Dopo aver assistito a partite di seconda
fascia con le vecchie glorie del Milan dove Pippo Inzaghi segna sempre (anche in
fuorigioco) e dove la Juve si lamenta per un torto arbitrale (e da quello si
capisce subito che l'arbitro non e' italiano).. ed ai 2 gol di Cristiano Ronaldo
su punizione (contro un portiere che aveva il sapone nei guanti)... STASERA si
sono affrontate 2 grandi formazioni,di un girone fatte solo da squadre
detentrici del titolo nazionale,come era una volta la Coppa dei Campioni...Il
Barcellona ha dimostrato di essere l'equipe piu' forte del mondo,e
,nonostante questo,ha subi'to molto il gioco dei nostri,soprattutto nel primo
tempo,dove i nerazzurri hanno corso il doppio e mantenuto per larga parte
il possesso di palla...Purtroppo i numerosi errori dei guardalinee,soprattutto a
nostro sfavore,hanno reso impossibile la realizzazione di qualsiasi rete...Io ho
contato ben 5 fuorigioco inesistenti,a nostro sfavore,ed una azione,passata
inosservata,nella quale ci trovavamo in attacco in vantaggio numerico,e
improvvisamente Henry e' stato colto da fulmineo e (simulato)
malore,costringendo Maicon ad un interruzione di gioco assolutamente
ingiustificata.Sono piccoli particolari che messi insieme ti condizionano la
partita. Non che il risultato fosse bugiardo,ma sarebbe stato piu' bello vedere
qualche gol.....Quanto ad Ibra,ha fatto il solito Ibra...Quando vede le grandi
orecchie della Coppa,sembra che non riesca ad essere cosi' incisivo,anche se il
merito di tutto cio' e' da imputare ad un grandissimo Samuel,ed un Lucio in
continua affermazione...La squadra ha giocato bene,e nel secondo tempo ha
ridimensionato il lavoro di recupero e ripartenza...Resta intatta la
nostra fiducia verso una squadra che acquista sempre piu' identita',e che ,con
l'arrivo di Cambiasso fara' quel salto di qualita' decisivo per la competizione
europea.
Erody
Mourinho:
"Una grandissima partita di calcio"
Mercoledi', 16 Settembre 2009 23:32:17
MILANO - Jose' Mourinho commenta la gara tra Inter e
Barcellona ai microfoni di Rai Sport: 'Se l' aspetto migliore della serata e'
il punto che abbiamo conquistato? No, la cosa migliore e' la mia squadra che ha
dato una risposta molto positiva contro una squadra che e' campione d'Europa.
La risposta della mia squadra e' stata fantastica, siamo stati compatti e se
avessimo segnato avremmo potuto vincere la gara, come d'altronde avrebbero
potuto farlo i nostri avversari. e' stata una gara fatta di dettagli,
scherzando potrei usare una parola che solitamente non mi piace usare, ma con
Guardiola e' stata veramente una guerra, una guerra fisica e mentale. e' stata
una grandissima partita di calcio, dal risultato si potrebbe pensare il
contrario, ma non e' cosi', chi capisce di calcio ed e' in grado di analizzare
la vera essenza della partita, potra' comprenderne l'importanza'.
L'Inter ha affrontato il Barcellona a viso aperto, con coraggio e senza
chiudersi. Di questo ne e' convinto Jose' Mourinho: "Abbiamo unito tutti gli
aspetti: ci siamo adattati difensivamente alle caratteristiche dei nostri
avversari, abbiamo difeso meglio da un lato e abbiamo attaccato con piu' forza
sull'altro dove il Barcellona e' piu' debole. La squadra ha fatto un lavoro
difficile e l'ha fatto molto bene, inoltre bisogna ammettere che attaccare il
Barcellona non e' facile perche' e' una squadra che pressa molto alto e crea
difficolta' d'uscita pero' abbiamo avuto quelle tre, quattro, cinque
possibilita' tra le quali il tiro in profondita' di Milito, quello di Stankovic
o di Maicon che, se fossero andate a buon fine, ci avrebbero permesso di
vincere. Obiettivamente il Barcellona ha avuto piu' occasioni di noi, ma loro
hanno nove giocatori che giocano insieme ad occhi chiusi mentre noi ne abbiamo
cinque che sanno appena il nome dei propri compagni".
"Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, bene nel secondo. - continua
l'allenatore neazzurro- Con un po' di fortuna avremmo potuto vincere, con un
po' di sfortuna avremmo potuto perdere, ma non avremmo meritato ne di vincere
ne' di perdere. Il risultato e' giusto, per noi e per loro, e un punto ed e' un
punto importante perche' il girone e' veramente difficile. Sono molto contento
della prestazione complessiva perche', anche alivello statistico, si vede che
l'Interha commesso solo 12 falli nell'intera gara con un solo giallo al minuto
90'. Questo vuol dire che abbiamo controllato posizionamente bene la gara,
anche quando lo abbiamo fatto senza avere noi il controllo della palla. Avere
il controllo del pallone e' sempre meglio, ma controllare il gioco anche senza
palla e' una qualita'. Abbiamo talento, abbiamo mentalita', abbiamo gruppo,
abbiamo una solidita' difensova. Ci mancano automatismi e lavoro insieme".
Alla vigilia del match, Mourinho aveva replicato a chi diceva che l'Inter
avrebbe dovuto vincere obbligatoriamente la Champions League: "Non ho replicato
a chi ha detto certe cose, ma a chi le ha scritte, in ogni caso ora occore
vedere quello che succede. Ripeto, l'Inter e' in un girone difficile e serio,
non c'e' mica lo Zurigo ma quattro squadre che sono campioni nazionali e, per
questo, ogni punto conquistato e' un punto molto importante. Se chiudiamo il
girone al secondo posto, abbiamo una sicurezza: non giocheremo contro il
Barcellona".
In chiusura, l'allenatore nerazzurro racconta il suo incontro con Zlatan
Ibrahimovic ('Mi ha fatto molto piacere vederlo, l'ho salutato prima e dopo la
partita. Gli auguro tutto il bene possibile e sono molto felice del fatto che
San Siro lo ha accolto bene e lo ha rispettato per 90'") prima di ribadire con
poche parole il proprio concetto sul match: "Se al fischio finale ho tirato un
sospiro di sollievo? No, se a dieci minuti dal 90' Santon avesse segnato,
l'Inter avrebbe vinto".
Prima di cadere in facili mugugni, provo ad immedesimarmi in un
tifoso blaugrana: la mia squadra e' stata sicuramente padrona del gioco, e per
quasi tutta la partita ha messo alle corde l’avversario. Ma non ha vinto.
Ne consegue che il tifoso nerazzurro dovrebbe essere almeno
moderatamente soddisfatto. E infatti lo sono.
Siamo solo a meta' settembre; abbiamo cambiato meta' dei titolari
e modo di giocare; avevamo contro i Campioni in carica con formazione confermata
per circa 10/11. Cio' nonostante abbiamo “tenuto” bene, subendo –come era
prevedibile-, ma mai sbracando ne' tatticamente ne' caratterialmente. Abbiamo
cioe' eliminato i due difetti che in un recente passato ci hanno sempre
castigato piu' dell’avversario di turno in se' stesso. Andiamo a rivederle le
nostre recenti disavventure europee: una debacle tattica, una disattenzione del
singolo, un provvedimento disciplinare subi'to…ed ecco che la gara prende una
brutta piega che si rivelera' fatale. Almeno questo non e' accaduto e me ne
compiaccio.
Certo, resta –pesante come i peperoni a cena-, il fatto che
quella famosa svolta a livello di personalita' non c’e' stata nemmeno stavolta.
Ragion per cui sappiamo sin da adesso che dovremo litigarci l’osso con le due
dell’Est e che fra noi e quelle famose quattro che accedono alle semifinali c’e'
ancora parecchia strada. Staremo a vedere.
