’Inter non c’e' stato piu' niente da fare se non cercare di portare a casa un onorevole pareggio a reti bianche.

Il fatto e' che il Barça ci ha costretti a giocare un po’ come lo scorso anno. Solo che stavolta Ibrahimovic ce l’avevano loro, per cui l’effetto e' stato che noi non avevamo nessun gancio a cui aggrapparci per risalire e loro hanno mancato due/tre gol sottoporta. In questo contesto si e' poi aggiunto il fatto che Muntari e' venuto suo malgrado a trovarsi sempre in posizione troppo calda per i suoi mezzi. Non lo condanno ne' lo biasimo perche' sembra dare il massimo: e' solo che e' palesemente inadeguato per simili palcoscenici.

La giornata di scarsa vena di Motta e le forse non buone condizioni fisiche di Sneijder hanno finito per lasciare al solito volenteroso Zanetti il compito di barcamenarsi al cospetto del centrocampo piu' tosto d’Europa. Morale della favola:se abbiamo portato a casa lo 0-0, lo dobbiamo all’ottima organizzazione difensiva in generale e alle prestazioni-monstre del terzetto Lucio-Samuel-Chivu.

Ciascuno di noi, a fine partita si trova davanti ad un bivio.

Da una parte la pragmaticita' di aver ottenuto il massimo risultato ottenibile al termine di una gara decorosa al cospetto dei “numeri uno”.

Dall’altra, l’amara constatazione di essere ancora su un altro pianeta, pur avendo cambiato in meglio quasi meta' squadra.

Io mi incammino sulla mia, che tanto sapete qual e'.

Veleno61.

Inter Barcelona 0-0

Settembre 17, 2009

Avrei un mare di cose da dire, vediamo se riesco a sintetizzarle:

- in generale non sono tornato a casa soddisfatto. Il dire “non abbiamo perso” non puo' essere un’argomentazione sostenibile per autoconvincersi di aver fatto bene anche se l’Inter ha anche diversi motivi per sorridere. Avevo la speranza che a livello mentale in primis ma anche a livello tecnico fossimo gia' piu vicini a questo Barcellona ma cosi' non e' ancora stato e ci sara' da lavorare molto per limare, per quanto possibile, il gap. In certi frangenti loro han dato l’impressione di essere su un altro pianeta, in altri siam noi che abbiamo dato l’idea di non giocare. Ho purtroppo il dubbio che ieri non ce la si facesse proprio, vuoi per la testa che bloccava le gambe e vuoi proprio per le gambe che non adavano quanto avrebbero dovuto

- ancora una volta siamo entrati in campo impauriti. Inter MUFC dello sorso anno pronti via a Milano non abbiamo toccato un pallone per dieci minuti, Inter Barcelona dopo 10 minuti potevamo gia' esser sotto di due goal. E questo e' un problema di schieramento o di testa? L’Inter di 3 o 4 anni fa in campionato nei match che contavano scendeva in campo cosi', poi e' girata ed ora entrano in campo sapendo di essere l’Inter. In Champions ancora non e' cosi'. Col MUFC pero' era una gara da dentro fuori agli ottavi, ieri era la prima gara di Settembre del girone pertanto e' a mio avviso meno giustificabile il nostro atteggiamento

- Ibra, nostro indiscusso numero uno ha dato l’impressione di essere il punto debole di questo Barcellona. Questo e' molto indicativo dei valori tecnici in campo ieri sera.

- Unico rammarico tecnico che ho e' quello che mi piacerebbe rigiocare la partita con un Cambiasso che va a “mordere” in mezzo al campo un Messi o un Xavi tanto per dirne due. E in questo senso sono stracerto che a fine Novembre ci presenteremo in Spagna molto piu pericolsi

- ha invece il Mou ragione nel sottolineare quanto loro siano una squadra fatta e finita con un solo innesto mentre mezza nostra squadra non sappia nemmeno i nomi dei propri compagni di allenamento. Ha un po’ meno ragione quando sostiene che si poteva anche vincere…certo tutto puo' capitare nella vita, tra cui un rimpallo o un fuorigioco non fischiato piuttosto che un meteorite che cade sulla terra mentre sei sull’uno a zero, pero' ieri e' piu corretto dire che si e' guadagnato un punto

 

 

17/09/2009

ZERO A ZERO

Mi piace quando - avendo visto indubbiamente la stessa partita - emergono pareri tanto differenti. Non mi stupisco, anzi, un po' me ne compiaccio. Certe volte le partite sono difficili da giudicare: le guardiamo in preda alla febbre dell'evento, e magari le valutiamo in base a quello che ci aspettavamo, o temevamo, invece che secondo quanto e' realmente successo in campo. Sono partite trompe l'oeil, che ingannano l'occhio. Se poi finiscono in parita', e 0-0 in particolare, e' un fiorire di sfumature. Sono partite da bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, secondo le propensioni personali, e meno male che e' cosi': scusate la banalita', ma e' il bello del calcio.

