PROVE GENERALI DI CHAMPIONS
Forza fisica contro fioretto,dopo tanto strombazzare comincia la partita dell'anno.Pronti via e Stankovic,come al solito si mangia un gol fatto e grazia i suoi avversari.Ma la partita e' bellissima ,e lo spettatore non e' capace di ragionare su ogni azione perche' le emozioni si susseguono continuamente.Ma al 26' l'urlo e' liberatore, e il colpo di testa-mano dell'imperatore ci porta in vantaggio...Al 43' Stankovic segna un gol piu' difficile dell'azione di prima,su suggerimento illuminante di testa del genio.All'inizio del 2do tempo due occasioni limpide per Adri,ma la palla non entra. Caressa continua a fare una cronaca da tifoso del Milan ed a cercare in ogni situazione di delegittimare una tangibile superiorita'nerazzurra.Azione da manuale di Adri e Ibra.Non viene dato il secondo macroscopicamente meritato secondo giallo ad Ambrosini.Subito dopo Ibra serve Muntari che batte a colpo sicuro,alto.Uscito lo spice per pippo il Milan da' l'impressione di diventare un groviera.Al 21' Maicon taglia verso il centro e sbaglia di poco .Ma ,ecco,che accade l'imponderabile...Si riapre una partita quasi chiusa e ricominciano le tanto nostalgiche palpitazioni nerazzurre. Ma al 28' Adriano sale in cattedra e si beve nonno Maldini,ma Abbiati fa il miracolo.Poi i miracoli,2 ,li fa Julio Cesar,ma la vittoria e' legittima....Ora il trIangolo tricolore lo possiamo solo regalare noi...
Erody
Mourinho: "Padroni del nostro destino"
MILANO - "Campionato finito? Mancano 33 punti che sono
tanti, sono 11 vittorie. Ovviamente chi gurda
dal di fuori puo' pensarla in modo diverso ma
io, in quanto allenatore dell'Inter, non posso
dirlo e neanche lo penso. Si puo' dire che se
noi lo perdiamo e' perche' lo regaliamo, perche'
il destino e' nelle nostre amani, e' difficile
pensare che Milan e Juventus vincano tutte le
partite ma il nostro successo di oggi e' stato
molto importante per noi perche' ha aumentato la
differenza in termini di punti in classifica ma
e', soprattutto, un distacco pesante in chiave
psicologica", queste le prime parole di Jose'
Mourinho dopo la vittoria dei nerazzurri nel
derby contro il Milan.
L'allenatore portoghese prosegue commentando la
rete realizzata da Adriano: "Per me e' senza
dubbio gol: Adriano va a cercare il pallone di
testa, non lo posso dire ad occhi chiusi, pero'
mi sembra che lui vada solo con la testa. Ci
sono cose difficile da valutare e questa lo e',
mentre il fallo di Ambrosini su Maicon, che gli
sarebbe costato il doppio giallo, non lo e'. Se
avessi preso un gol come quello realizzato da
Adriano non mi sarei arrabbiato e se l'arbitro
lo avesse annullato neppure. Queste sono
situazioni difficile da valutare, ma quelle
strane (ndr.: se ne era parlato a Lecce)
rimangono".
"Stasera, l'Inter ha meritato la vittoria, ma il
Milan ha avuto una grande reazione e ha cosi'
dimostrato di essere una grandisima squadra
anche senza Kaka', e' un risultato che non li
lascera' contenti ma sicuramente il Milan esce
dallo stadio a testa alta e con il morale
giusto per affrontare il Werder Brema e di
cuore spero che i rossoneri, come tutte le altre
squadre italiane, possano raggiungere grandi
risultati in Coppa Uefa".
Il gol di Adriano e' stato un gol molto speciale
per Jose' Mourinho che spiega il perche' ai
microfoni di Sky Sport: "e' stato il piu bello
della mia carriera perche', per la prima volta,
un giocatore ha dedicato un gol al figlio di un
allenatore. Mio figlio adora Adriano, gli piace
perche' e' mancino, perche' ha la maglia numero
10 e anche perche' alla Play Station e' un
giocatore fantastico".