A fine gara sorridevo pensando che se dovessimo giudicare
l’opportunita' dello scambio di attaccanti avvenuto fra le due squadre da questa
partita, non potremmo che bocciarlo: Ibra “cicca” maldestramente i pochi ritagli
di pericolosita' che “il muro” formato da Lucio e Samuel gli concedono
sottoporta; Eto’o non e' mai quella “testa di ponte” che permette all’Inter di
salire e respirare. Forse, ad averli lasciati al loro posto, le cose sarebbero
andate diversamente.
Giusto un veloce sguardo alla partita: 45’ bastano a Guardiola
per capire in che tipo di serata si gioca. Credo che abbia immolato il primo
tempo in nome del rispetto che nutre per Mourinho e per i giocatori dell’Inter.
Ma non dev’essere stato difficile per lui (come per noi…) capire che non sarebbe
uscito sconfitto dal Meazza. Per cui, alla ripresa, la musica e' cambiata:
possesso palla quasi continuo, palleggio sopraffino, bassissima percentuale di
errori, baricentro del gioco quasi sempre alla nostra tre-quarti… e per l’Inter
non c’e' stato piu' niente da fare se non cercare di portare a casa un onorevole
pareggio a reti bianche.
Il fatto e' che il Barça ci ha costretti a giocare un po’ come lo
scorso anno. Solo che stavolta Ibrahimovic ce l’avevano loro, per cui l’effetto
e' stato che noi non avevamo nessun gancio a cui aggrapparci per risalire e loro
hanno mancato due/tre gol sottoporta. In questo contesto si e' poi aggiunto il
fatto che Muntari e' venuto suo malgrado a trovarsi sempre in posizione troppo
calda per i suoi mezzi. Non lo condanno ne' lo biasimo perche' sembra dare il
massimo: e' solo che e' palesemente inadeguato per simili palcoscenici.
La giornata di scarsa vena di Motta e le forse non buone
condizioni fisiche di Sneijder hanno finito per lasciare al solito volenteroso
Zanetti il compito di barcamenarsi al cospetto del centrocampo piu' tosto
d’Europa. Morale della favola:se abbiamo portato a casa lo 0-0, lo dobbiamo
all’ottima organizzazione difensiva in generale e alle prestazioni-monstre del
terzetto Lucio-Samuel-Chivu.
Ciascuno di noi, a fine partita si trova davanti ad un bivio.
Da una parte la pragmaticita' di aver ottenuto il massimo
risultato ottenibile al termine di una gara decorosa al cospetto dei “numeri
uno”.
Dall’altra, l’amara constatazione di essere ancora su un altro
pianeta, pur avendo cambiato in meglio quasi meta' squadra.
Io mi incammino sulla mia, che tanto sapete qual e'.
Avrei un mare di cose da
dire, vediamo se riesco a
sintetizzarle:
- in generale non sono
tornato a casa soddisfatto.
Il dire “non abbiamo perso”
non puo' essere
un’argomentazione
sostenibile per
autoconvincersi di aver
fatto bene anche se l’Inter
ha anche diversi motivi per
sorridere. Avevo la speranza
che a livello mentale in
primis ma anche a livello
tecnico fossimo gia' piu
vicini a questo Barcellona
ma cosi' non e' ancora stato
e ci sara' da lavorare molto
per limare, per quanto
possibile, il gap. In certi
frangenti loro han dato
l’impressione di essere su
un altro pianeta, in altri
siam noi che abbiamo dato
l’idea di non giocare. Ho
purtroppo il dubbio che ieri
non ce la si facesse
proprio, vuoi per la testa
che bloccava le gambe e vuoi
proprio per le gambe che non
adavano quanto avrebbero
dovuto
- ancora una volta siamo
entrati in campo impauriti.
Inter MUFC dello sorso anno
pronti via a Milano non
abbiamo toccato un pallone
per dieci minuti, Inter
Barcelona dopo 10 minuti
potevamo gia' esser sotto di
due goal. E questo e' un
problema di schieramento o
di testa? L’Inter di 3 o 4
anni fa in campionato nei
match che contavano scendeva
in campo cosi', poi e'
girata ed ora entrano in
campo sapendo di essere
l’Inter. In Champions ancora
non e' cosi'. Col MUFC pero'
era una gara da dentro fuori
agli ottavi, ieri era la
prima gara di Settembre del
girone pertanto e' a mio
avviso meno giustificabile
il nostro atteggiamento
- Ibra, nostro indiscusso
numero uno ha dato
l’impressione di essere il
punto debole di questo
Barcellona. Questo e' molto
indicativo dei valori
tecnici in campo ieri sera.
