Arriva il Cagliari a San Siro e l'Inter si presenta con l'ennesima squadra
inedita.Un primo tempo nel quale brilla il grande cuore del
capitano,nell'occasione vice Maicon, che si distingue per aver creato le
le occasioni piu' pericolose.Il rientro di Chivu ha dato,si',qualche segnale
positivo,ma a centrocampo i problemi si sono fatti sentire per un Muntari
discontinuo,rendendo la squadra troppo disunita..Al rientro anche Figo ,in
gan spolvero,in forma ed ispirato,ma che non ha potuto incidere piu' di
tanto ,di fronte ad un Cagliari determinato e ben messo in campo. Lo stesso
Cagliari che ha cominciato ad andare in difficolta' nel secondo tempo,quando la
nostra squadra si presentava con un 4-4-2 compatto classico,con Figo e Quaresma
a presidiare le rispettive fasce e supportati da Zanetti e Maxwell,gioco che
piace tanto a Mourinho.E infatti cominciavano a fioccare cross come se
piovesse...Il tutto culminava con una prodezza di Figo che suggeriva a Maxwell
che a sua volta serviva al centro Cruz che deviava verso la porta...E
proprio mentre ognuno di noi pregustava il momento liberatorio aspettato 20
giorni,arrivava la doccia fresca del nostro Acquafredda,pardon,... la doccia
fredda del nostro Acquafresca,che col fair play che lo contaddistingue,non
esultava. Del resto,forse si sara' ricordato della foto fatta insieme a noi,a
Milano,l'anno scorso,quando lo abbiamo ringraziato di non averci
segnato. A proposito...i ringraziamenti li rinnoviamo...La solita rivoluzione
tattica di Mou in funzione del risultato da ottenere ci priva di un
difensore per un attaccante,con Chivu che resta solo,anche se Zanetti aiuta piu'
lui che Mancini.Il Crespo in piu' ci conferma che e' di nuovo Arma letale,e che
Mourinho aveva ragione a fidarsi di lui e non degli altri due lasciati fuori.
E',infatti, grazie ad una sua prodezza ,che ricorda lontane notti romane,che
riacciuffiamo il pari.Un pari che noi tutti credevamo momentaneo,ma che,alla
fine,forse al Cagliari va un po' stretto.La cosa che piu' mi lascia perplesso e'
l'esclusione di Figo per un inconsistente Mancini,ma puo' darsi che
effettivamente avesse pagato il suo rientro sfolgorante con un cedimento
improvviso che dalla tv non ho notato...Comunque...non stiamo ora a disperarci
ed a fasciarci il capo...aspettiamo cosa succedera' domani...
Mourinho: "Un punto guadagnato"
Sabato, 10 Gennaio 2009 23:53:07
MILANO - Dopo il pareggio con il Cagliari, Mourinho
analizza la prova della squadra, che, nonostante abbia dominato per buona parte
della gara conquista un solo punto. 'Mi sembra un risultato giusto. Un primo
tempo da zero a zero nel quale abbiamo giocato con poca profondita'. Sulla
destra solo Zanetti arrivava al cross e sull'altra fascia Maxwell non e'
sicuramente un'ala. Tanti possono pensare che questi sono due punti persi ma
per noi questo e' un punto guadagnato, soprattutto in un torneo lungo e
difficile, dove, alla fine, anche un solo punto puo' fare la differenza. Non
cerco scuse o alibi, la squadra deve sicuramente tornare al livello al quale ci
ha abituato e deve sapere affrontare anche le assenze'.
Cercava la vittoria Mourinho, la cercava a tutti costi perche' le ambizioni
sono alte e per raggiungerle si deve rischiare. Non ha avuto paura a schierare
una difesa a tre ed un attacco a cinque e cosi' si spiega in conferenza: 'Per
vincere si deve rischiare, e se perdiamo per due o tre a zero rischiando, mi
assumo le responsabilita'. Ho rischiato col Lecce e col Genoa e questo schema
ci ha gia' fruttato cinque punti.