Io, per esempio, che partita ho visto? Confermo: meglio loro. Con cio' mica dico che siamo una fetecchia di squadra, tutt'altro. Mi limito a osservare che oggi (anzi, ieri) loro sono un po' piu' avanti di noi: piu' squadra (lo si sapeva), piu' padroni della situazione. Per quanto mi riguarda, pesa in questo giudizio l'ipnotico ti-tic e ti-titoc del secondo tempo, un'esibizione di palleggio e possesso palla magari anche un po' fine a se stessa, per carita', ma alla quale per lunghi tratti ci e' toccato assistere senza mai riuscire a togliergliela, quella cazzo di palla. Hanno avuto occasioni migliori delle nostre, hanno dato complessivamente un'impressione migliore, hanno pareggiato in trasferta (quella che presumibilmente doveva essere per loro la peggior trasferta del girone), potevano anche avere un rigorino a favore: Quindi, serenamente: meglio. Non tanto, un pochino: ma meglio

Rispetto al post precedente, pero', giocando con le parole rendo merito anche all'Inter. Meglio loro, ma noi meglio. Meglio di cosa, o di come? Il riferimento esplicito e' alla partita in casa con il Manchester di qualche mese fa. Un riferimento omogeneo, non per periodo e stato di forma, ma per consistenza e peso specifico dell'avversaria. Una partita che fini' 0-0 come quella di stasera, ma che poteva finire 0-3. Due risultati uguali, ma due partite profondamente diverse. Giocate da due Inter profondamente diverse, e quella di quest'anno sembra proprio un'Inter migliore. Ho visto una squadra che nel primo quarto d'ora ha rischiato il tracollo, ma poi  ha rialzato la testa e se l'e' giocata, e non ha mai perso la trebisonda in corso d'opera. In fondo, a parte la fisiologica quota di occasioni (minchia, era il Barça, mica il Crotone), non e' che i blaugrana ci hanno preso a pallate, no? Non mi e' piaciuto il centrocampo (e di conseguenza ha sofferto l'attacco), ma la difesa si', parecchio. E non credo che la nostra difesa sia piaciuta granche' a quelli del Barça, per dire.

E poi teniamo conto che, paradossalmente, questa era una delle partite meno importanti nell'economia del girone (che si decidera' nelle due trasferte russo/ucraine). E poi, soprattutto, teniamo conto che ieri era il 16 settembre, e che l'Inter e' una squadra che contro la corazzata Barcellona (cosi' come contro chiunque) schiera 5 giocatori nuovi su 11. Ne sono convinto: non possiamo che crescere, e la base e' gia' buonissima. La storia recente, e in particolare la breve storia mourignana, ci insegna che l'Inter a meta' settembre non e' ancora ne' carne ne' pesce. Se il buongiorno si vede dal mattino, ci attende un futuro - diciamo cosi' - simpatico.

Settembre 17, 2009 @ 11:41

Nulla di fatto: Inter - Barca 0-0

 

Tanti spunti tanti motivi di interesse, ma alla fine e' 0-0.

Ora, e' possibile parlare del risutlato, che e' uno 0-0 , oppure si puo’ parlare di cio’ che espresso in campo, di come si e' visto la partita, ed e' qui che le opinioni sono le piu' varie  e incredibili.

Partiamo da un presupposto.

Nell’era del calcio pulito, l’Inter ha dominato in Italia , ma non e' mai riuscita non tanto a vincere , che e' un ossesione di altri , non la nostra, ma comunque a dimostrarsi al pari delle strapotenze europee.

Ieri si e' continuato a creare allarme , sempre dai nostri amici media… ho visto la replica della partita su mediaset premium con Piccinini e Serena, e sarebbe bello che tutti gli interisti boicottassero questo servizio, non e' possibile che uno debba pagare un servizio che ad ogni occasione si mostra sempre velatamente antiinterista; Piccinini parlava di dozzine e dozzine di occasioni per il Barca nel secondo tempo, proprio mentre sotto passava in sovraimpressione il dato: tiri in porta 3 contro 3, possesso palla 62% in favore del Barcellona.