- Unico rammarico tecnico
che ho e' quello che mi
piacerebbe rigiocare la
partita con un Cambiasso che
va a “mordere” in mezzo al
campo un Messi o un Xavi
tanto per dirne due. E in
questo senso sono stracerto
che a fine Novembre ci
presenteremo in Spagna molto
piu pericolsi
- ha invece il Mou ragione
nel sottolineare quanto loro
siano una squadra fatta e
finita con un solo innesto
mentre mezza nostra squadra
non sappia nemmeno i nomi
dei propri compagni di
allenamento. Ha un po’ meno
ragione quando sostiene che
si poteva anche
vincere…certo tutto puo'
capitare nella vita, tra cui
un rimpallo o un fuorigioco
non fischiato piuttosto che
un meteorite che cade sulla
terra mentre sei sull’uno a
zero, pero' ieri e' piu
corretto dire che si e'
guadagnato un punto
17/09/2009
ZERO
A
ZERO
Mi
piace
quando
-
avendo
visto
indubbiamente
la
stessa
partita
-
emergono
pareri
tanto
differenti.
Non
mi
stupisco,
anzi,
un
po'
me
ne
compiaccio.
Certe
volte
le
partite
sono
difficili
da
giudicare:
le
guardiamo
in
preda
alla
febbre
dell'evento,
e
magari
le
valutiamo
in
base
a
quello
che
ci
aspettavamo,
o
temevamo,
invece
che
secondo
quanto
e'
realmente
successo
in
campo.
Sono
partite
trompe
l'oeil,
che
ingannano
l'occhio.
Se
poi
finiscono
in
parita',
e
0-0
in
particolare,
e'
un
fiorire
di
sfumature.
Sono
partite
da
bicchiere
mezzo
vuoto
o
mezzo
pieno,
secondo
le
propensioni
personali,
e
meno
male
che
e'
cosi':
scusate
la
banalita',
ma
e'
il
bello
del
calcio.
Io,
per
esempio,
che
partita
ho
visto?
Confermo:
meglio
loro.
Con
cio'
mica
dico
che
siamo
una
fetecchia
di
squadra,
tutt'altro.
Mi
limito
a
osservare
che
oggi
(anzi,
ieri)
loro
sono
un
po'
piu'
avanti
di
noi:
piu'
squadra
(lo
si
sapeva),
piu'
padroni
della
situazione.
Per
quanto
mi
riguarda,
pesa
in
questo
giudizio
l'ipnotico
ti-tic
e
ti-titoc
del
secondo
tempo,
un'esibizione
di
palleggio
e
possesso
palla
magari
anche
un
po'
fine
a se
stessa,
per
carita',
ma
alla
quale
per
lunghi
tratti
ci
e'
toccato
assistere
senza
mai
riuscire
a
togliergliela,
quella
cazzo
di
palla.
Hanno
avuto
occasioni
migliori
delle
nostre,
hanno
dato
complessivamente
un'impressione
migliore,
hanno
pareggiato
in
trasferta
(quella
che
presumibilmente
doveva
essere
per
loro
la
peggior
trasferta
del
girone),
potevano
anche
avere
un
rigorino
a
favore:
Quindi,
serenamente:
meglio.
Non
tanto,
un
pochino:
ma
meglio
Rispetto
al
post
precedente,
pero',
giocando
con
le
parole
rendo
merito
anche
all'Inter.
Meglio
loro,
ma
noi
meglio.
Meglio
di
cosa,
o di
come?
Il
riferimento
esplicito
e'
alla
partita
in
casa
con
il
Manchester
di
qualche
mese
fa.
Un
riferimento
omogeneo,
non
per
periodo
e
stato
di
forma,
ma
per
consistenza
e
peso
specifico
dell'avversaria.