Posso dire che non mi e' piaciuto il modo con cui abbiamo affrontato questa
partita, ma voglio evidenziare i primi 15 minuti del 2 tempo'. Continua nella
sua analisi il tecnico e quando gli viene fatto notare che l'Inter fatica con
le piccole risponde: 'E' vero che abbiamo difficolta' con queste squadre
perche' sono squadre che giocano con grande intensita' e velocita' e che
rendono la gara sempre molto difficile. Mi ponete una questione reale e
corretta ma credo lo sia altrettanto la mia risposta sul campo. Io non posso
dire che oggi abbiamo disputato una brutta gara. Da quando sono all'Inter ho
cercato di dare alla squadra equilibrio, ed e' proprio questo quello che nelle
ultime gare ha condizionato il rendimento. A Siena mancava Stankovic, oggi
Maicon a Bergamo manchera' Muntari; e' per noi inevitabile che con tanti
cambiamenti obbligati si perda l'equilibrio e un po' di qualità'. Il gol del
Cagliari arriva da un giocatore dell'Inter in prestito, uno dei giovani che sta
facendo molto bene per il club cagliaritano e su di lui Mourinho dice: 'Acquafresca
ha segnato un grande gol e ha dimostrato di essere un grande professionista
perche' ha completamente dimenticato di giocare contro la sua futura casa'.
Si parlava,
nelle nostre precedenti discussioni, che l'impiego di Santon come sostituto
dello squalificato Maicon, poteva rilevarsi un rischio.
Adesso mi chiedo: piu' grosso il rischio di schierare un esordiente anche se di
ottime potenzialita' in questa partita o stravolgere completamente la difesa,
sia pure sull' 1-0 del Cagliari, lasciando in quel reparto come unico giocatore
di ruolo Chivu assistiti da Zanetti e Maxwell che difensori puri non sono, in
una inedita difesa a tre?
Non ritengo sia stata questa una grandissima mossa da parte di Mourinho. In piu'
occasioni il "Real" Cagliari, proprio in quella fase dell'incontro, ha
seriamente rischiato di raddoppiare e quindi vincere la partita meritatamente.
Mossa della disperazione? Mah, io invece penso che in questi casi cadono
pericolosamente gli equilibri della squadra; ne tanto meno posso accettare il
discorso che grazie al nuovo disegno tattico e' arrivato il gol di Ibrahimovic.....ma
con quanti rischi?
Perche' questa prestazione abbastanza incolore dell'Inter? Opaca prestazione
dovuta ai carichi di lavoro della preparazione appena conclusa?
A questa domanda Mourinho risponde categoricamente: " Secondo voi Zanetti vi
e' sembrato appesantito? Bene, la stessa preparazione di Zanetti e' stata svolta
da tutta la squadra quindi......"
Anche se le mie conoscenze in materia sono molto vicine allo zero, posso pensare
che non tutti i giocatori assorbono in egual misura i carichi di lavoro,
l'atleta e l'uomo Zanetti non fa' testo, lui e' al di sopra della norma, in
tutto. Quindi sostengo che la motivazione principe sia proprio la lunga sosta
che ha un po' frenato i vecchi ritmi anche per via del lavoro supplementare
svolto.
Analizzando i numeri dell'incontro, ci sono stati 8 tiri in porta, 12 fuori con
un possesso palla del 57%. Questo a dimostrazione e a conferma che questa
squadra deve migliorare proprio nella fase realizzativa, con nuove pedine o con
quelle gia' a disposizione di mister Mourinho che non sono poche.
Prima di chiudere consentitemi un elogio a Crespo che con molta umilta' e
professionalita' sta onorando la maglia
Messaggio che trasferisco ad Adriano e Balotelli.
UN PAREGGIO TUTTE LE CAZZATE PORTA VIA
C'e' stato spettacolo nonostante i tre punti non presi. Peccato che non si
giocava contro Manchester o Barcellona, ma a San Siro contro il Cagliari. Tutto
il rispetto per la squadra di Allegri eh, soprattutto dopo ieri sera, ma tutti
ci aspettavamo l'armata nero-azzurra. Invece l'Inter e' sembrata contratta,
intirizzita, infreddolita direi. E ci puo' anche stare. Si torna al lavoro dopo
circa 2 settimane e mezzo di stop, nella gelida Milano, di sera. Rob de mat.