Infine una precisazione su alcune dichiarazioni
rilasciate da Mourinho in settimana: "Se voglio
tornare sulla panchina del Chelsea? Non ho detto
esattamente questo, ma solo che ho ancora 15
anni per continuare ad allenare e perche' no, un
giorno, potrei anche tornare al Chelsea ma ho
detto un giorno, non domani".
Adriano: "Quel tocco? Era involontario"
MILANO - Adriano eletto, da Sky Sport, uomo partita
del caldissimo derby contro il Milan, si dice
soddisfatto per la prova dell'Inter ed in
particolare per il suo gol, che ha portato in
vantaggio i nerazzurri al 29esimo del primo
tempo. "Voglio anzitutto ringraziare il tecnico
per avermi dato fiducia in una partita cosi'
importante. Tornavo da una lunga squalifica e
sono contento di avere avuto questa importante
possibilita'. Credo di avere fatto bene, sono
tranquillo. Mi ha fatto anche molto piacere la
convocazione in nazionale, sento che poco a poco
sto migliorando".
"Mi chiedete di ammettere un tocco con il
braccio? Vi assicuro che non ho cercato la palla
con il braccio, ci sono andato di testa e la
palla e' scivolata sul braccio. Non c'era alcuna
volontarieta' e malizia".
"Se il mio e' stato un gol scudetto? Speriamo di
si' ma sono contento di aver segnato perche' lo
avevo promesso a Mourinho: volevo dedicare il
gol a suo figlio, era una promessa e l'ho
mantenuta".
lunedì 16 febbraio 2009
"Presentat-arm!"
Inter-Milan 2-1. Serie A, 5^R.
L'onore delle armi.
Ecco la prima reazione nata in me al fischio finale di Rosetti. Il giusto
riconoscimento ad un fortissimo avversario che fino all'ultimo secondo ha
cercato di rimediare alla sventura di averci incrociati in una di quelle
giornate di grazia che benedico sempre come un dono divino. Ieri sera mi
sarebbe stato d'aiuto il rimedio usato da Jean Todt quando, al muretto della
Ferrari, smanettava con cronometri e computer, durante i gran-premi di
formula uno: avrei dovuto incerottarmi i polpastrelli. Se poteste guardarmi
le mani stamattina, direste che sono reduce da una seduta di manicure fatta
da un'apprendista strabica, lasciata dal fidanzato il giorno di San
Valentino e per giunta con le "sue cose"... Tale e tanta è stata la tensione
che sono convinto di aver assistito agli ultimi 20 minuti di partita
pressoché in trance. A pensarci ora, mi viene da sorridere: la Juve bloccata
in casa ed il Milan a distanza di sicurezza. Anche un pareggio sarebbe stato
positivo poichè, -come giustamente fa notare Mourinho-, qui comincia ad
essere importantissimo anche il semplice trascorrere delle settimane.