Una
partita
che
fini'
0-0
come
quella
di
stasera,
ma
che
poteva
finire
0-3.
Due
risultati
uguali,
ma
due
partite
profondamente
diverse.
Giocate
da
due
Inter
profondamente
diverse,
e
quella
di
quest'anno
sembra
proprio
un'Inter
migliore.
Ho
visto
una
squadra
che
nel
primo
quarto
d'ora
ha
rischiato
il
tracollo,
ma
poi
ha
rialzato
la
testa
e se
l'e'
giocata,
e
non
ha
mai
perso
la
trebisonda
in
corso
d'opera.
In
fondo,
a
parte
la
fisiologica
quota
di
occasioni
(minchia,
era
il
Barça,
mica
il
Crotone),
non
e'
che
i
blaugrana
ci
hanno
preso
a
pallate,
no?
Non
mi
e'
piaciuto
il
centrocampo
(e
di
conseguenza
ha
sofferto
l'attacco),
ma
la
difesa
si',
parecchio.
E
non
credo
che
la
nostra
difesa
sia
piaciuta
granche'
a
quelli
del
Barça,
per
dire.
E
poi
teniamo
conto
che,
paradossalmente,
questa
era
una
delle
partite
meno
importanti
nell'economia
del
girone
(che
si
decidera'
nelle
due
trasferte
russo/ucraine).
E
poi,
soprattutto,
teniamo
conto
che
ieri
era
il
16
settembre,
e
che
l'Inter
e'
una
squadra
che
contro
la
corazzata
Barcellona
(cosi'
come
contro
chiunque)
schiera
5
giocatori
nuovi
su
11.
Ne
sono
convinto:
non
possiamo
che
crescere,
e la
base
e'
gia'
buonissima.
La
storia
recente,
e in
particolare
la
breve
storia
mourignana,
ci
insegna
che
l'Inter
a
meta'
settembre
non
e'
ancora
ne'
carne
ne'
pesce.
Se
il
buongiorno
si
vede
dal
mattino,
ci
attende
un
futuro
-
diciamo
cosi'
-
simpatico.
Tanti spunti tanti motivi
di interesse, ma alla fine e' 0-0.
Ora, e' possibile parlare
del risutlato, che e' uno 0-0 , oppure si puo’ parlare di cio’ che espresso in
campo, di come si e' visto la partita, ed e' qui che le opinioni sono le piu'
varie e incredibili.
Partiamo da un
presupposto.
Nell’era del calcio
pulito, l’Inter ha dominato in Italia , ma non e' mai riuscita non tanto a
vincere , che e' un ossesione di altri , non la nostra, ma comunque a
dimostrarsi al pari delle strapotenze europee.
Ieri si e' continuato a
creare allarme , sempre dai nostri amici media… ho visto la replica della
partita su mediaset premium con Piccinini e Serena, e sarebbe bello che tutti
gli interisti boicottassero questo servizio, non e' possibile che uno debba
pagare un servizio che ad ogni occasione si mostra sempre velatamente
antiinterista; Piccinini parlava di dozzine e dozzine di occasioni per il
Barca nel secondo tempo, proprio mentre sotto passava in sovraimpressione il
dato: tiri in porta 3 contro 3, possesso palla 62% in favore del Barcellona.
Ovviamente non ammettere
che il Barcellona e' superiore a noi, sarebbe negare l’evidenza, cosa che non
e' tipica interista ma di altra tipologia di tifosi.
Detto questo pero’ mi
vengono da fare 2 considerazioni,
tralasciando come
premesso il risultato, per quanto riguarda questa tornata di Champions ho
visto 3 squadre italiane subire il gioco avversario, Juventus Milan ed Inter
, con una piccola differenza tra le 3, che una aveva di fronte la squadra
piu' forte del mondo che si affacciava nella nostra meta campo con Henry ,
Messi ed Ibrahimovic, le altre due con semisconosciuti giocatori francesi.
nelle 3 partite che hanno
coinvolto le italiane Buffon e Storari sono stati i migliori in campo, mentre
Julio Cesar non ha fatto un intervento…
Tutto questo solo per
rispondere a quanto sentito in giro…
Ma torniamo a noi, la
partita ci permetteva di giocare alla pari col Barca senza assilli e seghe
mentali, in realta' per 45 minuti lo abbiamo anche fatto, e per una porzione
di questi 45 minuti abbiamo anche creato e impaurito il Barca, per il resto,
nel secondo tempo, abbiamo subito il gioco degli spagnoli.