Primo tempo noiosetto, dal ritmo blando e da serata davanti il camino a fare un
cazzo (si', insomma, due palle di partita), poi la ripresa si cambia registro: a
Mourinho iniziano a girare e inserisce subito Quaresma al posto di Cordoba ed i
ragazzi capiscono il messaggio ed iniziano a premere sull'acceleratore,...
ma proprio nel momento in cui sembravamo piu' vicini al vantaggio, su un lancio
lungo Samuel scivola e lascia Aquafresca solo a tu per tu con Julio Cesar che
non puo' nulla. Uno a zero Cagliari nel gelo di una Milano polare e di un
pubblico zittito. Musigno ricorre cosi' alla sua tattica oramai classica, la "li
metto dentro tutti, anche alla cazzo, cosi' in una fottuta palla vagante in area
magari finalmente sto coso rotondo entra in rete porco dinci". Fuori Figo,
vecchio marpione oramai affaticato, e Samuel, dentro Crespo e Mancini. Prova e
riprova, finalmente il pari arriva su una bellissima azione di Crespo che mette
in mezzo un rasoterra che Ibra deve solo spingere a rete, c'e' pero' da dire che
il gioco latita, se non per azione dei singoli, e che il Cagliari quando arriva
vicino alla porta di Julio fa cacare in mano (vedi Biondini che spara alto a
porta aperta innanzi a lui). Il resto del match e' emozioni da entrambi le
parti, con Acquafresca che si mangia un gol incredibile e Muntari che accarezza
il palo esterno della porta di Marchetti dopo un bel uno-due con Cambiasso.
Ultimo ululato di San Siro arriva sul gol annullato, giustamente, per fuorigioco
di Mancini, che si dimostra piu' contento di giocare con la neve che a pallone
(vedi foto sito Inter FC).
Un pari era il risultato giusto per quanto visto in campo e saranno felici tutti
perche' così c'e' la possibilita' che il Campionato si ravvivi un po'. Sono
comunque contento sia tornato il week-end calcistico, piu' che altro per non
sentire piu' notizie su le affermazioni da campagna elettorale dei bianco-neri
("Vinceremo il Campionato"; "Io ci credo"; ecc....) ma soprattutto le notizie su
Beckham: attenzioni signori, Beckham ha starnutito e la moglie gli ha pulito il
naso! Ma ce la fate?? Ragazzi il calcio e' quello di ieri sera, insomma, quello
giocato sul campo, non una sala stampa o davanti i microfoni. Spero, di cuore,
che per il pareggio di ieri riporti le notizie sulla loro strada, spazzando via
le cagate. Parlate pure di crisi Inter, basta che non mi piazzate ancora in
prima pagina Backham al guinzaglio di quel cagnaccio della moglie.
“solo la follia e' capace di prolungare la
giovinezza, altrimenti fuggevolissima, e di tenere
lontana la molesta vecchiaia. Sicche', non a torto, si
e' fatto l’elogio del detto popolare del Bramante :
mentre altrove, di solito, l’eta' porta saggezza, qui
piu' si invecchia e piu' matti si diventa”
Erasmo da Rotterdam - Elogio alla Follia pubblicato nel
1511
E' folle da parte della Lega far giocare una partita del
genere di sera, senza il benche' minimo rispetto per la
gente
E' folle da parte della gente essere dipendenti di questa
droga chiamata Inter e congelarsi allo stadio nella speranza
che i ragazzi ci scaldino i cuori
E' folle che un genio come Ibra sia arrivato gia' ad
almeno 10 goal elementari sbagliati da inizio campionato
E' folle che nessuno si assuma mai la responsabilita' di
tirare
E' folle mettere in campo tutti i nostri attaccanti
contemporaneamente per tentare di fare quello che una
squadra equilibrata non ha fatto per 75 minuti
E' folle mettere Amantino Mancini terzino destro, nemmeno
ai tempi della finanza creativa di Tremonti si e' visto
tanto
E' folle imprecare al goal sbagliato di Muntari quando
pochi istanti prima Acquafresca (che aveva appena dimostrato
di non essere pirla e di saper segnare quei goal che
puntualmente noi sbagliamo) dimostra davvero di non essere
pirla e autolesionista sbagliando cosi' il goal che avrebbe
condannato la sua futura squadra
E' folle che Campioni di questo calibro puntualmente dopo
le vacanze di Natale tornino in campo cosi' molli
Quindi? che dire in conclusione? Nulla, mi adeguo al
finale di questo Elogio alla Follia che sembra scritto in
onore dell'Inter e della partita di ieri sperando che questa
Pazzia oggi vada a fare visita a qualche altre
squadra
“Vedo che aspettate una conclusione: lo vedo. Che
stupidaggine! Credete che dopo essermi abbandonata ad un
simile profluvio di chiacchiere, io mi ricordi ancora di
cio' che ho detto? Un vecchio proverbio dice : odio il
convitato che ha buona memoria. Mentre i moderni oggi
dicono: odio il lettore che ha buona memoria. Percio'
addio! Applaudite, state sani, bevete, vivete o
rinomatissimi discepoli della Follia!”