Ma vuoi mettere la soddisfazione di batterli? L'appagamento del vincere una
gara dominata -a lunghi tratti nel gioco e sicuramente nelle occasioni da
gol-? Vuoi mettere l'essere riusciti a distanziare di altri tre punti questo
Milan? Tanto di cappello, dicevo. Ad Abbiati, a Ronaldinho, a Pato e a quel
satanasso di Inzaghi. Non credo di sbagliare se affermo che stavolta avevamo
di fronte un attacco stratosferico, roba da far rizzare i capelli a tutte le
difese del Mondo. Questo, di riflesso, non fa che accrescere i meriti di
Julio Cesar, Chivu, Samuel, Santon. Tanto di cappello al modo con cui il
Milan inizia e finisce la gara. Ma nel mezzo, ragazzi...una delle migliori
Inter della stagione! E paradossalmente proprio nella giornata in cui i due
pilastri Maicon ed Ibrahimovic un pò ciccano la prestazione. Ma se Zanetti,
Cambiasso, Muntari e Stankovic girano a quella maniera, se la difesa
digrigna i denti, se Adriano è l'Adriano di ieri sera...beh...l'ex "Squadra-Più-Titolata-Del-Mondo"
ci perdonerà ma...non ce n'è per nessuno. Il calcio però sa essere atroce. E
quando Adriano si mangia il 3-0, tutti in cuor nostro sappiamo che un'altra
partita sta per cominciare e che le nostre vecchie carcasse di interisti
incalliti saranno sottoposte a pressioni abissali. Come vorrei sbagliarmi,
qualche volta...invece: il Milan preme, accorcia le distanze, butta dentro
Inzaghi, grandi spazi si creano per il contropiede, la stanchezza affiora e
lenti trascorrono quei quattro minuti di recupero. Poi la gioia della
capolista (che se ne va...). Il risultato della partita non passerà alla
storia come uno dei più indimenticabili dei derby di Milano solo perchè
Stankovic ed Adriano mancano due gol incredibili e i due portieri compiono
parate clamorose. Per il resto c'è tutto: dalle coreografie, all'impegno di
tutti gli atleti in campo, ad alcune "partite nella partita" veramente
avvincenti. Fra le tante, mi piace citarne una, singolarmente evidenziata
dalla sorte: l'ultimo derby di Paolo Maldini coincide con il primo dio
Davide Santon. Che per giunta lo vince, giocando ancora una volta una
signora partita. Ormai non ci sono dubbi: abbiamo trovato una pepita d'oro.
L'abbiamo guardato con apprensione esordire, battersi in partite "normali" e
, da ieri, anche in gare da far tremare i polsi a chi non abbia solide
fondamenta sia tecniche che caratteriali: lui è sempre stato lo stesso. Per
giunta, ieri sera, dopo la maratona di interviste, riflettori, complimenti
di tutti...gli chiedono:" ora vai a festeggiare?" E lui: "no. Sono
stanchissimo. Me ne vado a dormire".
Veleno61
la capolista se ne va
Se ne
potrebbe parlare per altri sei mesi. E' vero il campionato non e' chiuso, ma
quasi. Molti parlano gia' di un campionato che prevede solo la battaglia per il
secondo posto.
L'Inter vince il derby, convince e mette una parola fine al primato in
campionato. Il Milan si e' dovuto inchinare alla grande superiorita' fisica dei
ragazzi nerazzurri che hanno dimostrato ancora una volta con superlativita' di
non avere rivali in campionato.
Un gol di Adriano, sancito da varie polemiche, porta in vantaggio l'Inter, ma si
nota nettamente la sua involontarieta' nel tocco del pallone col braccio. Dal
mio punto di vista gol regolare. Passano un paio di minuti che l'Inter
raddoppia, e il tabellone di S.Siro dichiara: Inter 2-0 Milan.
Secondo tempo senza alcun cambio ma al 55' a farne le spese e' Bechkam che con
una vaga prestazione lascia il campo per infortunio, sospetto stiramento.
Intanto l'Inter mette in difficolta' Abbiati che con ripetitive parate riesce a
negare il gol della felicita' prima ad Adriano e poi ad Ibra. Sulla ripartenza
opposta e' il Milan che prova a mettere in difficolta' i ragazzi nerazzurri, ma
un fantastico Julio Cesar nega piu' volte la gioia rossonera ma non puo' nulla
sul tiro di Pato che gonfia la rete. S.Siro e' una bolgia, grazie allo
spettacolo offerto dalle due squadre, ma al fischio finale e' l'urlo nerazzurro
a prevalere su tutto. L'Inter batte il Milan per due reti a uno, consolida il
primato, di Milan e Juve non c'e' piu' ombra...
Febbraio 16, 2009 @ 02:05
Un derby che vale 5 punti
L’Inter non fallisce l’appuntamento con il riscatto e si aggiudica la “rivincita” del derby con una vittoria pesantissima sotto tutti i punti di vista.
Una vittoria che vale 5 punti ( tre conquistati sul Milan e due sulla Juve in un colpo solo) frutto di una prestazione maiuscola, al termine di una gara giocata a visto aperto su entrambi i fronti e dominata nettamente almeno fino al gol di Pato.