Non ci sono pero’ state
lezioni, abbiamo retto bene, che loro sono i piu' forti in questo lo si sapeva
“loro sono una scuola noi ancora no” (Mourinho) ma
soprattutto, vi era l’impressione a differenza di altre volte , che avremmo
comunque retto e controllato la partita.
Ci si aspetta sicuramente
di piu' dall’Inter non Ibra dipendente, ma l’inizio e' molto buono,
straordinaria la capacita' dei nostri centrali di restare concentrati e
reattivi per 90 minuti interi, se per Samuel non c’erano dubbi, sorprendente
la prestazione di Lucio secondo me migliore in campo.
Parlando dei singoli,
Milito sembrava come al primo giorno di scuola, ma ha
comunque lavorato molto per la squadra cosi’ come Eto’o , chi
sembrava fuori luogo e fuori ruolo e' stato il solo Muntari, apparso oltre che
statico molto impreciso. Maicon molto limitato dal trio delle meraviglie del
Barca, le sue incursioni si sono limitate al minimo sindacale, anche se in una
di queste gli si e' fischiato un fuorigioco inesistente che lo vedeva solo
davanti a Valdes.
Il verdetto insomma e'…
rimandati…. ne' promossi ne' bocciati, ma rimandati con la consapevolezza che
manca ancora poco, molto ma molto poco.
La perentoria vittoria di sabato sera non ha chiarito la reale forza dell’Inter. Sembra una affermazione di falsa modestia alla quale bisogna dare un senso. La prima giornata sembrava aver dato segnali inversi: Milan in ripresa e Inter in rodaggio. Un giudizio avventato, frutto della necessita' dei media di celebrare il ritorno dei rossoneri e la crisi dell’Inter. L’Inter pero' non ha spazzato via tutti i dubbi perche' le due partite hanno evidenziato quali saranno le difficolta' dei nerazzurri nel prossimo futuro. A difesa avversaria schierata l’Inter avra' la necessita' di non intestardirsi con le percussioni centrali come e' avvenuto col Bari. Le due punte dovranno impegnarsi ad allargare le difese per favorire gli inserimenti dei centrocampisti. La spiegazione della volonta' di Mou di trattenere Mancini sta nel non volersi privare della possibilita' di schierare talvolta anche uno capace di saltare l’uomo quando ve ne sara' la necessita' tattica. L’Inter giochera' meglio con squadre che cercano di fare gioco. Le progressioni di Maicon, i rilanci di Lucio e i piedi buoni del centrocampo faranno la differenza. Il Milan, al momento non e' una squadra. I due centrali tanto osannati dopo Siena, nel derby hanno dimostrato di non saper contrastare un attacco a due punte vere. I tanto ricordati primi 20 minuti del Milan hanno dimostrato che la squadra ha una autonomia molto limitata e se i rossoneri avessero giocato come dice Berlusconi non ci sarebbero state nemmeno quelle poche occasioni che hanno avuto in avvio.
Il derby ha detto anche che Lippi lavora per la Juve. Pirlo, Gattuso, Ambrosini sono cotti gia' alla seconda giornata. Ignorare Motta e' un’offesa al buon senso. In una intervista ha detto di non voler “ampliare agli oriudi”. Una affermazione che potrebbe sembrare razzista se non fosse semplicemente stupida. Motta ha antenati italiani, Amauri ha la moglie che ha parenti italiani. Chi vi pare abbia piu' italianita' ? E poi siamo sicuri di aver piu' bisogno di Amauri che di Motta. Abbiamo Gilardino, Quagliarella, Pazzini, Floccari, Iaquinta e forse ancora Toni . Vi sembrano pochi? Motta riempirebbe il vuoto di Perrotta e potrebbe essere un’alternativa a De Rossi o Pirlo con meno problemi di coesistenza. Invece convoca Marchisio uscito malconcio a Roma. Io comincio a dubitare della buona fede di Lippi non perche' non convoca Cassano ( follia pura) ma perche' mi ricordo quando convocava in nazionale i giocatori per i quali era procuratore il figlio. Blasi su tutti. Non e' quindi del tutto nuovo ai conflitti d’interesse il prossimo dirigente Juventino…vedrete !!