Mourinho :
un pareggio interno con il
Cagliari pur non essendo una
tragedia non puo' comunque
essere considerato un risultato
positivo. La manovra non ha
fantasia, eppure i giocatori
fantasiosi a disposizione
c'erano (Jimenez e Quaresma) :
la manovra e' lenta,
prevedibile, a tratti
impacciata. Probabilmente e' la
conseguenza di una preparazione
programmata per non arrivare
bolliti nel momento decisivo
della stagione, ma il dato di
fatto e' che potenzialmente
l'Inter ha perso un terzo del
vantaggio accumulato, e lo ha
fatto contro una squadra che ha
giocato nella maniera piu'
prevedibile possibile, come del
resto hanno fatto tutte quelle
del suo stesso livello capitate
a San Siro. Piu' che il
risultato, preoccupa il fatto
che con l'anno nuovo non sia
cambiata la tradizione di non
riuscire a sbloccare partite che
negli anni scorsi apparivano (e
poi alla fine erano) scontate
(almeno in questa parte della
stagione), dunque infarcendo la
formazione di attaccanti
aspettando che l'inerzia delle
cose cambi il destino della
partita. Puo' essere che entrino
Quaresma e Crespo e ti
sblocchino il match, come fece
Cruz contro il Lecce, ma questa
soluzione deve essere
l'eccezione, non la regola. Voto
5,5
L'Inter inizia il 2009
rallentando in casa contro il
Cagliari dando cosi'
quest'oggi la possibilita' alla
Juve di riavvicinarsi
pericolosamente.Un pareggio
arrivato al termine di una gara
strana condotta ad oltranza con
ritmi altalenanti da entrambe le
squadre.Un Inter inizialmente
troppo poco cattiva ma brava a
rialzarsi nel finale , ed un
Cagliari ottimamente messo in
campo, quadrato e pungente ma
troppo impreciso sotto porta.Un
pareggio che non consente ai
nerazzurri di iniziare il nuovo
anno col sorriso ma che di
sicuro ha rivelato anche alcune
aspetti positivi
Ancora
una volta non basta una giornata
no per battere l'Inter, i
nerazzurri hanno dato
dimostrazione di essere una
squadra che anche nella partita
piu' stonata della stagione non
si fa domare, riuscendo con il
solito colpo di coda a
riprendere il pareggio e
sfiorare addirittura la
vittoria.
Crespo che sensa dubbio
e' stato tanto importante e
tanto decisivo quanto e'
professionista, un giocatore
che da tempo fa indigestione
di panchina senza mai creare
un problema e che dall'alto
della sua esperienza riesce
addirittura a trovare la
cattiveria e la rabbia
giusta per entrare in campo
come un ragazzino e
inventarsi la giocata che
vale un importante pareggio.
Zlatan Ibrahimovic che
riesce a trovare il gol ed
essere decisivo anche in
gare come quella di ieri
sera dove sembrava non
riuscirgli niente, nemmeno
un semplice tapin vincente
da pochi passi prima di
realizzare il pareggio.
Decisivo come sempre,
speriamo a lungo
Se e' vero che l'Inter
vuole riscattare il suo
Acquafresca be' quanto visto
ieri sera e' stato molto
augurante….
Chiudono la parentesi
Inter-Cagliari le solite voci
sui mugugni di Amantino Mancini,
i soliti giudizi affrettati
riguardo Quaresma e la certezza
che Maicon e Dejan Stankovic ora
come ora sono pilastri
fondamentali per l'Inter
Scritto da: James Littleflowers
DOPO INTER-CAGLIARI
SPECIAL
LUNCH
Oggi mi
vestirei
a modo
(quindi
in tuta,
smanicato,
cappotto
di
pelle,
pigiama
di
maglina,
scarpe
da
calcio)
e andrei
a pranzo
con il
Mou per
chiedergli
conto di
un po'
di cose.
Niente
processi,
per
carita':
dopo
otto
vittorie
di fila
un
pareggio
prima o
poi
doveva
arrivare,
e che
sia
arrivato
in una
serata
polare
contro
una
squadra
che ha
giocato
a
pallone
e che a
momenti
vinceva
(e
dovevi
pure
stare
zitto),
voglio
dire, va
bene
cosi'.