Unico neo, sul due a zero la gara andava chiusa, innumerevoli le occasioni buttate al vento e come sempre nel calcio, dal gol mangiato nasce il gol subito con conseguente finale al cardiopalma.
Nell’Inter tutti ampiamente sopra la sufficienza con note di merito per i marcatori Adriano e Stankovic (anche se imprecisi sotto porta in almeno due occasioni clamorose) per l’ormai affidabile promessa Santon, (non era facile ritrovarsi alla sua eta' titolare in un derby contro avversari del calibro di Beckham Ronaldinho e Pato), un insuperabile Chivu ed il solito fantastico Julio Cesar autore nel finale di un vero e proprio MIRACOLO che vale i tre punti.
Sul piano dell’arbitraggio il Milan recrimina per una presunta volontarieta' nel tocco di mano di Adriano in occasione del vantaggio nerazzurro ( la regola parla chiaro, ci deve essere volontarieta' e se mi dite che Adriano si e' appositamente tirato sul braccio per spiazzare Abbiati allora sarebbe da assegnargli il pallone d’oro ad honorem) mentre l’Inter lamenta la mancata espulsione di Ambrosini (gia ammonito) per un netto intervento al limite su Maicon lanciato in area.
Serviva una prestazione maiuscola, una vittoria pesante, uno scatto decisivo per lanciare l’allungo finale e cosi e' stato ora guardiamo la classifica con orgoglio e con la consapevolezza che il futuro a questo punto dipende solo da noi stessi!
Godiamoci il momento restando pero' concentrati, tra poco piu di una settimana ci attendono Manchester e Roma, come si suol dire gli esami non finiscono mai!
Scritto da: James Littleflowers
O MIA BELLA MADUNINA
Come e' bello battere il Milan! Non ce' nulla da
fare: battere la Juve mi gasa un casino, ma
battere i cugini in un Derby non ha prezzo.
Forse perche' un po’ voglio bene a tutti loro.
Ho troppi amici Milanisti, troppi colleghi,
conosco tanti della loro curva, voglio bene a
Milano e piaccia o non piaccia anche loro
lottano e difendono un qualcosa di questa
citta'. Ma quando esco dallo stadio con una
vittoria nella stracittadina provo una libidine
immensa.
Se poi non gli fai toccare palla per
70 minuti e' ancora piu bello; un po’ meno
soffrire come dannati per i restanti 20 ma per
quello siamo Campioni indiscussi. Sbagliare
almeno 3 goal fatti e soffrire fino alla fine
per farmi perdere almeno 10 anni di vita e'
prerogativa dell’FC Internazionale Milano Spa.
Come dicevo, li conosco i Milanisti… ieri allo
stadio ci davano “lezioni” su come si diventa
vincenti ed ora sono tutti li', acidi e
incazzati, perche' Rosetti non ha visto un fallo
di mano volontario (?) di Adriano e non gli ha
dato un rigore a loro dire netto (qualcuno gli
spieghi che Rosetti ha dato il vantaggio e poi
Pato ha sbagliato il goal). Li conosco…nei bar
vedo gente triste, arrabbiata, delusa. Ce
l’hanno col Palazzo (ma con Galliani Presidente
dove erano le proteste?) , ce l’hanno con
Rosetti (invece all’andata il fuorigioco non
fischiato da cui e' nato il goal era impossibile
da vedere vero?) e ce l’hanno col Mondo.
Speriamo continuino a ragionare cosi'..che
comprino continuamente attaccanti, foche e
centrocampisti e speriamo che ci cantino sempre
“Voi siete come la Juve” … perche' un Derby si
deve vincere punto e basta. E noi lo abbiamo
vinto.
Ci sara' tempo per prendersela con chi ha
sbagliato tutti quei gol, ci saranno momenti per
affrontare il discorso su Ibra che in queste
partite come sempre sparisce e ci sara' tempo
per comperare uno come Inzaghi che entra etocca
due palle sole ma in una segna (fortunatamente
in fuorigioco) e in un’altra viene fermato da un
grande JC. Oggi non me ne frega nulla, sono
Padrone di Milano e quindi gioisco. La prossima
volta magari tocchera' agli altri (forse)