Ovviamente non ammettere che il Barcellona e' superiore a noi, sarebbe negare l’evidenza, cosa che non e' tipica interista ma di altra tipologia di tifosi.

Detto questo pero’ mi vengono da fare 2 considerazioni,

  • tralasciando come premesso il risultato, per quanto riguarda questa tornata di Champions ho visto 3 squadre italiane subire il gioco avversario, Juventus Milan ed Inter , con una piccola differenza tra le 3, che una aveva di fronte la squadra piu' forte del mondo che si affacciava nella nostra meta campo con Henry , Messi ed Ibrahimovic, le altre due con semisconosciuti giocatori francesi.

  • nelle 3 partite che hanno coinvolto le italiane Buffon e Storari sono stati i migliori in campo, mentre Julio Cesar non ha fatto un intervento…

Tutto questo solo per rispondere a quanto sentito in giro…

Ma torniamo a noi, la partita ci permetteva di giocare alla pari col Barca senza assilli e seghe mentali, in realta' per 45 minuti lo abbiamo anche fatto, e per una porzione di questi 45 minuti abbiamo anche creato e impaurito il Barca, per il resto, nel secondo tempo, abbiamo subito il gioco degli spagnoli.

Non ci sono pero’ state lezioni, abbiamo retto bene, che loro sono i piu' forti in questo lo si sapeva “loro sono una scuola noi ancora no” (Mourinho) ma soprattutto, vi era l’impressione a differenza di altre volte , che avremmo comunque retto e controllato la partita.

Ci si aspetta sicuramente di piu' dall’Inter non Ibra dipendente, ma l’inizio e' molto buono, straordinaria la capacita' dei nostri centrali di restare concentrati e reattivi per 90 minuti interi, se per Samuel non c’erano dubbi, sorprendente la prestazione di Lucio secondo me migliore in campo.

Parlando dei singoli, Milito sembrava come al primo giorno di scuola, ma ha comunque lavorato molto per la squadra cosi’ come Eto’o , chi sembrava fuori luogo e fuori ruolo e' stato il solo Muntari, apparso oltre che statico molto impreciso. Maicon molto limitato dal trio delle meraviglie del Barca, le sue incursioni si sono limitate al minimo sindacale, anche se in una di queste gli si e' fischiato un fuorigioco inesistente che lo vedeva solo davanti a Valdes.

Il verdetto insomma e'… rimandati…. ne' promossi ne' bocciati, ma rimandati con la consapevolezza che manca ancora poco, molto ma molto poco.

 

La perentoria vittoria di sabato sera non ha chiarito la reale forza dell’Inter. Sembra una affermazione di falsa modestia alla quale bisogna dare un senso. La prima giornata sembrava aver dato segnali inversi: Milan in ripresa e Inter in rodaggio. Un giudizio avventato, frutto della necessita' dei media di celebrare il ritorno dei rossoneri e la crisi dell’Inter. L’Inter pero' non ha spazzato via tutti i dubbi perche' le due partite hanno evidenziato quali saranno le difficolta' dei nerazzurri nel prossimo futuro. A difesa avversaria schierata l’Inter avra' la necessita' di non intestardirsi con le percussioni centrali come e' avvenuto col Bari.  Le due punte dovranno impegnarsi ad allargare le difese per favorire gli inserimenti dei centrocampisti. La spiegazione della volonta' di Mou di trattenere Mancini sta nel non volersi privare della possibilita' di schierare talvolta anche uno capace di saltare l’uomo quando ve ne sara' la necessita' tattica. L’Inter giochera' meglio con squadre che cercano di fare gioco. Le progressioni di Maicon, i rilanci di Lucio e i piedi buoni del centrocampo faranno la differenza. Il Milan, al momento non e' una squadra. I due centrali tanto osannati dopo Siena, nel derby hanno dimostrato di non saper contrastare un attacco a due punte vere. I tanto ricordati primi 20 minuti del Milan hanno dimostrato che la squadra ha una autonomia molto limitata e se i rossoneri avessero giocato come dice Berlusconi non ci sarebbero state nemmeno quelle poche occasioni che hanno avuto in avvio.