Otto
vittorie
e un
pari
nelle
ultime
nove
partite:
anche
aggiornato,
e' un
ruolino
da
leccarsi
i baffi.
Ma a
volte
trovo
sottili
contraddizioni
nei
pensieri
e nelle
opere
del
nostro
condottiero.
A parte
la
solita
fajolada
finale
(pur non
avendo
convocato
Adriano
e
Balotelli
e'
riuscito
a fare
il
5-5-5)
ottenuta
togliendo
i due
centrali
difensivi
(ogni
volta
che il
Cagliari
prendeva
palla
cercavo
di darmi
un tono,
ma
dentro
di me
era il
panico),
non mi
e'
piaciuta
la sua
frase
sulle
assenze
e sulla
formazione
ideale.
Ieri
mancavano
Maicon e
-
imprevisto
-
Stankovic,
con
relative
conseguenze.
Domenica
prossima
a
Bergamo
mancherà
Muntari
e il Mou
gia' ci
ha detto
che
saranno
cazzi,
perche'
le
squalifiche
lo
costringono
a
cambiare
e la
squadra
si
perde.
Accidenti.
Non e'
eccessivo?
Nell'evidenza
di avere
un
nucleo
di
uomini
migliori
di
altri, o
di cui
ti puoi
fidare
piu' di
altri,
il
concetto
di
formazione
ideale
non e'
una roba
di
trent'anni
fa,
quando
una
squadra
aveva
16-18
giocatori
a
disposizione
e non i
trenta
che il
Mou ha
oggi,
pur non
volendoli?
Non
vorrei
dover
mangiare
gli
Orociok
anche
davanti
al
comunicato
del
giudice
sportivo
o del
dottor
Combi.
Minchia
Mou, se
manca
uno (1)
andiamo
nei
casini?
Noi? No
dai,
devo
aver
capito
male.
Hai un
bellissimo
smanicato
oggi.
Certo
che con
la
maglina
fa
freddo.
Tu sotto
ci metti
qualcosa?
Inter, quelle punte di veleno
Mancini e Crespo, parole amare
Balotelli, Quaresma, Mancini, Crespo: oltre al pari contro il Cagliari che rallenta la corsa-scudetto, l'Inter deve affrontare qualche problema relativo ai singoli. -Non mi piace questa situazione dove sto giocando poco-, ha detto l'ex-romanista dopo il match in cui e' entrato solamente nel finale. Crespo, decisivo con l'assist per Ibra, gli fa eco: "Un po' di amarezza c'e- Infine, stoccata di Moratti a Balotelli: -Impari da Mourinho-
-Devo cercare di sfruttare tutte le opportunita' a mia disposizione- spiega amaramente Mancini, impiegato dopo un mese di assenza: e va detto che l'ultima apparizione, registrata in Lazio-Inter, era durata qualcosa come sette minuti. -Spero di recuperare la forma e farmi vedere di piu'-, aveva detto in settimana. Ma il buon proposito passa anche da Mourinho, che, abiurato il 4-3-3 della casa, sembra proprio non vederlo. Ad Appiano Gentile era corsa anche qualche voce di precoce divorzio: il Real Madrid, a caccia di un esterno, aveva chiesto informazioni. Ma per questa stagione non se ne fara' nulla: Amantino avra' a disposizione altri cinque mesi per dare un senso alla sua annata.
Lo scarso impiego, forse, evita a Mancini il trattamento che San Siro, invece, riserva al suo collega Quaresma. Anche contro il Cagliari, dopo un inizio incoraggiante, i soliti numeri fini a se stessi, i soliti tiri tutto meno che da brividi: e i fischi sono arrivati puntuali come un treno svizzero. L'operazione ambientamento di Mister Trivela e' ancora piu' che complicata: e il gelo, sia quello atmosferico che quello dell'ambiente nerazzurro, certo non aiuta.
Infine, Crespo e Balotelli. -I tempi sono cambiati, per me, ha amaramente detto il Valdanito dopo la partita di sabato sera. Una considerazione amara, ma i tempi potrebbero davvero cambiare in meglio, se e' vero che Mourinho, interpellato a proposito, ha spiegato che -non sara' questa gara a influenzare le mie valutazioni su Crespo: ma magari da ora in poi trovera' piu' spazio". Con tutta probabilita' al posto di SuperMario, visto a San Siro in piumino verde e succo d'arancia. Come un 18enne qualunque.
11 gennaio 2009
~Inter Club Sarno via Nunziante 33,Sarno(SA).P.IVA94038420652~