La sfida che tutti aspettavano e' passata ed ha fatto molto meno rumore di
quel che ci aspettava. Inter-Barcellona doveva essere spettacolo allo stato
puro, cosi' non e' stato, ma non per demerito delle due avversarie. Mettiamo
in chiaro subito una cosa: il Barcellona e' piu' forte di noi. Sento tanto
parlare su questa ipotetica sfida di potenza tra noi e loro, ma la cosa mi
sembra senza senso. Noi siamo i Campioni d'Italia, loro i campioni di tutto il
resto, hanno una squadra collaudata che ha aggiunto un pezzo da novanta come
Ibra nelle proprie fila. Logico che sono piu' forti, ma non per questo noi
siamo delle mezze calzette. Il primo tempo di ieri sera e' stato
equilibratissimo, loro hanno avuto occasioni migliori, ma noi ce la siamo
giocata ed abbiamo costruito molto, soprattutto grazie ad un pressing che
partiva alto e non lasciava respiro ai palleggiatori del centrocampo blaugrana.
La ripresa invece e' stata tutta loro, perche' noi un po' eravamo stanchi, un
po' perche' loro avevano trovato un assetto migliore rispetto a quello della
prima frazione di gara, un po' perche' loro sono il Barcellona. Hanno un
possesso palla inconcepibile, perfetto, al limite della concezione calcistica.
Se glielo lasci fare loro possono passarsela continuativamente anche per gi
interi novanta minuti, senza sbagliare nulla. La nostra qualita' e' stata
quella di rimanere uniti, squadra, anche nella sofferenza dei loro attacchi,
di stare bassi tutti per cercare poi in qualche modo di ripartire con Eto'o
(un po' annebbiato ieri) e Milito (ce l'ha messa tutta). Inoltre un enorme
elogio lo merita la difesa: insormontabile, un muro impenetrabile per
Messi&Co. Samuel e' colui che spicca di piu', non ha sbagliato mai niente ed
e' stato perfetto sempre. Non da meno al suo fianco Lucio, vero tassello
mancante nel nostro reparto difensivo gia' fortissimo nelle scorse stagioni.
Maicon e' riuscito finalmente a difensere bene; Chivu, a tratti in difficolta',
ha comunque retto l'urto del duo Messi-Dani Alves, un vero treno. M'e'
piaciuto molto anche Snejder, pericoloso con i tiri da fuori, varie volte
pericoloso con i suoi tocchi in profondita' ma soprattutto pronto a
sacrificarsi anche dietro, giocando per gran parte della ripresa nella nostra
meta' campo piuttosto che nella loro. Uno zero a zero che comunque ci deve
rincuorare, perche' non abbiamo avuto timore reverenziale, ma siamo stati
umili. I ragazzi ed Jose' sapevano che loro erano piu' forti e si sono
comportati di conseguenza. Noi siamo una bella squadra, tosta, sicuramente la
migliore in Italia, non ancora in Europa, perche' per fare bene nel Continente
servono automatismi ben oliati e manovre veloci e fluenti, cose che a noi
ancora mancano poiche' tutto il reparto offensivo e' nuovo. Guardate la
difesa: solo Lucio e' nuovo ed e' riuscito ad inserirsi benissimo sin da
subito. In attacco sono tutti nuovi, da Eto'o e Milito a Snejder. Nel momento
in cui questi tre troveranno le misure esatte dovranno ereggere anche gli
avversari un muro, sperando che regga almeno la meta' di quello nostro di ieri
sera.
~Inter Club Sarno via Nunziante 33,Sarno(SA).P.IVA94038420652~