Il derby ha detto anche che Lippi lavora per la Juve. Pirlo, Gattuso, Ambrosini sono cotti gia' alla seconda giornata. Ignorare Motta e' un’offesa al buon senso. In una intervista ha detto di non voler “ampliare agli oriudi”. Una affermazione che potrebbe sembrare razzista se non fosse semplicemente stupida. Motta  ha antenati italiani, Amauri  ha la moglie che ha parenti italiani. Chi vi pare abbia piu' italianita' ? E poi siamo sicuri di aver piu' bisogno di Amauri che di Motta. Abbiamo Gilardino, Quagliarella, Pazzini, Floccari, Iaquinta e forse ancora Toni . Vi sembrano pochi? Motta riempirebbe il vuoto di Perrotta e potrebbe essere un’alternativa a De Rossi o Pirlo con meno problemi di coesistenza. Invece convoca Marchisio uscito malconcio a Roma. Io comincio a dubitare della buona fede di Lippi non perche' non convoca Cassano ( follia pura) ma perche' mi ricordo quando convocava in nazionale i giocatori per i quali era procuratore il figlio. Blasi su tutti. Non e' quindi del tutto nuovo ai conflitti d’interesse il prossimo dirigente Juventino…vedrete !!

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a cura di Andrea


La sfida che tutti aspettavano e' passata ed ha fatto molto meno rumore di quel che ci aspettava. Inter-Barcellona doveva essere spettacolo allo stato puro, cosi' non e' stato, ma non per demerito delle due avversarie. Mettiamo in chiaro subito una cosa: il Barcellona e' piu' forte di noi. Sento tanto parlare su questa ipotetica sfida di potenza tra noi e loro, ma la cosa mi sembra senza senso. Noi siamo i Campioni d'Italia, loro i campioni di tutto il resto, hanno una squadra collaudata che ha aggiunto un pezzo da novanta come Ibra nelle proprie fila. Logico che sono piu' forti, ma non per questo noi siamo delle mezze calzette. Il primo tempo di ieri sera e' stato equilibratissimo, loro hanno avuto occasioni migliori, ma noi ce la siamo giocata ed abbiamo costruito molto, soprattutto grazie ad un pressing che partiva alto e non lasciava respiro ai palleggiatori del centrocampo blaugrana. La ripresa invece e' stata tutta loro, perche' noi un po' eravamo stanchi, un po' perche' loro avevano trovato un assetto migliore rispetto a quello della prima frazione di gara, un po' perche' loro sono il Barcellona. Hanno un possesso palla inconcepibile, perfetto, al limite della concezione calcistica. Se glielo lasci fare loro possono passarsela continuativamente anche per gi interi novanta minuti, senza sbagliare nulla. La nostra qualita' e' stata quella di rimanere uniti, squadra, anche nella sofferenza dei loro attacchi, di stare bassi tutti per cercare poi in qualche modo di ripartire con Eto'o (un po' annebbiato ieri) e Milito (ce l'ha messa tutta). Inoltre un enorme elogio lo merita la difesa: insormontabile, un muro impenetrabile per Messi&Co. Samuel e' colui che spicca di piu', non ha sbagliato mai niente ed e' stato perfetto sempre. Non da meno al suo fianco Lucio, vero tassello mancante nel nostro reparto difensivo gia' fortissimo nelle scorse stagioni. Maicon e' riuscito finalmente a difensere bene; Chivu, a tratti in difficolta', ha comunque retto l'urto del duo Messi-Dani Alves, un vero treno. M'e' piaciuto molto anche Snejder, pericoloso con i tiri da fuori, varie volte pericoloso con i suoi tocchi in profondita' ma soprattutto pronto a sacrificarsi anche dietro, giocando per gran parte della ripresa nella nostra meta' campo piuttosto che nella loro. Uno zero a zero che comunque ci deve rincuorare, perche' non abbiamo avuto timore reverenziale, ma siamo stati umili. I ragazzi ed Jose' sapevano che loro erano piu' forti e si sono comportati di conseguenza. Noi siamo una bella squadra, tosta, sicuramente la migliore in Italia, non ancora in Europa, perche' per fare bene nel Continente servono automatismi ben oliati e manovre veloci e fluenti, cose che a noi ancora mancano poiche' tutto il reparto offensivo e' nuovo. Guardate la difesa: solo Lucio e' nuovo ed e' riuscito ad inserirsi benissimo sin da subito. In attacco sono tutti nuovi, da Eto'o e Milito a Snejder. Nel momento in cui questi tre troveranno le misure esatte dovranno ereggere anche gli avversari un muro, sperando che regga almeno la meta' di quello nostro di ieri sera.

 

 

 

 

 

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